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MINISTERO DEL TURISMO E DELL’ARTIGIANATO

UFFICIO NAZIONALE DEL TURISMO D’ALGERIA

SOMMARIO

Indice Il turismo in Algeria.............................................................................................................................2 -Il turismo sahariano.................................................................................................................3 -Il turismo delle oasi..................................................................................................................4 -Le vestigia romane.................................................................................................................6 -Il turismo urbano, d’affari e incentive....................................................................................9 Le altre attrazioni turistiche dell’Algeria..........................................................................................13 Informazioni pratiche.........................................................................................................................26 Contatti.................................................................................................................................................29

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IL ALGERIE TURISMO IN ALGERIA LE TOURISME EN

Le 100 sfaccettature del turismo algerino L’Algeria? È la porta accanto! Appena due ore d’aereo per raggiungere le grandi città ed una o due ore in più per atterrare in mezzo al Sahara. Questo immenso paese, grande come l'Europa continentale, offre una molteplicità di paesaggi che vanno dalle montagne innevate dell'Atlante al deserto del Grande Sud, con temperature estreme. Algeria vuol dire anche due milioni di anni di storia. Del suo passato "contemporaneo" ha conservato un patrimonio culturale inestimabile, frutto del convergere di grandi civiltà (romana, vandala, bizantina, spagnola, musulmana, ottomana e francese). Da questo mix culturale è emerso un paese dalle molteplici sfaccettature culturali e dai molteplici stili di vita. Quasi tutte le forme di turismo sono presenti: il visitatore può scegliere di nuotare, camminare in montagna o nel deserto, ammirare le sontuose vestigia di numerosi siti romani, vagare seguendo la propria curiosità nei vicoli delle medine, rigenerarsi in un'oasi o in uno ksar (villaggio fortificato) o semplicemente praticare il suo sport preferito (equitazione, sport subacqueo, trekking, ecc.). Offerte turistiche molto varie sono proposte da non meno di 800 agenzie algerine specializzate in accoglienza. Con circa 2 milioni di visitatori lo scorso anno, la destinazione "Algeria" è in piena crescita e conta di raggiungere, entro il 2015, l’obiettivo di accogliere 5 milioni di visitatori

I numeri Il turismo è in costante crescita. Nel 2010, il numero dei visitatori è aumentato dell’8,32% rispetto all’anno precedente ed ha superato i due milioni. Questa progressione riflette la curiosità degli stranieri - che rappresentano quasi un terzo dei turisti -, curiosità che non è mai stata smentita ed è il risultato della politica del governo algerino che ha messo a punto un piano di sviluppo a lungo termine. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo, l'Algeria si colloca al 4° posto fra le destinazioni africane, dopo il Marocco, la Tunisia e il Sud Africa.

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IL TURISMO IN ALGERIA Motivi del soggiorno Tempo libero, attività ricreative e affari sono i principali motivi di visita dell’Algeria: il 57,53% dei turisti stranieri ha visitato l'Algeria per svago e relax e il 41,02% per affari. Il turismo d'affari, che registra una forte e regolare crescita da molti anni, ha registrato nel 2010 un incremento del 29,12% rispetto al 2009.

Top dei 10 paesi di origine dei turisti nel 2010 Pays

Numero di turisti

Evoluzione (%)

Tunisia France Spagna Libia Cina Marocco Italia Siria Germania Turqui Gde Bretagne Sotto totale Totale

245.222

23.91 -18.20 7.95 18.06 -17.23 -1.07 -10.30 8.14 -23.91 -19.42 -14.41

140.129

25.633 19.313 17.529 17.115 16.886 10.357 9.244 9.783 8.024 519.235 654.987

-0.13

Prospettive e sviluppo del turismo algerino Il regolare aumento del numero di turisti, la situazione economica favorevole e il contesto propizio agli investimenti offrono una chance inedita all’Algeria per promuovere attivamente la sua destinazione, in particolare sul mercato francese. I punti di forza della destinazione Algeria: -Una destinazione incontaminata -Un potenziale turistico e culturale impressionante e sconosciuto -La vicinanza ai mercati europei -Importanti infrastrutture di base (aeroporti, rete stradale, porti, stazioni, ecc.) -Una forte volontà politica di fare del turismo una priorità nazionale -Una forte attrattività per gli investimenti nel settore turistico.

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IL TURISMO SAHARIANO Priorità a medio termine L'Algeria si propone di intraprendere e sostenere degli investimenti in infrastrutture turistiche. Lo Stato ha intrapreso dei programmi su larga scala e delle azioni di sensibilizzazione incentrate su: - il rafforzamento delle infrastrutture alberghiere: 1'A1geria dispone di una capacità ricettiva di oltre 90.000 posti letto. Diversi alberghi sono inclusi nell'attuazione del Piano Qualità. - La promozione della destinazione Algeria sui mercati fornitori di turisti: molteplici operazioni di marketing e comunicazione, che si traducono in campagne promozionali, nella partecipazione dell'Algeria alle fiere e ai saloni specializzati dei mercati fornitori. - La formazione e la valorizzazione delle risorse umane per offrire servizi turistici di qualità conformi agli standard internazionali. - La riforma e la modernizzazione del contesto istituzionale e degli strumenti di gestione.

