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E … R B M E T T E èS

Primo giorno di scuola. A dire il vero, era la terza volta che era il suo primo giorno di scuola! Insomma, Timmi faceva la terza elementare. Comunque era sempre il primo giorno di scuola e per i timidi è un bel problema! Ma lei era timida? Sì, lei era molto timida. Era così timida che quando le chiedevi il suo nome arrossiva tutta e rispondeva a voce bassissima: non si capiva nulla! Quella mattina Timmi era passata con la mamma sotto il portone di Linda, che ormai era diventata la sua migliore amica. Entrare in classe in due era molto meglio, si sa. Meglio ancora se entra prima l’altra ma in questo caso, essendo Linda ancora più timida di Timmi, entrò per prima Timmi. Raggiunto il banco dell’anno scorso, Timmi si mise a sedere e tirò un sospiro di sollievo: ce l’aveva fatta. Poi si guardò intorno e fece un sorriso timido ai più simpatici (Chiara ed Eleonora). E chi sarebbero i più simpatici? Quelli che quando li guardi e fai loro un sorriso timido sembrano contenti e te lo ricambiano. E chi sarebbero gli antipatici? Olmo al museo Quelli che quando li guardi e fai un sorriso timido ti fanno sentire trasparente, non ti vedono proprio. (p. 2 e ) Ormai Timmi era diventata esperta di sorrisi. io ascolto

Copri il testo con un foglio. Legge l’insegnante.

Vivian Lamarque, La timida Timmi, Piemme Junior

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! o n r o t n i o d mi guar Io pro tagonista Leggi le domande e rispondi a voce. Anche tu sei timido/a come Timmi? Ti capita qualche volta di arrossire? Ci sono dei modi, secondo te, per andare d’accordo anche con i bambini «antipatici»? Quali?

Io ascolto

• Coloro la risposta giusta. Com’è Timmi? socievole riservata

chiacchierona timida Da che cosa Timmi riconosce i bambini simpatici da quelli antipatici? dal saluto dal sorriso dallo sguardo Perché? quelli simpatici, quando fai loro un sorriso timido, te lo ricambiano quelli antipatici, quando fai loro un sorriso timido, non ti vedono proprio 7

io r o laborat

di scrittura

DESCRIVO E RACCONTO Copia il testo sul quaderno e arricchiscilo con le descrizioni. Segui le domande-guida.

Descrivi la pioggia. Che cosa vedi? Quali rumori e odori senti? Che cosa provi? Usa i dati sensoriali.

Oggi è il mio compleanno e la mamma mi regala una tartarughina! Però piove fortissimo e chissà se la mamma avrà voglia di uscire di casa con questo tempaccio! Guardo fuori della finestra e… Maentre sono lì davanti alla finestra pensierosa e preoccupata, arriva la mamma con un gran sorriso: – Indossa la mantella, andiamo al negozio di animali. Evviva! La mamma si è ricordata della promessa! Adoro la mia mamma: è…

Descrivi la mamma. Com’è? Che tipo è? Usa aggettivi e paragoni.

Immediatamente mi sono messa quell’orribile mantella… e sono uscita di casa con la mamma.

Descrivi la mantella. Perché è orribile? Com’è? Usa aggettivi e paragoni.

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laboratorio

di scri ttura

Tutte bagnate siamo entrate in un grande negozio di animali… Descrivi il negozio. Che cosa vedi? Usa le parole che indicano la posizione degli oggetti nello spazio.

Finalmente l’ho vista e subito l’ho battezzata! Uga. Uga è…

Non vedevo l’ora di tornare a casa per mostrarla a tutti. Il mio desiderio si era avverato! Mi sentivo al settimo cielo: ero…

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Descrivi la tartaruga. È grande o piccola? Di che colore ha il guscio? Come sono i suoi occhi? E le zampette? È simpatica? Che cosa fa? Usa aggettivi e paragoni.

Descrivi le emozioni della bambina. Che cosa prova?

