la cantatrice calva completa - Paolo Emilio Landi

La pendola suona tre volte.Silenzio. La pendola non suona affatto. SIGNOR SMITH (sempre col giornale) Guarda un ... subito, ma non capisco perchè tu t...

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LA CANTATRICE CALVA SCENA PRIMA 5 colpi Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il signor SMITH, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma la sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese. Musica orologio SIGNORA SMITH pesce, patate al

Già le nove. Abbiamo mangiato minestra, lardo, insalata inglese. I ragazzi hanno bevuto acqua inglese. Abbiamo mangiato bene questa sera. E' perché noi abitiamo nei dintorni di Londra e il nostro nome è SMITH

SIGNOR SMITH

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SIGNORA SMITH migliore

Le patate sono molto buone col lardo, l'olio dell'insalata non era rancido. L'olio del droghiere all'angolo è di qualità assai dell'olio del droghiere di fronte, ed è persino migliore dell'olio del droghiere ai piedi della salita. Non voglio dire perè che l'olio di costoro sia cattivo.

SIGNOR SMITH

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SIGNORA SMITH

Ad ogni modo l'olio del resta il migliore...

SIGNOR SMITH

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SIGNORA SMITH

Questa volta Mary ha cotto le patate proprio a dovere. L'ultima volta non le aveva fatte cuocere bene. A me piacciono solo quando sono ben cotte.

SIGNOR

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SMITH

droghiere

all'angolo

SIGNORA SMITH

Il pesce era fresco. Mi sono persino leccata i baffi. Ne ho preso due volte. Anzi, tre. Mi farà andar di corpo. Anche tu ne hai preso tre volte. Però la terza volta ne hai preso meno delle due volte precedenti mentre io ne ho preso molto di più. Ho mangiato meglio di te questa sera. Come mai? Di solito tu mangi più di me. Non è certo l'appetito che ti manca. SIGNOR SMITH

(fa schioccare la lingua)

SIGNORA

Tutto sommato però la minestra era forse un po' troppo salata. Aveva più sale in zucca di te. Ah,ah,ah. Aveva pure troppi porri e troppa poca zucca e cipolla. Mi dispiace di non aver suggerito a Mary di aggiungere un po' di anice stellato. La prossima volta saprò come regolarmi.

SMITH

SIGNOR SMITH

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SIGNORA

Il nostro bambino avrebbe voluto bere della birra, un giorno o l'altro non lo terrò più nessuno. Ti rassomiglia. Hai visto, a tavola, come fissava la bottiglia? Ma io gli ho riempito il bicchiere con l'acqua della caraffa. Aveva sete e l'ha bevuta. Elena invece assomiglia a me; brava donna di casa, economa, suona il piano. Non chiede mai di bere birra inglese. E' come la pi — piccola, che beve solo latte e non mangia che pappa. Da ciò si può capire che ha appena due anni. Si chiama Peggy. Il pasticcio di cotogne e fagioli era formidabile. Alla frutta avremmo forse potuto concederci un bicchierino di borgogna australiano, ma non ho voluto mettere in tavola il vino per non dare un cattivo esempio di golosità. Bisogna insegnar loro ad essere parchi e misurati nella vita.

SMITH

SIGNOR SMITH SIGNORA SMITH

si SIGNOR

SMITH

(continuando a leggere, fa schioccare la lingua) La signora Parker conosce un droghiere rumeno, chiamato Popesco Rosenfeld, che è appena arrivato da Costantinopoli. E'un grande specialista di yogurt. E diplomato alla scuola dei fabbricanti di yogurt di Adrianopoli.. Domani andrò da lui a comprare una grossa pentola di yogurt rumeno folkloristico. Non trovano sovente cose così nei dintorni di Londra. (continuando a leggere, fa schioccare la lingua)

SIGNORA SMITH

Lo yogurt Š quel che ci vuole per lo stomaco, le reni, l'appendicite e l'apoteosi. Me l'ha detto il dottor Mackenzie-King, che cura i bambini dei nostri vicini, i Johns. E' un bravo medico. Si può aver fiducia in lui. Non ordina mai dei rimedi senza averli prima esperimentati su di sè. Prima di far operare Parker, ha voluto farsi operare lui al fegato, pur non essendo assolutamente malato.

SIGNOR

Come si spiega allora che il dottore cavata, mentre Parker è morto?

SIGNORA

SMITH SMITH

se

l'è

Evidentemente perch Š sul dottore l'operazione riuscita, mentre su Parker no.

SIGNOR SMITH

Quindi Mackenzie non è un bravo medico. L'operazione avrebbe dovuto riuscire su tutti e due, oppure, tutti e due avrebbero dovuto soccombere.

SIGNORA SMITH

Perchè?

SIGNOR

Un medico coscienzioso dovrebbe morire insieme con il malato, se non possono guarire assieme. Il comandante di una nave perisce con la nave, nei flutti. Non sopravvive mica.

SMITH

è

SIGNORA SIGNOR

SIGNORA

SMITH SMITH

SMITH

Non si può paragonare un malato ad una nave. E perchè no? Anche la nave ha le sue malattie; D'altronde il tuo medico è sano come un pesce; ragione di più, dunque, per perire assieme al malato come il dottore con la sua nave. Ah! Non ci avevo pensato... forse hai ragione... e allora cosa si deve concludere?

SIGNOR SMITH

Che tutti i medici sono ciarlatani e anche tutti i malati. Solo la marina è sana, in Inghilterra.

SIGNORA SMITH

Ma non i marinai.

SIGNOR

Beninteso. (Pausa. Sempre con il giornale in mano) C’è una cosa che non capisco. Perché nella rubrica dello stato civile è sempre indicata l’età dei morti e mai quella dei nati? E' un controsenso.

SMITH

SIGNORA SMITH

Non me lo sono mai domandato!

Altro silenzio. La pendola suona sette volte. Silenzio. La pendola suona tre volte.Silenzio. La pendola non suona affatto. SIGNOR

SMITH

(sempre col giornale) Guarda un po', c’è scritto che Bobby Watson è morto.

SIGNORA SMITH

Dio mio, poveretto, quando è morto?

SIGNOR SMITH

Perchè ti stupisci? Lo sai benissimo. E' morto due anni fa. Siamo andati ai suoi funerali, ricordi? Un anno e mezzo fa.

SIGNORA

Certo che me ne ricordo. Me ne sono ricordata subito, ma non capisco perchè tu ti sia stupito vedendolo sul giornale.

SIGNOR

SMITH

SMITH

Sul giornale non c'è Sono già tre anni che s'è parlato del suo decesso. Me ne sono ricordato per associazione di idee.

SIGNORA SMITH

Peccato! Era così ben conservato.

SIGNOR

Era il più bel cadavere di Gran Bretagna. Non dimostrava la sua età. Povero Bobby, erano quattro anni che era morto ed era ancora caldo. Un vero cadavere vivente. E com'era allegro.

SMITH

SIGNORA SMITH

Povera Bobby.

SIGNOR SMITH

Vuoi dire Povero Bobby.

SIGNORA

No, penso a sua moglie. Lei sia chiamava come lui, Bobby, Bobby Watson. Siccome avevano lo stesso nome, non si riusciva a distinguerli l'uno dall'altra quando li si vedeva assieme. E'stato solo dopo la morte di lui che si è potuto sapere con precisione chi fosse l'uno e chi fosse l'altra. Tuttavia, ancora oggi, c’è

SMITH

gente che la scambia per il morto e le condoglianze. Tu la conosci? SIGNOR

SMITH

Non l'ho vista che una volta, funerale di Bobby.

per

fa

le

caso,

al

SIGNORA SMITH

Io non l'ho mai vista.

SIGNOR

Ha tratti regolari eppure non si può dire che sia bella. Troppo alta e troppo massiccia. I suoi tratti non sono regolari eppure la si potrebbe dire bella. E' un po' troppo piccola e magra. E' insegnante di canto.

SMITH

E' bella?

La pendola suona cinque volte. Lunga pausa. SIGNORA

SMITH

E quando pensano di sposarsi quei due?

SIGNOR SMITH

La primavera prossima, al più tardi.

SIGNORA

Bisognerà per forza andare al matrimonio.