Il Sahara algerino, un paradiso inaspettato Il Sahara algerino, che copre oltre l'80% del territorio, è il più grande deserto al mondo e una delle sue mete più accattivanti. Lungi dall'essere una distesa di dune di sabbia dorata senza tracce di vita, il Grande Sud alterna paesaggi vulcanici (massiccio dell’Hoggar) e lunari (Tassili N'Aijer), altipiani rocciosi (hamadas), pianure pietrose (reg) e sabbiose (erg) dove sorgono incantevoli oasi e lussureggianti palmeti. Il Sahara, nelle sue varie forme, ospita una fauna e una flora sorprendenti. Mentre il ghepardo è in via di estinzione, il Muflone Barberia è ancora presente in alcune zone con forti pendenze. Anche se minacciate, le gazzelle sono numerose, soprattutto intorno ai principali corsi d’acqua semipermanenti (oued) del Tassili.

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IL TURISMO SAHARIANO Il deserto algerino è ricco anche di notevoli beni culturali, i più famosi dei quali sono le pitture e le incisioni rupestri risalenti ad epoche comprese fra i 7 000 e gli 8 000 anni fa. Per questo motivo, il parco nazionale del Tassili è considerato il più grande museo naturale del mondo. L'attrazione per il deserto ha spinto i tour operator a programmare dei circuiti nel profondo Sud e nelle oasi. Il Sahara è un prodotto di richiamo, che seduce una clientela appassionata di trekking e attratta dalla magia dei panorami offerti da uno dei più grandi e bei deserti del mondo. Oggi questo patrimonio, un tesoro inestimabile, è diventato una meta immancabile per i visitatori provenienti da tutto il mondo. La stagione turistica sahariana va da ottobre a marzo. Nel 2010, il Ministero del Turismo e dell’Artigianato ha sbloccato un budget di 2 miliardi di dinari algerini per la ristrutturazione di 9 hotel e la creazione di 6 villaggi turistici nel sud.

La Saoura e la strada degli ksour Crocevia di civiltà, la regione della Saoura si trova su una lunga striscia che costeggia il confine marocchino e delimitata ad est dall’Erg occidentale (catena di montagne a nord-ovest dell'Algeria). L’oued Saoura, uno dei più importanti del paese, è alimentato da corsi d’acqua de1l’Atlante sahariano e degli altopiani marocchini. Palmeti e ksour si susseguono lungo i corsi degli oued.

L’UNESCO sulla "strada degli ksour" Un tempo molto prosperi e poi abbandonati, questi villaggi fortificati di architettura berbera, di terra rossa o ocra, costruiti in genere su dei contrafforti vicini alle oasi, rinascono dalle loro ceneri. Costituiscono un tipo di habitat millenario che combina solitamente granai e abitazioni e sono un atout fondamentale del patrimonio storico dell'Algeria. L'UNESCO è peraltro coinvolto nella loro riabilitazione attraverso un programma chiamato “Le strade degli Ksour", che favorisce la continuità dell’insediamento delle popolazioni grazie allo sviluppo del turismo sostenibile. Molte di queste fortezze eccezionali si sono così trasformate in pensioni. I professionisti del turismo propongono oggi dei prodotti turistici sui temi del soggiorno etnico, archeologico (ksour, incisioni rupestri ...), culturale (pellegrinaggio sulle orme di Padre Foucauld), festivaliero (Ahallil, S'bou, Moussem), artigianale e così via. Il visitatore, da parte sua, apprezzerà la quiete senza tempo degli abitanti.

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IL TURISMO SAHARIANO ... Taghit Sito assolutamente da non perdere della Saoura, a 90 chilometri da Bechar, Taghit è una delle più belle oasi del Grande Erg Occidentale, se non del Sahara. Il suo patrimonio architettonico è composto di case tradizionali e uno ksar costruito su uno sperone roccioso che offre una vista magnifica sulla duna più alta del Sahara. La scoperta di numerose incisioni rupestri (tra cui quella di Zousfana a circa 21 chilometri) e di selci testimonia della presenza dell'uomo sin dall'antichità. Taghit è anche la città del Maoussem, una grande festa annuale che celebra la raccolta dei datteri a fine ottobre. Un festival di musica e di colori, da non perdere.

..Beni Abbés L'origine di quest’oasi – costruita su una collina rocciosa sulla riva sinistra dell’oued Saoura – risale all’XI secolo, anche se vi sono stati ritrovati dei resti del Paleolitico e del Neolitico. Il palmeto, a forma di scorpione con la coda e dominato da una grande duna di sabbia rossa, è magnifico. L'oasi ospita l'annuale festival "Le Notti della Saoura" che valorizza la musica mediterranea e africana.

