LE CANNE FUMARIE - ETA ...il mio sistema di riscaldamento

La passione per la perfezione 4 CANALE DI COLLEGAMENTO Condotto di evacuazione, solo di tipo RIGIDO per il raccordo del generatore al camino, canna...

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.... il mio sistema di riscaldamento

LE CANNE FUMARIE

Normative di riferimento per una corretta realizzazione e manutenzione dei sistemi fumari al servizio di caldaie a Biomassa La passione per la perfezione

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LA CANNA FUMARIA Deve essere dimensionata secondo la UNI 13384; Deve avere: • Comignolo antivento o ad iniezione • Dispositivo di regolazione automatico del tiraggio canna fumaria • Presa d’aria esterna automatizzata per evitare le dispersioni di calore del locale d’installazione • Dispositivo di automatizzazione della combustione • Valvola di intercettazione aria quando la fiamma è spenta per evitare il raffreddamento interno del generatore Per una buona combustione il tiraggio deve essere preciso come da indicazioni del produttore (p. es. 12 Pa) con una tolleranza di ca. ±2 Pa. Regolatore di tiraggio

Caldaia

Caldaia

Quando viene richiesto (vedi documentazione del produttore) prevedere regolazione del tiraggio.

Regolatore di tiraggio

Con scarso tiraggio Spesso il tiraggio della canna fumaria è insufficiente, oppure la canna fumaria non riesce a “partire”. Siccome il tiraggio della canna fumaria è il motore della combustione, senza il necessario tiraggio si ottiene una combustione con carenza di ossigeno = elevata formazione di polveri, fuliggini e inquinanti come il monossido di carbonio CO. In questo caso si deve intervenire con opportuni accorgimenti: • Preriscaldamento della canna fumaria • Iniettore di tiraggio che può essere spento dopo la fase iniziale di avviamento Aperture di ventilazione Le aperture di ventilazione devono essere calcolate come da UNI 10683 e nel caso di stufe ad accumulo secondo UNI EN 15544.

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REALIZZAZIONE La canna fumaria dovrà essere adatta e sicura: • • • • • •

Realizzata con materiali marcati CE Adatta per il combustibile solido Resistente all’eventuale fuoco di fuliggine Accuratamente distanziata da materiali combustibili per evitare l’incendio del tetto Ventilato esternamente in modo naturale per evitare il surriscaldamento Dotato di targa fumi riportante le caratteristiche tecniche della canna fumaria e il nome della ditta che ha posato e controllato la canna fumaria

• La tenuta deve essere minimo N1 con una pressione di collaudo di 40 Pa e perdita massima ammessa di 2 l/s m2 (=7,2 m3/h m2) anche per i generatori con ventilatore fumi, come le stufe a pellet, l’intubamento in pressione permesso nel gas è vietato nel pellet! • Le canne fumarie per la biomassa non possono mai lavorare con pressione positiva, perché in caso di fuoco di fuliggine le fiamme verrebbero spinte all’esterno con i relativi pericoli • I prodotti della combustione di generatori a biomassa devono essere sempre portati oltre tetto • Ogni generatore installato dopo il 2005 deve sempre avere un suo camino e non è possibile la canna fumaria collettiva, escluso generatori a due camere di combustione certificate per tale impiego IL COMIGNOLO Il comignolo è importantissimo per una buona combustione e deve essere costruito in modo da evitare la penetrazione di pioggia e vento. • Il comignolo deve essere fuori dalla zona di riflusso • Il comignolo non deve ostacolare la libera fuoriuscita del fumo • Il comignolo deve evitare la penetrazione dei fumi nelle case ed abitazioni vicine

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CANALE DI COLLEGAMENTO Condotto di evacuazione, solo di tipo RIGIDO per il raccordo del generatore al camino, canna fumaria o condotto per intubamento. Norme • I canali da fumo devono essere realizzati con tubi certificati • Tubi flessibili sono vietati come canali da fumo • Per i caminetti è richiesto il canale da fumo minimo 45°

LA TENUTA DELLA CANNA FUMARIA Per le canne fumarie metalliche

TUBI METALLICI Le prescrizioni minime per i camini metallici

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CAMINI METALLICI CERTIFICATI Vm •Inox AISI 316L, AISI 316 Ti minmo 1 mm •Inox AISI 904L minimo 0,6 mm •Acciaio smaltato spessore minimo 0,8 mm, di cui acciaio 0,5 mm

I requisiti minimi La placca fumi deve riportare minimo le seguenti designazioni: • Caminetto aperto: UNI EN 1443 T400 N1 D 2 Gxx • Generatori a legna: UNI EN 1443 T400 N1 D 3 Gxx • Generatori pellet tutti: UNI EN 1443 T200 N1 D 3 Gxx • Solo pellet UNI TS 11263: UNI EN 1443 T200 N1 D 3 Oxx Attenzione agli intervalli di manutenzione!

LA TARGA FUMI La presente targa fumi è tratta dalla fabbricante nella forma come riportata qui. ATTENZIONE: ci sono ancora molti fabbricanti che non la forniscono o la forniscono in modo diverso!