SMITH

SIGNOR SMITH

E bisognerà … quale.

SIGNORA

Perché non gli regaliamo uno dei sette piatti d'argento che ci hanno dato per il nostro matrimonio, e che non ci sono serviti a nulla?... E' triste per lei essere rimasta vedova così giovane.

SMITH

anche fare un regalo.

Mi

domando

SIGNOR SMITH

Per fortuna non hanno figli.

SIGNORA

Non ci sarebbe mancato che questo! Figli! Povera donna, che cosa ne avrebbe fatto?

SIGNOR SIGNORA

SIGNOR

SIGNORA

SMITH SMITH SMITH

SMITH

SMITH

E' ancora giovane. Può benissimo risposarsi. lutto le sta così bene! Ma chi si prenderà cura dei figli? Lo sai hanno un bambino e una bambina. Come chiamano?

che si

Bobby e Bobby, come i loro genitori. Lo zio di Bobby Watson, il vecchio Bobby Watson, è ricco e vuol molto bene al bambino. Potrebbe incaricarsi lui dell'educazione di Bobby. Sarebbe logico. E la zia di Bobby Watson, la vecchia Bobby Watson, potrebbe benissimo incaricarsi per parte sua dell'educazione di Bobby Watson, la figlia di Bobby Watson. Così la mamma di Bobby Watson, Bobby, potrebbe risposarsi. Ha qualcuno in vista?

SIGNOR SMITH

Sì, un cugino di Bobby Watson.

SIGNORA SMITH

Chi? Bobby Watson?

SIGNOR SMITH

Di quale Bobby Watson parli?

SIGNORA

Di

SMITH

Il

Bobby Watson, il figlio del

vecchio

Bobby

Watson, l'altro zio di Bobby Watson, il morto. SIGNOR

SIGNORA SIGNOR

SMITH

SMITH SMITH

No, non è quello, è un'altro. E' il figlio della vecchia Bobby Watson, la zia di Bobby Watson, il morto. Vuoi dire Bobby Watson, il commesso viaggiatore? Tutti i Bobby Watson sono commessi viaggiatori.

SIGNORA SMITH

Che mestieraccio! Eppure si guadagna bene.

SIGNOR SMITH

S

SIGNORA SMITH

E quando non c’è la concorrenza?

SIGNOR SMITH

Il martedì, il giovedì e il martedì.

SIGNORA

Ah! Tre giorni la settimana? Watson durante quel tempo?

SMITH

, quando non c’è la concorrenza.

E che

fa

Bobby

SIGNOR SMITH

Si riposa, dorme.

SIGNORA SMITH

Ma perché non lavora durante quei tre giorni, se non c’è la concorrenza?

SIGNOR

Non posso stupide!

SMITH

sapere

tutto.

Fai

delle

SIGNORA SMITH

(offesa) Lo dici per umiliarmi?

SIGNOR SMITH

(sorridendo) Sai bene che non è vero.

SIGNORA

Gli uomini sono tutti uguali! la giornata, sigaretta in incipriate e vi dipingete le volte al giorno, quando non posso!

SMITH

domande

Rimanete lì, tutta bocca, oppure vi labbra, cinquanta bevete a più non

SIGNOR SMITH

Ma che cosa diresti se vedessi uomini fare come le donne, fumare tutta la giornata, incipriarsi, impiastricciarsi di rosso le labbra, bere whisky?

SIGNORA SMITH

Quanto a me, me ne infischio! Ma se parli così per farmi rabbia, allora...non mi va questo genere di scherzi, lo sai! (Getta molto lontano le calze e mostra i denti. Si alza)

SIGNOR

(Si alza a sua volta e va verso la moglie, teneramente) Oh! Mia pollastrella arrosto, perché vomiti fuoco! Lo sai che parlo per ridere! ( la prende per la vita e la bacia) Che buffa coppia di vecchi innamorati siamo noi due! Vieni, spegniamo la luce e andiamo a nanna!

SMITH

SCENA SECONDA Gli stessi e Mary. MARY

( entrando) Io sono la cameriera. Ho passato un pomeriggio molto piacevole. Sono stata al cinematografo con un uomo e ho visto un film con delle donne. All'uscita dal cinematografo siamo andati a bere dell'acquavite e del latte e poi abbiamo letto il giornale.

SIGNORA SMITH

Spero che abbia passato un pomeriggio molto piacevole, che sia andata al cinematografo con un uomo e che abbiate bevuto acquavite e latte.

SIGNOR SMITH

E il giornale!

MARY

La signora e il signor Martin, vostri ospiti, sono alla porta. Mi aspettavano. Non osavano entrare da soli. Dovevano cenare con voi questa sera.

SIGNORA

SMITH

Ah, sì, li aspettavamo. Siamo affamati. Siccome non li vedevamo arrivare, stavamo andando a mangiare senza di loro. Non abbiamo mangiato niente in tutta la giornata. Quanto a lei, Mary, non avrebbe dovuto uscire di casa!

MARY

Ma se è lei che mi ha dato il permesso!

SIGNOR SMITH

Non l'ha fatto apposta!

MARY

(scoppia a ridere, poi piange. Sorride) Mi comprata un vaso da notte.

SIGNORA SMITH

Mia cara Mary, apra la porta e faccia entrare il signore e la signora Martin, per piacere. Noi andiamo in fretta a cambiarci d'abito.

sono

La signora e il signor Smith escono a destra. Mary apre la porta a sinistra, donde entrano il signore e la signora Martin.

SCENA TERZA Mary e i coniugi MARTIN

MARY

Perché siete venuti cosi tardi? Non è educazione. Bisogna arrivare all'ora fissata, capito? Ad ogni modo sedetevi ugualmente, e adesso aspettate. (Esce).

SCENA QUARTA Gli stessi, meno Mary. La signora e il signor MARTIN seggono l'uno in faccia all'altra, senza parlare, sorridono timidamente. Il dialogo che segue deve essere recitato con voce strascicata, monotona, un poco cantante e assolutamente priva di sfumature.

SIGNOR

MARTIN

Mi scusi, signora, non vorrei sbagliare, ma mi pare di averla già incontrata da qualche parte.

SIGNORA MARTIN

Anche a me , signore, pare di averla da qualche parte.

SIGNOR

MARTIN

Non l’avrò, Manchester?

SIGNORA

MARTIN

Potrebbe darsi. Io sono nativa di Manchester! Tuttavia non ricordo bene, signore; non potrei dire se è lì che l'ho vista, o no!

signora, per

caso

incontrata

intravista

a

SIGNOR MARTIN

Dio mio, è veramente curioso!...Sta di fatto che io, signora , ho lasciato Manchester circa cinque settimane fa.

SIGNORA

Veramente curioso! Bizzarra coincidenza! Anch'io, signore ho lasciato Manchester circa cinque settimane fa.

SIGNOR

SIGNORA

MARTIN

MARTIN

MARTIN

Io ho preso il treno delle otto e mezzo del mattino, quello che arriva a Londra a un quarto alle cinque, signora. Veramente curioso, veramente bizzarro! Incredibile coincidenza! Io ho preso lo stesso treno, signore!

SIGNOR MARTIN Dio mio, veramente curioso! Non potrebbe allora, signora, che io l'abbia vista in treno? SIGNORA

SIGNOR

SIGNORA

SIGNOR

SIGNORA

MARTIN

MARTIN

MARTIN

MARTIN

MARTIN

darsi

E' possibile, verosimile e plausibile, e dopo tutto, perché no?..Io però non me ne ricordo, signore! Io viaggiavo in seconda classe, signora. Inghilterra non esiste seconda classe, ma viaggiavo ugualmente in seconda classe.

In io

Veramente bizzarro! Veramente curioso! Incredibile circostanza! Anch'io viaggiavo in seconda classe! Veramente curioso! Noi possiamo benissimo esserci incontrati in seconda classe, cara signora! La cosa è possibile e persino verosimile. Ma non ne ho un ricordo chiaro, caro signore!

io

SIGNOR

MARTIN

Il mio posto era nel vagone numero otto, scompartimento, signora!

sesto

SIGNORA MARTIN

Curioso! Anche il mio posto era nel vagone numero otto, sesto scompartimento, caro signore!