RACCON TI ed ESPERI EN Z E

TIPPI E TAPPO Oc c hio ai COL OR I ! • Segui i colori e scopri gli elementi fondamentali del racconto. Il racconto realistico indica… Il tempo in cui avvengono i fatti. Il luogo dove si svolgono i fatti. Nel racconto realistico agiscono uno o più personaggi reali. Il personaggio principale è il protagonista e gli altri sono i personaggi secondari.

Ciao, io sono Veronica! Dovete sapere che io ho due cavie, Tippi e Tappo. A me piacciono tutti gli animali, anche quelli che a Valentina, mia sorella maggiore, fanno schifo, tipo ragni, topi, lucertole, ecc. Ieri pomeriggio, dopo la scuola, sono tornata a casa e ho aperto la gabbietta per far fare una passeggiatina a Tippi, perché aveva la faccia triste. Poi ho fatto uscire anche Tappo, perché a me non piace fare le preferenze, e mi sono messa a guardarli mentre correvano per la camera come rinoceronti. Poi la mamma mi ha chiamata e io sono uscita. Quando sono tornata, Tappo stava nella sua gabbia ma Tippi era sparito. Lo stavo cercando sotto il letto quando dalla camera di mia sorella sono usciti degli urli che sembravano quelli di un film dell’orrore. Per la paura mi si sono rizzati i capelli in testa e per la fretta di uscire ho sbattuto la fronte contro un ferro. Quando sono arrivata in camera di mia sorella, era tutta rannicchiata sul cuscino, con la bocca spalancata.

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RSL a p. 196

è OTTOBRE...

Appena mi ha vista ha cominciato a strillare e a indicare la coperta del letto che si muoveva come se qualcuno le facesse il solletico. Ho capito subito. – Tippi! – ho detto e ho infilato la mano per prenderlo. Ma mi ci è voluto un po’, perché gli strilli di mia sorella lo avevano talmente stordito che non capiva più niente. Finalmente l’ho preso, ma intanto è arrivata la mamma e mia sorella, appena ha visto la mamma, ha cominciato a fare la tragica (lei è bravissima a fare la tragica!): – Veronica! Porta via quel tooopo! Come faccio a dormire, il letto è tutto disfatto, avrò gli incubi – ha cominciato a urlare mia sorella, che per cinque minuti è rimasta senza fiato. Poi, naturalmente, mi sono dovuta sorbire la predica della mamma: che non posso pretendere di fare come con i pesci… Perché, con i pesci che cosa ho fatto? Ah! Quella sì che è una storia divertente! Ma ora non posso raccontarvela. Ciao! Angela Nanetti, Veronica ovvero «I gatti sono talmente imprevedibili»!, Edizioni EL

ho capito!

Dove si svolgono i fatti? Si tratta di un luogo: reale fantastico Quando si svolge la storia? Si tratta di un tempo: preciso non precisato Chi è la protagonista? Veronica Valentina Chi sono gli altri personaggi della storia? • Rispondi a voce. io

scrivo

• Che cosa avrà combinato Veronica con i pesci? Racconta tu questa storia sul quaderno, seguendo le domande-guida: Dove? Quando? Chi? Che cosa fa? io rifletto sulla lingua

• Sottolinea nel testo due nomi comuni di persona, due di animale e due di cosa; poi circonda tutti i nomi propri che trovi nel testo.

Io Ricordo! In un racconto ci sono dei personaggi. Il personaggio principale si chiama ...........................................

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laboratorio cittadinanza attiva

LA BATTAGLIA DELLE POLVERI – Ciao, vuoi giocare con me? Io sono Marco – dice il bambino bianco. – Va bene, io mi chiamo Kursid – risponde il bambino nero. – Io nello zaino ho il cacao e la farina che sono andato a comprare prima di venire ai giardini e ho in mente un gioco stupendo! Marco tira fuori due buste di carta. – Tieni, ci lanciamo le polveri? – domanda a Kursid, aprendo i sacchetti. – E se tua madre ti sgrida? – chiede Kursid incerto. – No, dopo ci puliamo. Marco dà il cacao a Kursid e tiene la farina per sé. – Va bene, dai, giochiamo, sei pronto? – Prontissimo… Colpito! – risponde l’altro, lanciandogli una manciata di cacao sulla faccia.

