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Aritmie Le aritmie cardiache Ogni situazione non classificabile come ritmo cardiaco normale, inteso come ritmo ad origine nel nodo del seno, regolare ...

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Le aritmie cardiache Che cos’è un’aritmia? Ogni situazione non classificabile come ritmo cardiaco normale, inteso come ritmo ad origine nel nodo del seno, regolare e con normale frequenza e conduzione.

Aritmie

Le aritmie cardiache Quando un ritmo è definito regolare, di normale frequenza e conduzione? • Si definisce un ritmo come regolare quando sono presenti variazioni inferiori a 0.16 sec tra cicli consecutivi. • Si definisce come normale frequenza, nell’adulto a riposo, una frequenza compresa tra 60 e 100 batt/min. • Si definisce come normale conduzione, sempre nell’adulto, la presenza all’ECG di un’onda P sinusale di durata < 120 msec, un intervallo P-R di durata ≤ 200 msec ed un complesso QRS di durata ≤ 100 msec. Aritmie

Aritmie

Aritmie

I meccanismi delle aritmie Anomalie Anomalie della della generazione generazione dell’impulso dell’impulso

Automatismo Automatismo

Aumentato Aumentato

Anomalie Anomalie della della conduzione conduzione dell’impulso dell’impulso

Trigger Trigger

PPP PPP

PPT PPT

Rientro Rientro

Anatomico Anatomico

Anormale Anormale PPP=Post Potenziali Precoci Aritmie

Funzionale Funzionale PPT=Post Potenziali Tardivi

Anisotropia Anisotropia

Anomalie Anomalie della della generazione generazione dell’impulso dell’impulso

Potenziale d’azione di cellule segnapassi (pacemaker) e non-segnapassi Cellula non-segnapassi

Cellula segnapassi

• • • •

Aritmie

↑ sistema nerv. simpatico ipokaliemia acidosi ischemia

Anomalie Anomalie della della generazione generazione dell’impulso dell’impulso

Postpotenziali PPT

mV

+30

PS -90 Aritmie

Subsoglia

PPT di soglia

Anomalie Anomalie della della generazione generazione dell’impulso dell’impulso

Post-potenziali precoci e tardivi Post-potenziali precoci

Post-potenziali tardivi

Post-potenziali tardivi Aritmie

Anomalie Anomalie della della conduzione conduzione dell’impulso dell’impulso

Meccanismo del rientro Richiede la presenza contemporanea di tre condizioni: • Un circuito anatomico o funzionale chiuso percorribile dallo stimolo elettrico • Diverse proprietà elettrofisiologiche delle due vie del circuito • La presenza di un blocco unidirezionale

Aritmie

Schema del rientro

Blocco unidirezionale

Aritmie

Conduzione rallentata

Schema del rientro

Blocco unidirezionale

Aritmie

Schema del rientro

Blocco unidirezionale

Aritmie

Caratteristiche della conduzione anisotropica Dipendenza Dipendenza della della velocità velocità di di conduzione conduzione ee della della refrattarietà refrattarietà dall’orientamento dall’orientamento delle delle fibre fibre Conduzione trasversale

• Bassa velocità di conduzione • Minor durata del potenziale d’azione

Conduzione longitudinale

• Alta velocità di conduzione • Maggior durata del potenziale d’azione Aritmie

Meccanismi alla base di alcune aritmie cliniche Aritmia

Meccanismo ipotizzato

Tachicardia sinusale

Automatismo normale esaltato

Tachicardia atriale ectopica

Automatismo anomalo

Ritmo idioventricolare accelerato

Automatismo anomalo

Torsione di punta

Post-potenziali precoci

Aritmie indotte da digitale

Post-potenziali tardivi

Flutter atriale comune

Macrorientro in tessuto atriale

Tachicardia reciprocante

Macrorientro in tessuto atriale, ventricolare, nodale e specifico

Tachicardia AV nodale

Macro o microrientro in tessuto atrionodale

TV monomorfa

Macrorientro in tessuto ventricolare

Aritmie

La rilevanza clinica delle aritmie nel singolo paziente dipende da: • Frequenza ventricolare • Presenza di patologia di base (es aterosclerosi coronarica, disfunzione VS) • Integrità dei riflessi cardiovascolari • In generale più elevata è la frequenza ventricolare più probabili i sintomi • Il trattamento urgente e necessario per pazienti gravemente sintomatici con tachicardie tachicardua a complessi stretti. Aritmie