SIGNOR MARTIN

Veramente curiosa questa coincidenza! Non potrebbe darsi, cara signora che noi ci siamo incontrati nel sesto scompartimento?

SIGNORA

Dopo tutto, è estremamente possibile! non me ne ricordo, caro signore.

MARTIN

Io

però

SIGNOR MARTIN

A dire il vero, cara signora, non me ne ricordo neppure io, ciò non toglie però che possiamo esserci visti proprio lì: anzi più ci penso, più la cosa mi pare possibile.

SIGNORA MARTIN

Oh! Certamente, signore, certamente.

SIGNOR

Com’è curioso... Io avevo il posto numero vicino alla finestra, cara signora.

SIGNORA

MARTIN MARTIN

tre,

Oh, mio Dio, com’è curioso e com’è bizzarro: io avevo il posto numero sei, vicino alla finestra, in faccia a lei, caro signore!

SIGNOR MARTIN

Oh, mio Dio, che curiosa coincidenza! Noi eravamo dunque faccia a faccia, cara signora. E' certamente lì che ci siamo visti!

SIGNORA

Veramente curioso! La cosa è possibile, ma non me ne ricordo, caro signore!

SIGNOR

MARTIN

MARTIN

io

A vero dire, cara signora, non me ne ricordo neppure io. Tuttavia è possibilissimo che noi ci siamo visti in quell'occasione.

SIGNORA MARTIN

E' vero, ma non ne sono completamente sicura.

SIGNOR

Non è lei, cara signora, la signora che mi ha pregato di metterle la valigia sulla reticella e che dopo mi ha ringraziato e permesso di fumare?

SIGNORA

SIGNOR

SIGNORA

MARTIN

MARTIN

MARTIN

MARTIN

SIGNOR MARTIN

Ma sì, dovrei proprio essere io, signore! Com’è curiosa, curiosissimamente curiosa questa coincidenza! Che curiosa e bizzarra coincidenza! Non le pare, signora, che noi potremmo esserci conosciuti in quel momento? Oh! E' certamente una curiosa circostanza. possibile, caro signore! Tuttavia non credo ricordarmene. Neppure io, signora.

Un momento di silenzio. La pendola suona due poi un colpo.

colpi,

E' di

SIGNOR

MARTIN

SIGNORA MARTIN

SIGNOR SIGNORA

MARTIN MARTIN

Dal mio arrivo a Londra Bronfield, cara signora.

io

abito

in

Quant’è curioso, quant’è bizzarro! Anch'io dal mio arrivo a Londra abito in via Bronfield, caro signore. Curioso! Ma allora, allora noi possiamo esserci incontrati in Via Bronfield, cara signora. Oh, quant’è curioso e quant’è bizzarro tutto ciò! E davvero possibile, se ci si pensa, ma io non me ne ricordo, caro signore.

SIGNOR MARTIN

Io abito al numero 19 , cara signora.

SIGNORA

Com’è curioso! Anch'io abito al numero 19, signore.

MARTIN

via

caro

SIGNOR MARTIN

Ma allora, allora, allora, allora che ne direbbe, cara signora, se ci fossimo incontrati in quella casa?

SIGNORA

E' possibile signore.

MARTIN

, ma io non me ne ricordo,

caro

SIGNOR MARTIN

Il mio appartamento è al quinto piano, il numero 8, cara signora.

SIGNORA

Oh! Com’è curiosa, com’è bizzarra, Dio mio, questa coincidenza! Anch'io abito al quinto piano, nell'appartamento numero 8, caro signore!

MARTIN

SIGNOR MARTIN

(sognante) Curiosa, curiosissima, incredibilmente curiosa circostanza! Nella mia camera da letto c’è un letto. Il mio letto è coperto da un piumino verde. Questa camera, con il suo letto e il suo piumino verde si trova in fondo al corridoio tra il water e la biblioteca, cara signora.

SIGNORA

Quale coincidenza, gran Dio, quale coincidenza! La mia camera da letto ha un letto con un piumino verde e si trova in fondo al corridoio tra la biblioteca, caro signore, e il water!

SIGNOR

SIGNORA

SIGNOR

MARTIN

MARTIN

MARTIN

MARTIN

Quant’è bizzarro, curioso e strano! Mi lasci dunque dire, cara signora, che noi abitiamo nella medesima camera e che dormiamo nello stesso letto, cara signora. E' forse lì che ci siamo incontrati! Oh! La curiosa coincidenza! E' veramente possibile che sia lì che ci siamo incontrati e potrebbe persino darsi la scorsa notte. Ma io non me ne ricordo, caro signore! Io ho una figlioletta e questa figlioletta abita con me, cara signora. Essa ha due anni ed è bionda, ha un occhio bianco e uno rosso, è molto graziosa e si chiama Alice, cara signora.

SIGNORA MARTIN

Bizzarra coincidenza! Anch'io ho una figlioletta, essa pure ha due anni, un occhio bianco e uno rosso, è molto graziosa e si chiama Alice, caro signore!

SIGNOR

MARTIN

(sempre con voce strascicata e monotona) Curiosa e bizzarra coincidenza! Forse è la stessa, cara signora!

SIGNORA MARTIN

Curiosissimo! E' davvero possibile, caro signore

Lungo silenzio... La pendola batte ventinove colpi. SIGNOR MARTIN

(dopo aver lungamente riflettuto, si alza lentamente e senza fretta si dirige verso la signora MARTIN, la quale, stupita dall'aria solenne del marito, si è alzata pure lei, molto tranquillamente; il signor MARTIN con la solita voce fiacca, vagamente cantante) Allora cara signora, io credo che non vi siano più dubbi, noi ci siamo già visti e lei è la mia legittima sposa... Elisabetta ti ho ritrovata!

La signora MARTIN si avvicina al signor MARTIN senza affrettarsi. Si abbracciano senza espressione. La pendola batte un colpo molto forte. Il colpo dev'essere forte da far sussultare gli spettatori. I coniugi MARTIN non lo odono. SIGNORA MARTIN

Donald, sei tu, darling!

Si mettono a sedere sulla medesima poltrona, si tengono stretti e si addormentano. La pendola batte ancora parecchie volte. Mary in punta di piedi, un dito sulle labbra, entra cautamente in scena e si rivolge al pubblico

SCENA QUINTA Gli stessi più Mary. MARY

Elisabetta e Donald, adesso, sono troppo felici per potermi udire. Posso dunque rivelarvi un segreto... Elisabetta non è Elisabetta e Donald non è Donald. Eccone la prova: la bambina di cui parla Donald non è la figlia di Elisabetta, non si tratta della stessa persona. La figlia di Donald ha un occhio bianco e uno rosso, precisamente come la figlia di Elisabetta. Tuttavia, mentre la figlia di Donald ha l'occhio bianco a destra e l'occhio rosso a sinistra, la figlia di Elisabetta ha l'occhio rosso a destra e l'occhio bianco a sinistra! Di conseguenza tutto il ragionamento di Donald crolla urtando contro quest'ultimo ostacolo che annulla tutta la sua teoria. Nonostante le coincidenze straordinarie che potrebbero

sembrare argomenti decisivi, Donald ed Elisabetta, non essendo genitori della medesima creatura, non sono Donald ed Elisabetta. Ha un bel credere, lui, di essere Donald; ha un bel credere, lei, di essere Elisabetta. Ha un bel credere lui, che lei sia Elisabetta. Ha un bel credere, lei, che lui sia Donald: essi si ingannano amaramente. Ma chi è allora il vero Donald? Qual'è la vera Elisabetta? Chi mai ha interesse a far durare questa confusione? Io non ne so nulla. Non sforziamoci di saperlo. Lasciamo le cose come stanno. (fa qualche passo verso la porta, poi torna indietro e si rivolge al pubblico) Il mio vero nome è Sherlok Holmes. (Esce).

SCENA SETTIMA

Gli stessi e gli Smith.