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stessa

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deve

essere

fornita

dal

IL DIMENSIONAMENTO I camini devono essere dimensionati come da istruzioni del fabbricante del generatore oppure secondo UNI EN 13384-1

LA VIDEOISPEZIONE Dopo l’installazione è necessario eseguire una serie di verifiche per consegnare un impianto sicuro e che abbia realmente le caratteristiche che sono state proposte al cliente.

LA TENUTA DELLA CANNA FUMARIA secondo UNI 10845 Ogni canna fumaria deve essere a tenuta dei fumi come indicato nelle diverse norme (UNI EN 1443, UNI EN 10856, UNI 10683, UNI 7129, D.Legs. 152/06 ecc.) e a tale scopo l’installatore esegue una prova di tenuta secondo la procedura della norma UNI 10845. La prova di tenuta si esegue con appositi analizzatori: 1. per l’intubamento in pressione (p.es. Ø 80 mm) a 200 Pa (permesso solo per il gas domestico) 2. per canne fumarie e l’intubamento in depressione a 40 Pa (tipico della legna e del pellet) Il risultato va riportato nella dichiarazione di conformità e nel gas anche nell’apposito modulo della delibera 40.

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LE CANNE FUMARIE Le canne fumarie devono essere sottoposte a verifica e manutenzione come previsto dai fabbricanti e/o dagli installatori. Molti fabbricanti prevedono una periodicità di pulizia annua per i combustibili gassosi e semestrale, trimestrale ed alcuni addirittura mensile per il combustibile liquido e solido.

Questa periodicità della manutenzione della canna fumaria deve essere inserita nella dichiarazione di conformità e comunicata dall’installatore o fumista all’utilizzatore per non prendersi responsabilità che competono ad altri, perché nel caso di incendio l’installatore e il manutentore potrebbero avere delle responsabilità!

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LA MANUTENZIONE PROGRAMMATA Chiaramente l’utente dovrà fare la sua manutenzione continua: • Asportare le ceneri • Pulire i passaggi fumi • Pulire la camera di combustione • Pulire il cassetto delle ceneri • Tutte le operazioni previste nelle istruzioni del generatore di calore

La legislazione italiana prevede l’obbligo della manutenzione degli impianti termici : • D.Legs. 311 – manutenzione annuale per impianti termici come da Allegato L, art. 5 comma a) • UNI 8364-3 – manutenzione annuale per impianti termici >4 kW come previsto dall’art. 1

Lo scopo della manutenzione è di mantenere tutti gli impianti termici in sicurezza ed efficienti. Il manutentore assume inoltre il ruolo di consulente e nel caso degli impianti a biomassa potrà dare consigli anche sullo stoccaggio del combustibile, sulla pezzatura, sul modo di inserimento e dell’accensione. Con le analisi di combustione esegue le verifiche del mantenimento della qualità delle emissioni.

LE VERIFICHE DEL MANUTENTORE - Allegato G d.Legs. 311

Analisi combustione su legna e pellet Esistono analizzatori di combustione multifunzione UNIVERSALI che già ora sono in grado di fare le analisi di combustione su: • Generatori a gas e gasolio conforme UNI 10389-1 • Generatori a condensazione conforme UNI 10389-1 • Generatori a legna, pellet ecc. con il metodo DIN 4792 e DIN EN 13578 con compensazione della umidità del combustibile

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LE CANNE FUMARIE DI CENTRALI TERMICHE

Prima della messa in funzione si devono certificare queste caratteristiche con le verifiche di videoispezione e prova di tenuta conforme UNI 10845 La passione per la perfezione

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Per controllare che non ci siano immissioni di fumi negli ambienti si possono impiegare dei fumogeni, possibilmente quelli non corrosive per i metalli

È obbligatorio un cavedio e per il controllo è possibile la videoispezione con videocamera a minitestata o con endoscopio.

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Caldaia

Aspirazione aria ambiente

Esempio di un abbattitore di fuliggini funzionante a secco conforme il D.L. 152 sul principio elettrostatico

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ETA PU PelletsUnit (7, 11 e 15 kW)

ETA PC PelletsCompact (20, 25, e 32 kW)

ETA SH Caldaia a gassificazione di legna (20, 30, 40, 50 e 60 kW)

ETA SH-P Caldaia a gassificazione di legna 20 e 30 kW con bruciatore a Pellet ETA TWIN 20 e 26 kW

ETA HACK Caldaia a cippato (20, 25, 32, 50, 70, 90, 130 e 200 kW)

ETA Puffer a stratificazione SP e SPS (600, 825, 1.000, 1.100, 1.650 e 2.200) con Modulo ACS e Modulo SOLARE

ETA Italia srl Via Avogadro, 6 - 39100 Bolzano (BZ ) Tel 0471 - 91 76 49, Fax 0471 - 50 67 29 , [email protected] www.eta-italia.it Copyright

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ETA-Info 09-2013 / Ottobre 2013

ETA HACK Caldaia a cippato VR 333 - 350 kW

ETA PE-K Caldaia a Pellet (32, 50, 70 e 90 kW)