Rilevanza clinica delle aritmie Asintomatiche

Astenia

Cardiopalmo Vertigini Presincope Sincope Arresto cardiaco Aritmie

Deterioramento dello stato mentale

Scompenso cardiaco

Analisi ECG deve comprendere: • Misurazione della frequenza ventricolare • Valutazione del ritmo ventricolare • Identificazione delle onde P, F o f • Misurazione della frequenza atriale • Relazione tra onda P e complesso QRS (utilizzare ev. manovre vagali)

Aritmie

Classificazione delle aritmie • Tachicardie – Sopraventricolari – Ventricolari

• Bradicardie • Battiti prematuri

Aritmie

Le tachicardie Concetti generali Si definisce tachicardia una sequenza di 3 o più battiti a frequenza superiore a 100 batt/min. La frequenza deve essere valutata nella camera cardiaca in cui l’aritmia si origina.

Aritmie

Le tachicardie Concetti generali Una tachicardia può essere: 1. non-sostenuta (se ha una durata non superiore a 30 sec); 2. sostenuta (se la durata è superiore a 30 sec o se, per la compromissione emodinamica, si rende necessaria un’interruzione entro i 30 sec); 3. permanente (tachicardia costantemente presente per periodi molto prolungati); 4. iterativa (tachicardia caratterizzata da frequenti episodi, generalmente brevi, che si succedono continuamente, intercalati da periodi di ritmo sinusale); 5. parossistica (tachicardia con inizio e cessazione improvvisi). Aritmie

Tachicardie sopraventricolari • Dagli atri o dal nodo seno-atriale – – – –

Tachicardia sinusale (TS) Tachicardia atriale (TA) Flutter atriale (Fl.A) Fibrillazione atriale (FA)

• Dal nodo atrio-ventricolare – Tachicardia da rientro atrio-ventricolare – Tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare

Aritmie

Tachicardie sopraventricolari • Tachicardia da rientro nel nodo A-V (TR-NAV) – “Slow-fast” – “Fast-slow” – “Slow-slow”

• Tachicardia da rientro A-V (TRAV) – – – – –

Da via accessoria manifesta (WPW) ortodromica Da via accessoria manifesta (WPW) antidromica Da via accessoria occulta Da via accessoria a conduzione lenta (tipo Coumel) Da fibre atrio-fascicolari o nodo-fascicolari (tipo Mahaim)

• Tachicardia automatica giunzionale (TAG) Aritmie

Rientro nodale SA

Aritmie

rientro atriale Aritmie

↑ automatismo atriale

Caratteristiche Elettrocardiografiche di aritmie atriali •Tachicardia Sinusale –Onda P di morfologia normale –Frequenza atriale 100-200 b/min –Ritmo ventricolare regolare –Frequenza ventricolare 100-200 b/min –Ina onda P precede ogni complesso QRS

•Tachicardia atriale –Onda P di morfologia anormale –Frequenza atriale 100-250 b/min –Ritmo ventricolare usualmente regolare –Frequenza ventricolare variabile Aritmie

Caratteristiche Elettrocardiografiche di aritmie atriali • Flutter atriale – Onde F a dente di sega (flutter) – Frequenza atriale 250-350 b/min – Ritmo ventricolare regolare – Frequenza ventrciolare tipicamente 150 b/min (con blocco atrioventricolare 2:1) – È frequente 4:1 (raro il blocco 3:1 e 1:1)

• Fibrillazione atriale – Onde P assenti; onde oscillanti f ( di fibrillazione) – Frequenza atriale 350-600 b/min – Ritmo ventricolare irregolare – Frequenza ventricolare 100-180 b/min Aritmie