La signora e il signor Smith entrano da destra con gli stessi abiti che indossavano precedentemente . SIGNORA SMITH Buona sera, cari amici! Scusateci di avervi fatto aspettare tanto. Abbiamo però ritenuto nostro dovere rendervi gli onori cui avete diritto sicchè, non appena abbiamo saputo che non eravate alieni dal procurarci il piacere di venirci a trovare senza annunziare la vostra visita, ci siamo affrettati ad andare a rivestire i nostri abiti di gala.

SIGNOR SMITH (furioso) Non abbiamo mangiato nulla in tutta la giornata. Sono quattro ore che vi aspettiamo. Perché siete venuti così tardi? La signora e il signor Smith siedono di fronte agli ospiti. La pendola sottolinea le battute con maggiore o minore forza a seconda del caso. I Martin, lei in particolare, hanno l'aria imbarazzata e timida. Di conseguenza la conversazione si avvia faticosamente e le parole vengono, al principio, a stento. Un lungo silenzio impacciato all'inizio poi altri silenzi ed esitazioni in seguito.

SIGNOR SMITH Hum. Silenzio.

SIGNORA SMITH Hum, hum. Silenzio. SIGNORA MARTIN

Hum, Hum, hum.

Silenzio. SIGNOR MARTIN Hum, hum, hum, hum. Silenzio. SIGNORA MARTIN

Oh, certamente.

Silenzio. SIGNOR MARTIN Siamo tutti raffreddati. Silenzio. SIGNOR SMITH Eppure non fa freddo. Silenzio. SIGNORA SMITH Silenzio. SIGNOR MARTIN Oh no, per fortuna! Silenzio. SIGNOR SMITH Mah!... Silenzio.

Non ci sono correnti d'aria.

SIGNOR MARTIN Ha delle preoccupazioni? Silenzio. SIGNORA SMITH No. Gli girano... Silenzio.

SIGNORA MARTIN

Oh, alla sua età non dovrebbe più, signore.

Silenzio. SIGNOR SMITH Il cuore non ha età. Silenzio. SIGNOR MARTIN Questo è vero. Silenzio. SIGNORA SMITH Così si dice. Silenzio. SIGNORA MARTIN

Si dice anche il contrario.

Silenzio. SIGNOR SMITH La verità sta nel mezzo. Silenzio. SIGNOR MARTIN Parole sante. Silenzio. SIGNORA SMITH (ai Martin) Voi che viaggiate molto dovreste pur trovare qualcosa di interessante da raccontarci. SIGNOR MARTIN SIGNORA MARTIN

(alla moglie) Racconta, cara, che cosa hai visto oggi. Non ne vale la pena, non mi credereste.

SIGNOR SMITH Non oseremmo mai mettere in dubbio le sue parole! SIGNORA SMITH Ci offenderebbe se lo sospettasse. SIGNOR MARTIN (alla moglie) Li offenderesti, cara, se li sospettassi capaci... SIGNORA MARTIN cosa incredibile.

(civettuola) Ebbene, oggi, ho assistito ad una cosa inverosimile. Una

SIGNOR MARTIN Racconta presto, cara. SIGNOR SMITH Benone. Adesso ci divertiremo. SIGNORA SMITH Era ora. SIGNORA MARTIN Ebbene, oggi, andando al mercato, per comprare della verdura, che diventa sempre più cara... SIGNORA SMITH Dove andremo a finire? SIGNOR SMITH Non bisogna interrompere, cara, screanzata. SIGNORA MARTIN Ho visto, per strada, vicino a un caffè, un signore decorosamente vestito, sulla cinquantina, o forse nemmeno, che ... SIGNOR SMITH Che, cosa? SIGNORA SMITH Che, cosa? SIGNOR SMITH

(alla moglie) Non bisogna interrompere, cara, sei disgustosa.

SIGNORA SMITH Caro, sei stato tu a interrompere per primo, bestia. SIGNOR MARTIN Sssst. (alla moglie) Che cosa faceva quel signore?

SIGNORA MARTIN

Ebbene, direte che me lo sono sognato: Aveva posato un ginocchio in

terra ed era tutto chinato. SIGNOR MARTIN, SIGNOR SMITH, SIGNORA SMITH Oh! SIGNORA MARTIN

Sì, chinato.

SIGNOR SMITH Impossibile. SIGNORA MARTIN

Sì, chinato. Mi sono avvicinata per vedere che cosa facesse...

SIGNOR SMITH Ebbene? SIGNORA MARTIN

Stava legandosi i legacci delle scarpe che si erano slacciati.

GLI ALTRI TRE Fantastico! SIGNOR SMITH

Non me lo dicesse lei, non ci crederei.

SIGNOR MARTIN Perchè no? Si vedono cose ancor più straordinarie, quando si va in giro. Ad esempio oggi stesso ho visto in tramvai, seduto sul mio sedile, un signore che leggeva beatamente il giornale. SIGNORA SMITH Che tipo strambo! SIGNOR SMITH Forse era lo stesso (Suonano alla porta di ingresso) Guarda un po'. Hanno suonato. SIGNORA SMITH Ci dev'essere qualcuno. Vado a vedere. (va a vedere. Apre la porta e ritorna) Nessuno. (Si risiede). SIGNOR MARTIN

Vi darò un altro esempio...

Campanello. SIGNOR SMITH Guarda un po', hanno suonato. SIGNORA SMITH Ci dev'essere qualcuno. Vado a vedere. ( Va a vedere. Apre la porta e ritorna) Nessuno. (Torna al suo posto). SIGNOR MARTIN (che ha perso il filo) Mmm... SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

Stavi dicendo che ci avresti dato un altro esempio. Ah sì...

Campanello. SIGNOR SMITH Guarda un po', hanno suonato. SIGNORA SMITH Non vado più ad aprire. SIGNOR SMITH …ma deve esserci qualcuno! SIGNORA SMITH La prima volta non c'era nessuno. La seconda, lo stesso. Perchè pensi che ci sia adesso? SIGNOR SMITH Perchè suonano! SIGNORA MARTIN

Non è una ragione.

SIGNOR MARTIN Ma cosa dici? Quando si sente suonare alla porta segno che c'è qualcuno alla porta, che suona perchè gli si apra la porta. SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

Non sempre. Avete visto poco fa! Nella maggior parte dei casi, sì

SIGNOR SMITH Io, quando vado a casa di qualcuno, suono per farmi aprire. Ritengo che tutti facciano altrettanto e che ogni qualvolta si sente suonare segno che c'è qualcuno. SIGNORA SMITH Questo è vero in teoria. Ma nella realtà le cose stanno molto diversamente. Hai ben visto poco fa. SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

Sua moglie ha ragione. Oh! Voialtre donne vi date sempre man forte.

SIGNORA SMITH E sta bene, andrò a vedere. Tu non dirai che sono cocciuta, ma vedrai che non c'è nessuno! (Va a vedere. Apre la porta e la richiude) Vedi, nessuno. (Torna al suo posto). Ah! Questi uomini che vogliono sempre aver ragione e che invece hanno sempre torto! Si sente di nuovo suonare. SIGNOR SMITH

Guarda un po', hanno suonato. Dev'esserci qualcuno.

SIGNORA SMITH (Che ha una crisi di furore) Non mandarmi più ad aprire la porta. Hai visto che è inutile.L'esperienza insegna che quando si sente suonare alla porta segno che non c'è mai nessuno.

SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

Mai. Non è detto.

SIGNOR SMITH Anzi è falso. Nella maggior parte dei casi, quando si sente suonare alla porta segno che è qualcuno. SIGNORA SMITH SIGNORA MARTIN

Non vuol proprio arrendersi. Anche mio marito è terribilmente testardo.

SIGNOR SMITH C'è qualcuno. SIGNOR MARTIN Non si può escluderlo. SIGNORA SMITH (al marito) No. SIGNOR SMITH Si. SIGNORA SMITH Ti dico di no. Ad ogni modo non mi scomoderò inutilmente. Se vuoi andare a vedere, vacci tu stesso. SIGNOR SMITH Ci vado. (La signora Smith alza le spalle. La signora Martin scuote la testa. Il signor Smith va ad aprire) Ah! How do you do! (lancia un'occhiata alla signora Smith e ai coniugi Martin che sono assai sorpresi) C'è il dei pompieri! SCENA OTTAVA Gli stessi e il Capitano dei pompieri. POMPIERE (che naturalmente porta un enorme luccicante e un'uniforme) Signore e signori, buongiorno. (Tutti sono ancora un po' stupiti. La signora Smith, adirata, volta la testa e risponde al saluto) Buongiorno, Signora Smith. E' di cattivo umore? SIGNORA SMITH Oh! SIGNOR SMITH Le dirò il fatto che... mia moglie un po' umiliata di non aver avuto ragione.