Conosci dei bambini stranieri? Oppure tu stesso vieni da un paese lontano? Racconta a voce o scrivi la tua esperienza.

Che cosa pensi dei bambini stranieri? che sono bambini come me posso diventare loro amico/a non voglio conoscere quali sono i loro modi di vivere e di giocare hanno bisogno di aiuto per adattarsi a un nuovo ambiente ..........................................................................................

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Inizia la battaglia delle polveri. Kursid e Marco si allontanano di tre passi ciascuno, prendono la mira e cominciano a tempestarsi di cacao e farina. – Colpito anche tu! Guarda come sei diventato bianco! – E tu con il cacao sei diventato più nero di me! – Kursid, perché dicono che tu sei nero e io sono bianco? – Perché, non è vero? – No che non è vero! Io sono rosa pallido e tu sei marrone chiaro. – Allora è un modo di dire. – Se è un modo di dire compongo una poesia! «Tu sei nato sotto i raggi del sole e io sono nato sotto i raggi della luna». Ti piace? – Mi piace – risponde Kursid dando la mano a Marco. Emanuela Nava, La tigre con le scarpe da ginnastica, Salani

Rifletti e rispondi alle domande.

Marco e Kursid sono diventati subito amici, perché? ciò che è importante è giocare insieme si trovano simpatici ..........................................................................................

Marco e Kursid non sarebbero diventati amici se uno dei due fosse stato: scostante disponibile bugiardo gentile 49

educazione alla cittadinanza

c ’ è … E L A T A N è Era la vigilia di Natale. Nevicava molto forte quando la bambina uscì silenziosamente dalla porta del giardino. Si coprì il capo con il cappuccio, corse al cancello, l’aprì piano e si buttò giù per la discesa. Alle sue spalle la casa, ancora con le finestre chiuse, dormiva. Nessuno l’aveva vista né sentita uscire. «Devi tornare prima che la nonna si svegli» pensò la bambina. In fondo alla discesa si diresse verso un boschetto e scomparve. Riapparve poco dopo con un sacchetto di tela bianca rigonfio. Dal campanile vennero otto rintocchi. «Sono stata via solo mezz’ora» pensò. La casa, però, non dormiva più. Le finestre erano aperte. La bambina rientrò di nuovo dalla porta secondaria. Più tardi, nella mattina, la nonna aprì la grande scatola che conteneva le statuine del presepio. – Come ti ho raccontato altre volte – diceva proprio mentre disponeva i pastori sul tavolo – quando ero bambina il presepio aveva un profumo… un profumo… – Un profumo verde? – mormorò Giulia. – Sì, cara. Era il profumo del muschio fresco. Un profumo che non sento da tanto tempo, ma che non posso dimenticare…

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! o i h c s u m profu m o di Mentre la nonna cercava le pecorelle con la testa nello scatolone, Giulia prese il sacchetto di tela bianca e ne tolse velocemente il contenuto. – Che strano! – disse la nonna girandosi. – Il ricordo mi riporta quel profumo, come se… E disteso a terra in tutto il suo soffice splendore vide il muschio. Si avvicinò e rimase ferma ad aspirarne il sottile profumo. – Sei stata tu, Giulia? – disse volgendo gli occhi lucidi sulla nipotina. – Sì, sono andata a prenderlo questa mattina. – Dove? – Là dove andavi tu quando eri bambina. La nonna guardò fuori. – Anche allora nevicava – disse. Giulia le si avvicinò e l’abbracciò stretta. – È il mio regalo di Natale – mormorò. Fresco e leggero, un po’ misterioso, come venuto da lontano, il profumo verde del muschio aleggiava nella stanza. Roberta Grazzani, in «Ciaoamici»

• Questa storia di Natale ci fa riflettere sui sentimenti, sul passato, sul valore della festa. Che cosa ne pensi?