Tachicardia sinusale

Aritmie

Tachicardia sinusale

II Automatismo normale

Ritmo sinusale

II ↑ depolarizzazione fase 4

Aritmie

Tachicardia sinusale

Cause di tachicardia sinusale •Fisiologiche •Sforzo, ansietà, dolore

•Patologiche •Febbre, anemia, ipovolaemia, ipossia

•Endocrine •Tirotossicosi

•Farmacologiche •Adrenalina (feocromocitoma) salbutamolo; alcohol, caffeina Aritmie

Tachicardia atriale Nella tachicardia atriale le onde P sono diverse da quelle sinusali. La frequenza atriale è generalmente inferiore a 240 batt/min (a volte con irregolarità del ciclo) con conduzione A-V 1/1 o con gradi diversi di blocco A-V. La tachicardia atriale è generalmente di tipo focale.

Aritmie

Tachicardia atriale

Aritmie

Tachicardia atriale

Aritmie

Tipi di tachicardia atriale • Benigna • Ectopica incessante • Multifocale • Tachicardia atriale con blocco (tossicità digitalica)

Aritmie

Tachicardia atriale multifocale

Aritmie

Condizioni associate a tachicardia atriale • Cardiomiopatie • Broncopneumopatie croniche ostruttive • Cardiopatia ischemica • Malattiea reumatica • Malattia del nodo del seno (Sick sinus syndrome) • Tossicità da digitale Aritmie

Tachicardia atriale con blocco 2:1

Aritmie

Prevalence (%)

Prevalence of atrial fibrillation in four natural history studies

Age (yrs) Aritmie

Ectopic focus

Focal ablation

Substrate

Trigger

Single-circuit re-entry

Multiple-circuit

Maze procedure

Linear ablation Aritmie

Trigger

Substrate

Fibrillazione atriale

Aritmie

Patologie che predispongono alla fibrillazione atriale • • • • • •

Ipertensione Cardiopatia ischemica Cardiomiopatie Scompenso cardiaco Valvulopatie mitraliche Malattia del nodo del seno • Cardiopatie congenite • Cardiochirugia • Pericardite • Idiopatica Aritmie

• • • • •

Diabete mellito Ipertiroidismo Valvulopatie mitraliche Tireotossicosi Pneumopatie

• Cause jatrogeniche • • • • •

ß agonisti antiinfluenzali anti-istaminici anestetici locali bevande con caffeina

Ectopic focus

Parixysmal AF

Substrate

Trigger

Single-circuit re-entry

Dilated diseased atria Aritmie

Multiple-circuit

Trigger

Substrate

Ectopic focus

Class I antiarrhythmic drugs Substrate

Trigger

Single-circuit re-entry

Class I and III antiarrhythmic drugs Aritmie

Multiple-circuit

Trigger

Substrate

“atrial fibrillation begets atrial fibrillation”

Wijfells MCEF et al Circulation. 1995;92:1954-1968 Aritmie

Fibrillazione atriale Rimodellamento anatomico

Perdita dell’integrita dei sarcomeri, rimpiazzati da granuli di glicogeno Aritmie

Apoptosi

Conseguenze emodinamiche della fibrillazione atriale (I) • Assenza della contrazione atriale ¾Riduzione del VTD ¾Aumento della pressione diastolica media

• Irregolarità dei cicli RR ¾Varizazione del riempimento ventricolare ¾Riduzione della contrattiilità Aritmie

Meccanismi della cardiomiopatia tachicardia-indotta • Perdita di tessuto contrattile • Fibrosi interstiziale con rimodellamento ventricolare sfavorevole • Ischemia miocardica • Modificazioni neurormonali (↑ renina, aldosterone, catecolamine, ANP, endotelina) • Riduzione delle riserve energetiche • Riduzione del contenuto di miofibrill e nei miociti • Difetto nella gestione del calcio