SIGNOR MARTIN Signor capitano dei pompieri, c'è stata una piccola discussione tra la signora e il signor Smith. SIGNORA SMITH (al signor Martin) Son cose che non la riguardano! (Al signor Smith) Ti prego di non immischiare gli estranei nelle nostre beghe familiari. SIGNOR SMITH Oh, cara, non c'è nulla di male. Il capitano è un vecchio amico di famiglia. Sua madre mi faceva la corte e io conoscevo benissimo suo padre, il quale mi aveva pregato di dargli in moglie mia figlia, quando ne avessi avuta una, ma il poveretto morto prima che la cosa possibile. SIGNOR MARTIN

La colpa non è ne' dell'uno ne' dell'altro.

POMPIERE Ma insomma, di che si tratta? SIGNORA SMITH Mio marito pretendeva... SIGNOR SMITH No, sei tu che pretendevi. SIGNOR MARTIN SIGNORA MARTIN

Sì lei. No, lui.

POMPIERE Restiamo calmi. Mi racconti come sono andate le cose, signora Smith. SIGNORA SMITH Ecco qua. Mi mette molto a disagio parlarle francamente, ma in fondo un pompiere è come un confessore. POMPIERE Dunque? SIGNORA SMITH Discutevamo perchè mio marito sosteneva che quando si sente suonare alla porta c'è sempre qualcuno. SIGNOR MARTIN La cosa è plausibile. SIGNORA SMITH E io invece sostenevo che quando il campanello suona segno che non c'è nessuno. SIGNORA MARTIN SIGNORA SMITH bensì

La cosa può sembrare strana. Strana, ma convalidata non da dimostrazioni astrattamente teoriche,

da fatti. SIGNOR SMITH E' falso, dal momento che il pompiere è qua. Ha suonato, ho aperto e lui era lì. SIGNORA MARTIN

Quando?

SIGNOR MARTIN Subito, no? SIGNORA SMITH D'accordo, ma soltanto dopo aver udito suonare per la quarta volta si è trovato qualcuno. E la quarta volta non conta. SIGNORA MARTIN

E' una regola generale. Solo le prime tre volte contano.

SIGNOR SMITH Signor capitano , permetta anche a me di farle alcune domande. POMPIERE Dica pure. SIGNOR SMITH Quando ho aperto la porta e l'ho vista, era lei che aveva suonato? POMPIERE Si. SIGNOR MARTIN Lei era alla porta? Suonava per farsi aprire? POMPIERE Non potrei negarlo. SIGNOR SMITH (alla moglie, con aria vittoriosa) Vedi? Avevo ragione. Quando si sente suonare, è segno che qualcuno che suona. Non puoi negare che il capitano sia qualcuno. SIGNORA SMITH la quarta non conta.

No no e no. Ti ripeto che parlo unicamente delle tre prime volte, giacché

SIGNORA MARTIN

Quando suonò la prima volta, era lei?

POMPIERE No, non ero io. SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN Forse c'era qualcun'altro.

Vedete? Suonava e non c'era nessuno.

SIGNOR SMITH Era alla porta da molto tempo? POMPIERE Tre quarti d'ora. SIGNOR SMITH E non ha visto nessuno? POMPIERE Nessuno. Ne sono certo. SIGNORA MARTIN

E la seconda volta ha sentito suonare?

POMPIERE , ma neppure quella volta ero io. E continuava a non esserci nessuno. SIGNORA SMITH Vittoria! Avevo ragione io. SIGNOR SMITH

(alla moglie) Piano, piano. (Al pompiere) E che faceva lei alla porta?

POMPIERE Niente. Ero lì. Pensavo a tante cose. SIGNORA MARTIN

Ma la terza volta... non è stato lei a suonare?

POMPIERE Sì, sono stato io. SIGNORA SMITH Ma quando ho aperto, non l'ho vista. POMPIERE Mi ero nascosto... per scherzo. SIGNORA SMITH

Non scherzi, non scherzi, signor capitano. Questa storia è troppo triste.

SIGNOR MARTIN Insomma, però, resta da risolvere il problema che ci interessa: quando suonano alla porta, c'è qualcuno o no? SIGNORA SMITH Mai nessuno. SIGNOR SMITH Sempre qualcuno. POMPIERE Vi metterò d'accordo io. Avete un po' di ragione tutti e due. Quando suonano alla porta, talvolta qualcuno, talaltra non c'è nessuno.

SIGNOR MARTIN

Questo mi sembra logico.

SIGNORA MARTIN

Pare anche a me.

POMPIERE Le cose, nella realtà, sono semplici. (Agli Smith) Abbracciatevi. SIGNORA SMITH

Ci siamo già abbracciati un momento fa.

SIGNOR MARTIN

Si abbracceranno domani. Hanno tempo.

SIGNORA SMITH Signor capitano, visto che ci ha aiutato a chiarire la questione, si metta in libertà, si tolga il casco e si accomodi un momento. POMPIERE Chiedo scusa, ma non posso trattenermi molto. Accetto di togliermi il casco, ma non ho il tempo di sedermi. ( Si siede, senza togliersi il casco) Vi confesserò che sono venuto a casa vostra per tutt'altro motivo. Sono in missione di servizio. SIGNORA SMITH Ci racconti tutto, signor capitano! POMPIERE Spero che vorrete perdonare la mia indiscrezione (molto imbarazzato), ehm (indica col dito i Martin) ... posso... davanti a loro... SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

Non si faccia scrupoli. Siamo vecchi amici. Ci raccontano tutto.

SIGNOR SMITH Parli pure. POMPIERE Ebbene, ecco: non ci sarebbe per caso il fuoco qui da voi? SIGNORA SMITH Perchè questa domanda? POMPIERE Perchè ... scusatemi, ho l'ordine di spegnere tutti gli incendi in città SIGNORA MARTIN

Tutti?

POMPIERE Sì, tutti. SIGNORA SMITH (confusa) Non saprei ... non credo, vuole che vada a vedere?

SIGNOR SMITH

(annusando) Non dev'esserci nulla. Non si sente odor di bruciato.

POMPIERE (desolato) Proprio niente? Non avreste un piccolo fuoco nel camino? Qualche cosa che bruci in solaio o in cantina? O almeno un piccolo principio d'incendio? SIGNORA SMITH Senta, non vorrei darle un dispiacere, ma ho paura che non ci sia proprio niente per il momento. Le prometto che l'avvertirò non appena si presenterà l'occasione. POMPIERE Ho la sua parola? Mi farebbe una vera cortesia. SIGNORA SMITH Ha la mia parola. POMPIERE (ai Martin) E anche da loro, niente che bruci? SIGNOR MARTIN Disgraziatamente, no. SIGNORA MARTIN

Gli affari vanno piuttosto male , in questi tempi!

POMPIERE Molto male. Non accade quasi nulla, qualche sciocchezzuola, un camino, una stalla. Niente di serio. Cose che non rendono. E siccome non c'è rendimento, anche il premio di produzione molto magro.

SIGNOR SMITH Andiamo male. In tutti i campi è la stessa storia. Il commercio, l'agricoltura, proprio come il fuoco, quest'anno ... non si riesce ad ingranare. SIGNOR MARTIN Niente grano, niente fuoco. POMPIERE Neppure inondazioni. SIGNORA SMITH SIGNOR SMITH SIGNORA MARTIN

Ma c'è dello zucchero. Perchè lo fanno venire dall'estero. Per gli incendi sarebbe più difficile. Troppe tasse.

POMPIERE Capita, qualche volta, ma anche questa è cosa rara, un'asfissia per gas, o due. Ad esempio una giovane donna si asfissiata la settimana scorsa; aveva lasciato il gas aperto.

SIGNORA ARTIN

L'aveva dimenticato ?