• Secondo te Giulia fa alla nonna… un dono fatto con il cuore un regalo molto semplice Per te il Natale ha un profumo speciale? Di che cosa? 91

IM PA RO a STUDIA R E

LA SCOPERTA DI LUCY DENTRO IL TESTO INFORMATIVO

Qual è l’argomento generale del testo? ....................................................... Il testo è stato suddiviso in parti o paragrafi. Quale aspetto particolare viene affrontato in ciascuna parte? • Numera nel giusto ordine, poi scrivi sui puntini, nel testo, il titolo di ciascuna parte.

Le capacità di Lucy

1 ......................................................................................... Nel 1974, in Africa, fu ritrovato lo scheletro quasi completo di una femmina di ominide. I paleontologi l’hanno battezzata Lucy, e proprio dallo studio del suo scheletro hanno potuto ricostruire l’aspetto di un australopiteco e capire molti dei suoi comportamenti. 2 ......................................................................................... Lucy è vissuta circa 4 milioni di anni fa in Africa.

Lucy: una femmina di ominide Alimentazione di Lucy Aspetto fisico di Lucy Dove e quando è vissuta Lucy

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è MARZO...

3 .................................................................................................... Aveva la fronte bassa e l’arcata sopraccigliare sporgente. Era alta poco più di un metro, aveva il corpo ricoperto di peli e assomigliava più a una scimmia che a un umano. 4 .................................................................................................... Lucy era capace di camminare in posizione eretta e di utilizzare le mani per difendersi. 5 ..................................................................................................... Si nutriva di quello che riusciva a raccogliere: bacche, frutti, radici… Tutti questi alimenti vanno masticati a lungo: per questo motivo il suo scheletro presenta una dentatura molto sviluppata.

Io Ricordo! Nei testi informativi possiamo individuare diverse ............................ Ciascuna dà informazioni su un aspetto particolare dell’argomento generale.

IMPARO A STUDIARE

• Aiutandoti con i titoli dei paragrafi, cerca le informazioni principali e completa uno schema come questo sul quaderno. Poi ripeti a voce l’argomento. LUCY

Chi è?

Dove e quando è vissuta?

Qual era il suo aspetto fisico? 129

Che cosa sapeva fare?

Che cosa mangiava?

R A E : V A M I R P è La prima sorpresa fu un mandorlo che mi apparve da lontano, fiorito in mezzo agli ulivi.

Cominciò così la primavera. Vennero le piogge e presero a scorrere ai margini delle strade campestri i ruscelletti. Fiorivano intanto le siepi di biancospino, spuntavano gli anemoni in mezzo al grano, dai muri secchi uscivano lucertole terrose. Vincenzo Cardarelli.

ho capito!

• Quali segnali dell’arrivo della primavera sono ricordati nelle poesie? Elencali sul quaderno. • Impara a memoria la poesia che ti piace di più e recitala ai compagni.

io

coloro

• La natura dopo il sonno dell’inverno si risveglia. Conosci i colori dei fiori che sono spuntati nel prato? Colorali con i pennarelli e dai inizio alla festa. 140

o t a r p c’è un ! o t i r o i f Si risvegliò la prima margherita tra l’erbe nuove sopra il breve stelo; ancora tutta chiusa e infreddolita levò la testa per guardare il cielo. Vide venir la primavera e allora gridò: – Fiorite, sorelline, è l’ora! Lina Schwarz

io

scrivo

• Osserva un elemento della primavera: una viola, un fiore di pesco, un insetto, una gemma. Ora fai finta di essere uno di essi e parla delle sensazioni che provi. Leggi l’esempio e segui la traccia.

Pensiero di margherita: sono tutta spettinata per il mio appuntamento con il Sole. Vento, per favore, rendimi bella! Cristina Balzaretti, La poesia della natura, Erickson

Pensiero ............................................................. sono .................................................................... per/perché ........................................................ .............................................................................. .......................................................................

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