Aritmie

Ectopic focus Thoracic veins

Fibrosis

Substrate

Trigger Multiple-circuit

Single-circuit re-entry

Angiotensin II

Tachycardia

Trigger

Substrate

Congestive Heart Failure Ca++ loading Aritmie

↓ ICa

↓ RP, ↓ WL

Interazione tra fibrillazione atriale e scompenso cardiaco Modifiche ECM Modifiche ioniche

FA

Stretch Attivazione neurormonale

Variabilità RR Rapida risposta ventricolare

SC

Dilatazione atriale

Aritmie

Perdita della sincronia AV

Tossicità da farmaci (es. antiaritmici)

Aprocci al trattamento della fibrillazione atriale • Mantenere in pazienti in ritmo sinusale (controllo del ritmo) – Vantaggi • Migliore funzione cardiaca • Migliore qualità della vita • Migliore prevenzione degli eventi tromboembolici

• Lasciare i pazienti in fibrillazione atriale ma controllare la frequenza (controllo della frequenza) – Vantaggi • Assenza di effetti secondari da terapia farmacologica • Minore necessità di cardioversioni elettriche ripetute Aritmie

Ectopic focus Thoracic veins

Fibrosis

Substrate

Trigger Multiple-circuit

Angiotensin system antagonists

Single-circuit re-entry

Angiotensin II

Tachycardia Congestive Heart Failure

Substrate

Antiremodeling drugs Ca++ loading

Aritmie

Trigger

↓ ICa

↓ RP, ↓ WL

Fibrillazione atriale • Fibrillazione atriale parossistica: forma caratterizzata dall’interruzione spontanea dell’aritmia, generalmente entro 24-48 ore. • Fibrillazione atriale persistente: l’aritmia, indipendentemente dalla sua durata, non si interrompe spontaneamente ma solo con interventi terapeutici. • Fibrillazione atriale permanente (o cronica); forma nella quale non vengono più effettuati tentativi di interruzione Aritmie

Strategie terapeutiche della fibrillazione atriale Mantenimento Mantenimento del del ritmo ritmo sinusale sinusale Farmacologico Farmacologico •• Classe Classe III III •• Classe Classe IC IC •• Classe Classe IA IA

Aritmie

Non Non farmacologico farmacologico •• Ablazione Ablazione •• Pacing Pacing •• Chirurgia Chirurgia •• ICD ICD

Controllo Controllo della della frequenza frequenza c. c. Farmacologico Farmacologico ++ antagonisti •• Ca antagonisti Ca++ •• ßß bloccanti bloccanti •• Digitale Digitale Non Non farmacolgico farmacolgico •• Ablate Ablate and and pace pace

Prevenzione Prevenzione dell’ictus dell’ictus Farmacologico Farmacologico •• Dicumarolici Dicumarolici Non Non farmacolgico farmacolgico •• amputazione amputazione auricolare auricolare

Fibrillazione atriale nei pazienti anziani Età

Prevalenza

≥ 60

5.1% (95% IC 4.6-5.6)

50-59

0.5%

60-69

2.8% (F 2.3%; M 3.5%)

70-79

6.6% (F 6.3%; M 7.0%)

>80

10.0% (F 8.7%; M12.1%) M.Lagenberg, et. al. BMJ,1996

Aritmie

Fibrillazione atriale ed eventi embolici • 70% eventi embolici : cerebrali • emboli a partenza da atrio o auricola sinistra —↑ attivita’ dei meccanismi trombofilici —↑ ormone natriuretico atriale —↓ del flusso cerebrale

Aritmie

Fibrillazione atriale ed ictus Rischio tromboembolico FA valvolare Stenosi mitralica Protesi valvolare mitralica Insufficielza mitralica FA non valvolare

Aritmie

18 x 6x

Tachicardie sopraventricolari • Ogni tachiaritmia che nasca dagli atri o dalla giunzione atrio-ventricolare è chiamata tachicardia sopraventricolare. In pratica, tuttavia, il termine di tachicardia sopraventricolare è riservato a tachicardie atriali ed aritmie che originano dalla regione della giunzione atrio-ventricolare come risultato di un meccanismo di rientro (tachicardie giunzionali). • Le più comuni tachicardie giunzionali sono quelle da rientro nel nodo atrio-ventricolare e quelle da rientro atrio-ventricolare