POMPIERE No, ma ha creduto che fosse il suo pettine. SIGNOR SMITH Le confusioni sono sempre pericolose! SIGNORA SMITH

E' andato a vedere dal venditore di fiammiferi?

POMPIERE Niente da fare. E' assicurato contro gli incendi. SIGNOR MARTIN

Allora provi a passare, a mio nome, dal vicario di Wakefield!

POMPIERE Non sono autorizzato a spegnere i fuochi degli ecclesiastici. Il vescovo se a male. Quella gente che se li spegne da sola, oppure se li fa spegnere dalle vestali. IGNOR SMITH Veda un po' in casa del signor Durand. POMPIERE Neppure lì posso. Non è inglese. Gli stranieri naturalizzati hanno il diritto di possedere case, ma non quello di farsele spegnere quando bruciano. SIGNORA SMITH Eppure lo scorso anno, gli è scoppiato incendio in casa ed è stato spento lo stesso POMPIERE Se l'è sbrigata tutta da solo. Clandestinamente. Oh, non sarò certo io a denunciarlo. SIGNOR SMITH Neppure io. SIGNORA SMITH Dal momento che non ha molta fretta, signor capitano, rimanga ancora un po' con noi. Ci faràpiacere. POMPIERE Volete che vi racconti degli aneddoti? SIGNORA SMITH

Oh, sì. Lei un tesoro. (lo bacia)

SIGNOR SMITH, SIGNORA MARTIN, SIGNOR MARTIN evviva! (applaudono).

Sì, aneddoti,

IGNOR SMITH La cosa più appassionante che le storie dei pompieri sono tutte vere, tutte vissute.

POMPIERE Io parlo solo di cose che ho provate io stesso.Niente libri. Solo la vita, vita vera. SIGNOR MARTIN Giustissimo, d'altronde la verità non si trova nei libri ma nella vita. SIGNORA SMITH Cominci! SIGNOR MARTIN SIGNORA MARTIN

Cominci! Zitti, che comincia.

POMPIERE (tossicchia parecchie volte) Domando scusa, ma non guardatemi così. Mi mettete in soggezione. Sapete bene che sono timido. SIGNORA SMITH E' un tesoro! (lo bacia) POMPIERE Cercherò di cominciare. Ma promettetemi di non ascoltare. SIGNORA MARTIN

Ma se non ascoltiamo, non sentiremo ci che dice.

POMPIERE Non ci avevo pensato! SIGNORA SMITH

Che cosa vi avevo detto? E' un gran bambinone.

SIGNOR MARTIN e SIGNOR SMITH Oh, piccolo caro! (lo baciano) SIGNORA MARTIN

Coraggio.

POMPIERE Ebbene, ecco qua. (tossicchia ancora, poi comincia con voce rotta dall'emozione) "Il cane e il bue", favola sperimentale: una volta, un altro bue domandò a un altro cane: non hai ingoiato la tua tromba? Scusa, rispose il cane, ma credevo di essere un elefante. SIGNORA MARTIN POMPIERE Sta a voi trovarla. SIGNOR SMITH Giustissimo. SIGNORA SMITH

Qual'è la morale?

(furiosa) Un'altra. POMPIERE Un giovane vitello aveva mangiato troppe briciole di vetro. Di conseguenza fu costretto a partorire. Mise al mondo una vacca. Tuttavia, siccome il vitello era maschio, la vacca non poteva chiamarlo "Mamma". Essa d'altronde non poteva neppure chiamarlo "papà", poiché il vitello era troppo piccino. Questi allora fu costretto a sposarsi con una certa persona e il municipio prese tutte le misure previste dalle circostanze alla moda. SIGNOR SMITH Alla moda di Caen. SIGNOR MARTIN Come la trippa. POMPIERE La sapevate già? SIGNORA SMITH Ne hanno parlato tutti i giornali. SIGNORA MARTIN

E' un fatto accaduto non lungi da noi.

POMPIERE Ve ne racconterà un altro. "Il gallo". Una volta un gallo volle fare il cane. Ma non ebbe fortuna, perché tutti lo riconobbero immediatamente. SIGNORA SMITH

Viceversa il cane che volle fare il gallo non fu mai riconosciuto.

SIGNOR SMITH Adesso ve ne racconterò uno io : "Il serpente e la volpe ". Una volta un serpente, avvicinandosi ad una volpe, le disse: " Mi sembra di conoscerti! " La volpe rispose: " Anche a me ". "Allora, disse il serpente, dammi dei soldi". "Una volpe non dò soldi", rispose l'astuto animale che, per fuggire, saltò in una profonda valle piena di fragole e di miele di gallina. Il serpente però, con una risata mefistofelica, la precedette. La volpe tirò fuori il coltello : "ti insegnerò io a vivere!" Poi, voltate le spalle, se la diede a gambe. Troppo tardi. Il serpente fu più svelto di lei. Con un pugno ben assestato la colpì in piena fronte e questa cadde in mille pezzi gridando: " No! No! Quattro volte no! Io non sono tua figlia". SIGNORA MARTIN

Interessante.

SIGNORA SMITH Non c'è male. SIGNOR MARTIN (stringe la mano al signor

Smith) Congratulazioni!

POMPIERE (geloso) Non è un gran che. E poi, io la conoscevo già.

SIGNOR SMITH E' un fatto spaventoso. SIGNORA SMITH Però non sarà accaduto davvero, no? SIGNORA MARTIN

Sì. Disgraziatamente.

SIGNOR MARTIN (alla signora Smith) Ora tocca a lei, cara signora. SIGNORA SMITH

Io ne conosco uno solo. Ve lo racconterò. Si intitola: "il mazzo di fiori".

SIGNOR SMITH Mia moglie è sempre stata romantica. SIGNOR MARTIN

Una vera inglese.

SIGNORA SMITH Dunque: una volta un fidanzato aveva portato un mazzo di fiori alla fidanzata, la quale gli disse: grazie. Ma prima che lei gli avesse detto : grazie, lui, senza proferir parola, le prese i fiori che le aveva dato per darle una buona lezione e, dicendole, ' io li riprendo', le disse riprendendoli 'arrivederci' e si allontanò di qua e di là. SIGNOR MARTIN

Oh, incantevole! (Bacia o no la signora Smith)

SIGNORA MARTIN

Signor Smith, lei ha una moglie invidiabile.

SIGNOR SMITH E' vero. Mia moglie è personificata. E' persino più intelligente di me. Ad ogni modo molto più femminile. Me lo dicono tutti. SIGNORA SMITH (al pompiere) Ancora uno, capitano. POMPIERE Oh, no, è troppo tardi. SIGNOR MARTIN

Lo racconti lo stesso.

POMPIERE Sono troppo stanco. SIGNOR SMITH Ci faccia questo piacere. SIGNOR MARTIN POMPIERE

La prego.

No. SIGNORA MARTIN ardenti. SIGNORA SMITH

Lei ha un pezzo di ghiaccio al posto del cuore. Noi siamo sui carboni (si getta ai suoi piedi, singhiozzando, o no) La supplico.

POMPIERE Ebbene sia. SIGNOR SMITH (all'orecchio della signora Martin) SIGNORA MARTIN

Ha accettato! Che seccatore.

Accidenti.

SIGNORA SMITH Colpa mia. Sono stata troppo educata. POMPIERE " Il raffreddore". Mio cognato, dal lato paterno, aveva un cugino germano, lo zio materno del quale aveva un suocero di cui il nonno paterno aveva sposato in seconde nozze una giovane indigena, il cui fratello, nei suoi viaggi, aveva incontrato una ragazza dalla quale aveva incontrato una ragazza della quale si era innamorato e dalla quale aveva avuto un figlio che sposò poi un'intrepida farmacista, la quale altro non era che la nipote di uno sconosciuto quartiermastro della Marina Britannica, il cui padre adottivo aveva una zia in grado di parlare correttamente lo spagnolo e che era, forse, una delle nipoti di un ingegnere morto in giovane età, nipote a sua volta di un proprietario di vigne dalle quali si ricava un vino assai mediocre, ma che aveva un cugino, casalingo e sottotenente, il cui figlio aveva sposato una graziosissima signora, un po' divorziata, il primo marito della quale era figlio di un vero patriota che aveva saputo educare le sue figlie nell'ambizione di far fortuna, la quale era riuscita a sposare un fattorino che aveva conosciuto Rothschild e il cui fratello, dopo aver cambiato parecchi mestieri, si sposò ed ebbe una figlia, il cui bisnonno, gracilino, portava gli occhiali che gli aveva regalati un suo cugino, cognato di un portoghese, figlio naturale di un mugnaio, non troppo povero, il fratello di latte del quale aveva preso in moglie la figlia di un medico di campagna, a sua volta fratello di latte di un lattaio, a sua volta figlio naturale di un altro medico di campagna, sposato tre volte di seguito, e di cui la terza moglie... SIGNOR MARTIN in un nido di vespa.