Aritmie

Meccanismo del rientro nodale AV

Aritmie

Tachicardia da rientro nel nodo atrio-ventricolare

Durante il RS: ECG normale Durante la tachicardia: • Ritmo regolare a complessi QRS stretti • Frequenza 130-250 b/min • La conduzione atriale è retrograda (P inversite in II, III, aVF) • P “sepolte” nel QRS (o nell’ultima parte del QRS) Aritmie

Tachicardia sopraventricolare

Aritmie

Presentazione clinica • Possono essere benigni ad ogni età. • Esordio e cessazione: bruschi • Cause scatenanti: nessuna o da semplici movimenti • Durata:secondi, ore o giorni • Frequenza: variabile (da giorni o un episodio nella vita) • Sintomi: – nella maggior parte sono minori (palpitazioni o cardiopalmo) – Lipotimia, dispnea, astenia, pulsazione al collo e dolore toracico – Poliuria – Più frequenti se la frequenza è elevata e se cardiopatia preesistente Aritmie

Sindrome di Wolff-Parkinson-White

Aritmie

ECG nella sindrome di WPW In ritmo sinusale l’impulso atriale conduce nella via accessoria senza ritardo della conduzione AV: è trasmesso rapidamente al miocardio ventricolare, e di conseguenza l’intervallo PR è corto. Tuttavia, poiché l’impulso entra in miocardio non specializzato, la depolarizzazione progredisce lentamente in un primo tempo, distorcendo la prima porzione dell’onda R e producendo la caratteristica onda Delta sull’ECG. Questa depolarizzazione lenta è poi superata da quella propagata lungo il normale sistema di conduzione ed il resto del QRS appare relativamente normale. Aritmie

Wolff Parkinson White

Aritmie

Classificazione della sindrome di WPW • Tipo A (Onda R dominante nella derivazione V1) può essere confusa con: – Blocco di branca destro – Ipertrofia ventricolare destra – Infarto miocardico posteriore

• Tipo B (complesso QRS negativo nella derivazione V1) può essere confusa con: – Blocco di branca sinistro – Infarto miocardico anteriore Aritmie

Classificazione della sindrome di WPW Tipo A

Tipo B

Aritmie

Presentazione clinica della sindrome di WPW • Può essere un reperto ECG casuale, ma spesso i pazienti lamentano tachiaritmie. • Gli episodi tendono ad essere più frequenti nei giovani, ma sono incostanti nel corso della vita. • Quando si verificano aritmie rapide associate a fibrillazione atriale, può comparire scompenso cardiaco o ipotensione. • Farmaci che blocchino il nodo atrio-ventricolare (es. Digitale, verapamile,e adenosina) possono essere pericolosi in tali situazioni e dovrebbero essere evitati. Questi farmaci riducono la refrattarietà delle connessioni accessorie ed aumentano la frequenza di conduzione con conseguente aumento della risposta ventricolare (→ FV).

Aritmie

Terminologia • Tachicardia ventricolare è definita come tre o più extrasistoli ventricolari in successione ad una frequenza > 120 b/min. • La tachicardia può essere autolimitante ma è descritta come “sostenuta” se dura più di 30 secondi. • Il termine “Ritmo idioventricolare accelerato” sii riferisce a ritmi ventricolari con frequenza compresa tra 100 e 120 b/min. Aritmie

Varietà di tachicardie a complessi larghi Ventricolari • Regolare

– Tachicardia ventricolare monomorfa – Tachicardia fascicolare – Tachicardia da tratto di eflusso ventricolare destro

• Irregolare

– Tachicardia a “torsion di punta” (Torsades de pointes) – Tachicardia ventricolare polimorfa

Sopraventricolari – A blocco di branca destro con conduzione abberrate – Tachicardia atriale con pre-eccitazione Aritmie

Tachicardia ventricolare monomorfa • La tachicardia ventricolare è descritta come “monomorfa” quando i complessi QRS hanno lo stesso aspettto generale, e come “polimorfa” se è presente una ampia variazione da battito a battito della morfologia QRS. • La tachicardia ventricolare monomorfa e la forma più frequente di tachicardia ventricolare sostenuta.

Aritmie

Tachicardia ventricolare monomorfa

Aritmie

Tachicardia ventricolare: Monomorfa vs polimorfa

Aritmie

Tachiacardia ventricolare

Aritmie

Tachicardie ventricolari

• TV polimorfa (TVP); caratterizzata dalla presenza di più morfologie del complesso QRS durante l’episodio di tachicardia. • Torsione di punta (TdP); forma caratterizzata da complessi QRS di ampiezza variabile che sembrano ruotare intorno alla linea isoelettrica, passando gradualmente dalla positività alla negatività e viceversa, ed è tipicamente associata ad allungamento dell’intervallo Q-T; può arrestarsi spontaneamente o degenerare in FV. Aritmie

Torsioni di punta coppia

Lungocorto

Aritmie

Continua →

Pathophysiology and Epidemiology of Sudden Death from Cardiac Causes.

Aritmie

Schema di un difibrillatore impiantabile

Aritmie

Cardiovertitore-defibrillatore impiantabile

Aritmie

Bradicardie • Bradicardia sinusale • Blocchi seno-atriali (BSA) • Blocchi A-V (BAV) – I grado – II grado • • • •

Wencheback Mobitz 2 2/1 Avanzato

– III grado

• Aritmia sinusale (AS) • Dissociazione A-V Aritmie

Input del SNA al nodo del seno

Aritmie

Bradicardia sinusale (BS)

• Caratterizzata da una frequenza, nell’adulto, inferiore a 60 batt/min (indipendentemente dalla valutazione clinica delle cause di tale riduzione).

Aritmie

Bradicardia sinusale

Aritmie

Cause di bradicardia sinusale • Malattia del nodo del seno • Sindrome del seno carotideo • Farmaci (digitale, beta-bloccanti, amiodarone, verapamil) • Reazione vasovagale da stress, dolore, ecc • Infarto miocardico acuto • Ischemia mioocardica acuta • Ipervagotonia da disturbi gastroenterici • Ipertensione endocranica • Sindromi meningee • Tumori endocranici • Malnutrizione • Ipotiroidismo • Ittero colostatico (?) • Sindromi depressive Aritmie

Blocchi seno-atriali (BSA) • Vengono classificati assieme alle pause sinusali vista la difficoltà di differenziare i BSA avanzati dall’arresto sinusale (per arresto sinusale si intendono pause di particolare lunghezza). • Il blocco seno-atriale è caratterizzato dall’alterata conduzione (ritardo o arresto dell’impulso) dal nodo del seno all’atrio.

Aritmie

Ipersensibilità del seno carotideo

Aritmie

Pausa sinusale

Aritmie

Blocco seno-atriale

Aritmie

Tavolo per tilt-test

Aritmie

Sincope vasovagale durante tilt test

Aritmie

Massaggio del seno carotideo

Aritmie

THERAPEUTIC OPTIONS FOR SINUS NODE DISORDERS DIAGNOSIS

THERAPY

Sinus node reentry

β-Blockers, calcium-channel blockers Type I and III antiarrhythmics Catheter ablation (sinus node modification)

Inappropriate sinus tachycardia

b-Blockers, calcium-channel blockers Catheter ablation (sinus node ablation/modification)

Carotid sinus hypersensitivity

Pindolol, Norpace Cardiac pacing Avoidance of tight collars

Aritmie

Blocchi A-V

Vengono suddivisi come segue: • blocco A-V di 1° grado (è un ritardo di conduzione piuttosto che un blocco), caratterizzato da un intervallo P-R superiore a 200 msec nell’adulto;