Io ho conosciuto, se non sbaglio, questa terza moglie. Mangiava del pollo

POMPIERE Non era la stessa. SIGNORA SMITH Zitto! POMPIERE Dicevo:... di cui la terza moglie era la figlia della migliore levatrice della regione e che,

vedova di buonora... SIGNOR SMITH Come mia moglie. POMPIERE ... si era sposata con un vetraio pieno di zelo, il quale, alla figlia di un capostazione, aveva fatto un figlio destinato a fare la sua strada... SIGNORA SMITH Ferrata... SIGNOR MARTIN

Come la mazza.

POMPIERE E aveva sposato una venditrice di spazzature, il cui padre aveva un fratello, sindaco di una piccola città, che aveva preso in moglie una maestra bionda, il cugino della quale, pescatore con rete... SIGNOR MARTIN

Ferroviaria?

POMPIERE ... aveva preso in moglie un'altra maestra bionda, chiamata Maria, il cui fratello aveva sposato un'altra Maria, anche lei maestra bionda... SIGNOR SMITH Essendo bionda, non poteva essere che Maria. POMPIERE Il cui padre era stato allevato nel Canada da una vecchia, che era nipote di un parroco, la nonna del quale, talvolta d'inverno, come capita a tutti, si buscava un raffreddore.

SIGNORA SMITH Strana storia. Quasi incredibile. SIGNOR MARTIN

SIGNOR SMITH

Quando ci si raffredda bisogna prendere del valzer.

E' una precauzione inutile, ma assolutamente è necessaria.

SIGNORA MARTIN Mi scusi, signor capitano, ma non ho bon capito la sua storia. Alla fine, quando arriva la nonna del prete, ci si imbroglia. SIGNOR SMITH Ci si imbroglia sempre tra le mani di un prete. SIGNORA SMITH

Oh sì, capitano, ricominci! E' una voce unanime.

POMPIERE Ah! Non so se potrò. Sono in missione di

servizio. Tutto dipende dall'ora.

SIGNORA SMITH In casa non abbiamo orologi. POMPIERE Ma ... la pendola? SIGNOR SMITH dell'ora che è.

Funziona male. Ha lo spirito di contraddizione. Indica sempre il contrario

SCENA NONA Gli stessi e Mary

MARY Signora ... signore ... SIGNORA SMITH Che c'è? SIGNOR SMITH Che cosa viene a fare qui? MARY Il signore e la signora mi scusino ... e quelle signore e quei signori anche... io vorrei... io vorrei... a mia volta... raccontare un aneddoto. SIGNORA MARTIN

Ma che sta dicendo?

SIGNOR MARTIN Credo che la cameriera dei nostri amici stia diventando pazza ... Vuole raccontare anche lei un aneddoto. POMPIERE Ma chi si crede di essere? (La guarda) Oh! SIGNORA SMITH Di che s'impiccia? SIGNOR SMITH E' veramente fuori posto, Mary ... POMPIERE Oh! Ma è lei! Impossibile. SIGNOR SMITH

Ebbene? MARY Impossibile! Qui? SIGNORA SMITH

Che significa tutto ciò?

SIGNOR SMITH Vi conoscete? POMPIERE E come no! MARY (si getta al collo del pompiere) Che gioia ritrovarla ... finalmente! SIGNOR SMITH e SIGNORA SMITH Oh! SIGNOR SMITH Questo è un po' troppo, qui, a casa nostra, nei dintorni di Londra. SIGNORA SMITH E' sconveniente!... POMPIERE E' stata lei a spegnere i miei primi fuochi. MARY Sono il suo spruzzetto d'acqua. SIGNOR MARTIN onorevoli... SIGNORA MARTIN

Se ... cari amici... questi sentimenti sono comprensibili, umani e Tutto ciò umano è onorevole.

SIGNORA SMITH Ad ogni modo, non mi piace vederla qui... tra noi... SIGNOR SMITH Non ha l'istruzione necessaria... POMPIERE Oh, voi avete troppi pregiudizi. SIGNORA MARTIN Io, per parte mia, penso che una cameriera, insomma, benchè la cosa non mi riguardi, non è mai altro che una cameriera...

SIGNOR MARTIN

Anche se, talvolta, può essere un ottimo detective.

POMPIERE Lasciami. MARY Non ci badi!... Non sono cattivi come sembrano. SIGNOR SMITH Hum ... Hum...siete commoventi, tutti e due, ma anche un po' ... un po'... SIGNOR MARTIN Sì la parola. SIGNOR SMITH ...un po' troppo vistosi... SIGNOR MARTIN Esiste un pudore tutto britannico -scusatemi se preciso ancora una volta il mio pensiero- incompreso dagli stranieri, quand'anche specialisti, in virtù del quale, per così dire ... insomma, non dico questo per voi... MARY Io volevo raccontare... SIGNOR SMITH No. MARY Sì! SIGNORA SMITH Vada, piccola Mary, vada da brava in cucina a leggere le sue poesie, davanti allo specchio... SIGNOR MARTIN Guarda un po', pur senza essere una cameriera, anche io leggo poesie davanti allo specchio. SIGNORA MARTIN

Questa mattina, quando ti sei guardato nello specchio, non ti sei visto.

SIGNOR MARTIN Perchè non ero ancora lì... MARY Forse potrei recitarvi una piccola poesia. SIGNORA

SMITH

Mia piccola Mary, lei è spaventosamente testarda.

MARY Sì, vi reciterò una poesia, intesi? E' una poesia che si intitola 'IL FUOCO' in del capitano. (recita la poesia mentre gli Smith la spingono fuori della stanza)

Il Fuoco I policandri brillavano nei boschi una pietra prese fuoco il castello prese fuoco la foresta prese fuoco gli uomini prese fuoco le donne presero fuoco gli uccelli presero fuoco i pesci presero fuoco l'acqua prese fuoco la cenere prese fuoco il fumo prese fuoco il fuoco prese fuoco tutto prese fuoco prese fuoco, prese fuoco. SCENA DECIMA Gli stessi meno Mary SIGNORA MARTIN M'ha dato i brividi alla schiena ... SIGNOR MARTIN Eppure c'era un certo calore in quei versi... POMPIERE Io li ho trovati meravigliosi. SIGNORA SMITH Questa poi... SIGNOR SMITH Non esageriamo... POMPIERE D'accordo... sono cose molto soggettive... ma questa la mia concezione del mondo. Il mio sogno. Il mio ideale ... e poi mi fa venire in mente che debbo andarmene. Visto che non avete orologi, io, esattamente tra tre quarti d'ora e sedici minuti, ho un incendio all'altro capo della città. Devo sbrigarmi. Per quanto non sia un gran che. SIGNORA SMITH Di che cosa si tratterà? Un piccolo fuoco dicamino? POMPIERE

Oh, meno ancora. Un fuoco di paglia e un piccolo brucior di stomaco. SIGNOR SMITH Allora, nostro malgrado, lei ci lascia. SIGNORA SMITH

La sua compagnia stata delle più piacevoli.

SIGNORA MARTIN veramente cartesiano.