Aritmie

Blocchi atrio-ventricolari • blocco A- V di 2° grado: – tipo Wenckebach. È caratterizzato da un allungamento progressivo degli intervalli P-R che precede la comparsa di un impulso sinusale bloccato; il primo intervallo PR dopo il blocco è il più breve. Il blocco è generalmente a sede prehissiana; – tipo Mobitz (o Mobitz 2). È caratterizzato dal blocco improvviso di un impulso, senza allungamento del P-R nei battiti precedenti. Il blocco è generalmente a sede intrahissiana o sottohissiana; – tipo 2/1. È caratterizzato dalla conduzione di un impulso ogni 2. La sede del blocco può essere soprahissiana, intrahissiana o sottohissiana;

Aritmie

Blocco A-V di 2° grado Mobitz 1 • Progressive lengthening of the PR interval throughout the Wenckebach cycle • Lengthening of the RR interval occurring at progressively decreasing increments, resulting in progressive shortening of the R-R intervals • A pause including the nonconducted P wave that is less than the sum of any two consecutively conducted beats • Shortening of the PR interval post block, compared to the PR interval just preceding the blocked cycle Aritmie

Blocco A-V di 2° grado Mobitz 1

Aritmie

Blocco A-V di 2° grado con conduzione 2:1

Aritmie

Blocchi atrio-ventricolari • blocco A-V di 3° grado: le caratteristiche del blocco A-V di 3° grado sono la completa mancanza di conduzione A-V, la dissociazione AV e la presenza di un ritmo di scappamento. • Vengono distinti: – blocco stabile; – blocco parossistico.

Aritmie

Blocco A-V di 3° grado

Aritmie

Aritmie

Codici che descrivono i modi di funzionamento del pacemaker

Aritmie

Adattare la frequenza cardiaca all’attività

Aritmie

Aritmia sinusale (AS) • Nell’aritmia sinusale (che non sempre si accompagna a bradicardia) si osserva che cicli sinusali consecutivi differiscono fra loro di 0.16 secondi o più. Esistono 3 forme di aritmia sinusale: respiratoria, non respiratoria e ventricolofasica.

Aritmie

Aritmia sinusale (AS) • L’aritmia sinusale respiratoria è un fenomeno fisiologico (la frequenza aumenta durante l’inspirazione e si riduce con l’espirazione) presente soprattutto nei bambini, mentre la forma non respiratoria è osservabile prevalentemente in adulti con disfunzione sinusale. L’aritmia sinusale ventricolofasica è un fenomeno rilevabile solo in presenza di blocco AV di 2° o di 3° grado, e consiste nel relativo accorciamento degli intervalli P-P che contengono all’interno un complesso ventricolare, mentre quando due onde P si susseguono senza un QRS interposto il loro intervallo è relativamente più lungo. Aritmie

Aritmia sinusale

Aritmie

Dissociazione A-V Con il termine dissociazione A-V si indica la condizione in cui gli atri e i ventricoli si attivano indipendentemente. Per quanto il blocco A-V completo sia una delle cause più comuni di dissociazione A-V, le due condizioni non sono sovrapponibili. La dissociazione A-V può essere dovuta a interferenza (l’impulso atriale e quello ventricolare si scontrano e si estinguono nel nodo A-V o nel fascio di His) o a blocco. La dissociazione A-V per interferenza si realizza per eccessivo rallentamento della frequenza sinusale con emergenza di un segnapassi di scappamento giunzionale o ventricolare, oppure per la comparsa di un ritmo attivo giunzionale o ventricolare a frequenza simile a quella sinusale. Aritmie

Battiti prematuri • Il termine è usato spesso come sinonimo di extrasistolia. I battiti prematuri vengono definiti in base alle loro caratteristiche generali: isolati o a coppie, monomorfi o polimorfi, a copula variabile o fissa, rari o frequenti. Per quanto riguarda la sede vengono distinti: • battiti prematuri sopraventricolari: – atriali (BPA); – giunzionali (BPG);

• battiti prematuri ventricolari (BPV).

Aritmie

Battiti ectopici ventricolari in coppia

Aritmie