Grazie a lei, abbiamo passato un quarto d'ora

POMPIERE (si dirige verso l'uscita poi si ferma) A proposito, e la cantatrice calva? Silenzio generale, imbarazzato. SIGNORA SMITH Si pettina sempre allo stesso modo! POMPIERE Ah! E allora, saluti alla compagnia! SIGNOR MARTIN Buona fortuna, e buon fuoco! POMPIERE Speriamolo. Per il bene di tutti. ( Se ne va. Tutti lo accompagnano fino alla porta poi ritornano ai loro posti). SCENA UNDICESIMA Gli stessi meno il pompiere. SIGNORA MARTIN Io posso comprare un coltello tascabile per mio fratello, ma voi non potere comprare l'Irlanda per vostro nonno. SIGNOR SMITH

Si cammina con i piedi, ma ci si riscalda con l'elettricità o col carbone.

SIGNOR MARTIN

Chi vende un ovino oggi, domani avrà un bovino.

SIGNORA SMITH

Nella vita, bisogna guardare le cose dalla finestra.

IGNORA MARTIN non ne ha.

Ci si può sedere sulla sedia, quando la sedia

SIGNOR SMITH Bisogna pensare sempre a tutto. SIGNOR MARTIN

Il soffitto sopra, il pavimento sotto.

SIGNORA SMITH Quando si dice sì, si fa per dire. SIGNORA MARTIN SIGNOR SMITH

Ad ognuno il suo destino. Prendete un circolo, coccolatelo, diventerà vizioso!

SIGNORA SMITH Il maestro alletta i fanciulli, ma la gatta allatta i piccoli quando sono piccoli. SIGNORA MARTIN SIGNOR SMITH SIGNOR MARTIN

Tuttavia la vacca ci dà le sue code. Quando sono in campagna, amo la solitudine e la calma. Lei è ancora troppo giovane per cose simili.

SIGNORA SMITH Beniamino Franklin aveva ragione: lei è meno tranquillo di lui. SIGNORA MARTIN

Quali sono i giorni della settimana?

SIGNOR SMITH Monday, Tuesday, Wednesday, Thursday, Friday, Saturday, Sunday. SIGNOR MARTIN assistant.

Edward is a clerk; his sister Nancy is a typist and his brother a shop-

SIGNORA SMITH Che strana famiglia! SIGNOR MARTIN

Preferisco un uccello in un campo, che una viola su una carriola.

SIGNOR SMITH Meglio il latte a cose fatte, che un pazzo in un palazzo. SIGNOR MARTIN Casa mia casa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia. SIGNORA SMITH Non conosco abbastanza lo spagnolo per farmi capire. SIGNORA MARTIN SIGNOR SMITH

Io ti darò le pantofole di mia suocera se tu mi darai la bara di tuo marito. Cercasi monaco monofisita scopo matrimonio con nostra cameriera.

SIGNOR MARTIN Il pane è un albero mentre il pane è anche un albero, e la quercia nasce quercia, tutte le mattine all'alba.

SIGNORA SMITH Mio zio vive in campagna, ma ciò non riguarda la levatrice. SIGNOR MARTIN

Sulla carta si scrive, col gatto si piglia il topo. Il formaggio si gratta.

SIGNORA SMITH L'automobile va molto in fretta, ma la cuoca prepara meglio le pietanze. SIGNOR SMITH SIGNOR MARTIN SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN zucchero.

Non siate sciocchi, abbracciate piuttosto il cospiratore. Charity begins at home. Aspetto che l'acquedotto venga a trovarmi al mio mulino. Si può dimostrare che il progresso sociale molto migliore con lo

SIGNOR SMITH Abbasso il lucido! Dopo quest'ultima battuta del signor Smith, gli altri tacciono un momento, stupiti. Si sente che c'è un certo nervosismo. Anche i colpi che batte la pendola sono più nervosi. Le battute che seguono debbono essere dette dapprima, con tono glaciale, ostile. L'ostilità e il nervosismo andranno crescendo. Alla fine della scena, i quattro personaggi debbono trovarsi in piedi, vicinissimi gli uni agli altri, gridare le loro battute, pugni alzati, pronti a gettarsi gli uni sugli altri. SIGNOR MARTIN

Non si lucidano gli occhiali col lucido da scarpe.

SIGNORA SMITH

Sì con i soldi si compra ciò che si vuole.

SIGNOR MARTIN

Preferisco uccidere un coniglio che cantare in un ripostiglio.

SIGNOR SMITH Kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, kakatoà, SIGNORA SMITH Che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata, che cacata. SIGNOR MARTIN Che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate, che cascata di cacate. SIGNOR SMITH I cani hanno le pulci, i cani hanno le pulci. SIGNORA MARTIN SIGNORA SMITH

Cactus, cocco, coccola, coccarda, cocorita!

Coccodrillo, non ci coccolare! SIGNOR MARTIN SIGNORA MARTIN

Preferisco fare un uovo che parlarti di nuovo. (spalancando la bocca) Ah! oh! ah! oh! lasciatemi arrotare i denti

SIGNOR SMITH Caimano! SIGNOR MARTIN Andiamo a schiaffeggiare Ulisse. SIGNOR SMITH Vado ad abitare nella mia bicocca tra i miei cacai.

SIGNORA MARTIN I cacai nelle cacaiete non danno cachi, danno cacao! I cacai nelle cacaiete non danno cachi, danno cacao! I cacai nelle cacaiete non danno cachi, danno cacao! SIGNORA SMITH I pali hanno peli, i peli non hanno pali. SIGNORA MARTIN

Sbuccia la babbuccia!

SIGNOR MARTIN Accuccia alla gruccia! SIGNOR SMITH Da' la gruccia alla babbuccia della cuccia del luccio. SIGNORA MARTIN

Sputa la buccia.

SIGNORA SMITH

Il luccio sul leccio.

SIGNOR MARTIN

Il leccio guercio luccica, il leccio guercio luccica.

SIGNOR SMITH SIGNORA MARTIN

Luccica, il laccio. Maledetto mondaccio!

SIGNORA SMITH

Non ce la faccio!

SIGNOR MARTIN

Faccia di feccia.

SIGNOR SMITH SIGNORA MARTIN

Dammi la treccia. La freccia! La freccia! La freccia!

SIGNORA SMITH

Niente sfrecciata; è già sposata.

SIGNOR MARTIN

Sully!

SIGNOR SMITH

Prudhomme!

SIGNORA MARTIN e SIGNOR SMITH

François.

SIGNORA SMITH e SIGNOR MARTIN Coppée. SIGNORA MARTIN e SIGNOR SMITH Coppée Sully! SIGNORA SMITH e SIGNOR MARTIN Prudhomme François. SIGNORA MARTIN

Coccodè, coccodè, coccodè!

SIGNOR MARTIN

Mariella, fondo di scodella!

SIGNORA SMITH

Khrisnamurti, Khrisnamurti, Khrisnamurti!

SIGNOR SMITH Il papa pappa! Il vero papa è un papa vero! Il papa-vero non è un vero papa. SIGNORA MARTIN

Bazar, Balzac, Bazaine!

SIGNOR MARTIN

Bazza, bizza, bozza!

SIGNOR SMITH

A, e, i, o, u, a, e, i, o, u, a, e, i, o, u, i!

SIGNORA MARTIN SIGNOR MARTIN

B, c, d, f, g, l, m, n, p, r, s, t, v, w, x, z! Mm, ll, cc, vv, rr, vv, mm, ll, rr, rr, zz, zz!

SIGNORA MARTIN SIGNORA SMITH ciuff, ciuff! SIGNOR SMITH

Dall'aglio all'olio, dall'olio all'aglio! (imitando il treno) Ciuff, ciuff, ciuff, ciuff, ciuff, ciuff, ciuff, ciuff, ciuff,

Non !

SIGNORA MARTIN

E'!

SIGNOR MARTIN Di! SIGNORA SMITH SIGNOR SMITH

Qua! Ma!

SIGNORA MARTIN

E'!

SIGNOR MARTIN SIGNORA SMITH

Di! Là

Tutti insieme al colmo del furore, urlano gli uni nelle orecchie degli altri. La luce si spegne. Nell'oscurità si ode ad un ritmo sempre più rapido: TUTTI ASSIEME Non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là, non è di qua, ma è di là. Le voci cessano di colpo. Si riaccendono le luci. Il signore e la signora Martin sono seduti come gli Smith al principio della commedia. La commedia ricomincia con i Martin, che dicono esattamente le battute degli Smith nella prima scena, mentre il sipario si chiude lentamente.