La regione dell’Hoggar ..Tamanrasset Tamanrasset o "Tam" come lo chiamano gli uomini del Nord, è la capitale dell'Hoggar, una catena montuosa del Sahara centrale classificata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO. Edificata a 1400 metri d’altitudine, la città gode d’un clima relativamente temperato. Le sue case rosse ed originali e il suo magnifico panorama fanno di questa città un luogo particolarmente accattivante. Il mercato cittadino, con i suoi negozi e i venditori all'asta, è anch’esso molto attraente. Il Padre Foucauld - che si stabilì a Tamanrasset nel 1905 - ha lasciato un segno indelebile con la piccola fortezza (bordj) costruita nel 1915, composta di una cappella, una cucina e una sala riservata agli ospiti di passaggio, disposte attorno ad un cortile dove, in caso di pericolo, si rifugiavano gli abitanti di quella che all’epoca era solo la borgata di Tamanrasset. Il bordj contiene oggi molti oggetti artigianali (gioielli, abiti, armi e oggetti in ferro battuto). La regione dell’Hoggar è ricca di reperti del neolitico che attirano i ricercatori e sono stati oggetto di saccheggi in passato. Per questo, il sito è oggi protetto. 7

IL TURISMO SAHARIANO Assekrem A circa 80 chilometri a nord-est di Tamenrasset, l’altopiano dell’Assekrem domina il massiccio dell’Atakor e offre una vista mozzafiato sull’Hoggar con le sue formazioni rocciose e le sue vette che raggiungono un’altitudine di 3.000 metri. Nel punto più alto dell’Assekrem, a 2725 metri, si trova l'eremo di Padre Foucauld. Il sacerdote vi aveva fatto costruire una piccola casa dove contava ritirarsi durante i mesi estivi, in un ambiente propizio alla meditazione e agli incontri con i Tuareg. Anche se vi ha passato solo pochi mesi e se l’eremo è stato restaurato più volte, la presenza del sacerdote è ancora molto forte: ogni mattino all'alba nella piccola cappella si celebra una messa e sembra quasi che la sua stanza spartana sia stata lasciata il giorno stesso.

La regione del Tassili N’Ajjer La regione del Tassili n'Ajjer, vasto altopiano d’arenaria dall’aspetto lunare, è di una bellezza grandiosa. La regione è considerata il più vasto museo all'aperto d’arte rupestre al mondo: più di 15.000 disegni ed incisioni raccontano il clima, la fauna e la vita umana nel Sahara. Si stima che le vestigia più antiche risalgano al 6000 a. C.

Djanet Ai piedi del massiccio del N'Ajjer, a circa 700 chilometri ad est di Tamanrasset, Djanet appare come un'oasi dal fascino dolce e rilassante. È molto diversa da Tamanarasset pur essendo il suo complemento pressoché indispensabile. I suoi tre ksour e i suoi sei quartieri, classificati Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, sono stati costruiti circa dieci secoli fa, in alto, contro le rocce di granito, per sorvegliare i giardini del palmeto e proteggersi dalle piene dell’oued. Azellouaz, con la sua moschea bianca, è il quartiere più antico della città. La città conta oggi circa 15.000 abitanti, per lo più tuareg.

L’Erg Occidental El Meniaa Situata a 240 km a sud di Ghardaia, El Meniaa è un punto di sosta lungo la strada del sud che conduce a Tamanrasset. Alla periferia della città si scorgono le rovine dello ksar edificato su uno sperone roccioso nel IX e X secolo. Il suo vasto palmeto è irrigato da pozzi artesiani scavati nel letto dell’oued Sougueur. Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, l'oasi ha ispirato molti pittori francesi seguaci dello stile orientalista. In centro, un piccolo museo ospita una collezione di oggetti geologici e paleontologici scoperti nelle vicinanze. Accanto alla chiesa di San Giuseppe, si trova la tomba di padre Foucauld, che riposa qui dal 929.

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IL TURISMO DELLE OASI Delle palme, un oued, una città ... da un capo all’altro del Nord del Sahara troviamo le stesse immagini e scene di vita. Eppure non esistono due oasi simili. Il paesaggio - montagne, dune o gole- è particolare ad ogni sito e il colore del terreno, l'architettura delle case, il patrimonio storico, i metodi d’irrigazione definiscono l'identità di ogni oasi.

Ghardaia e la valle dello M'Zab A 600 km da Algeri e ai piedi dell'Atlante sahariano, la regione dello M'Zab si snoda attorno all’oued omonimo. Circa mille anni fa, i berberi del Marocco venuti a rifugiarsi nell’altopiano dello M'Zab (500 m d’altitudine), costruirono una corona di città di singolare bellezza. I palmeti sono stati una delle condizioni essenziale per la sopravvivenza di queste città che, più che zone di coltura, sono diventate delle vere e proprie città giardino in cui i Mozabiti si riparavano durante i periodi di grande caldo. Al loro arrivo nella regione, gli Ibaditi hanno forato la roccia in profondità per centinaia di metri per raggiungere le falde acquifere. Ci sono voluti anni e anni di sfruttamento dell’ingegnoso sistema d’irrigazione e di dighe perché gli abitanti dello M'Zab potessero beneficiare del "dono di Dio" che è l'acqua. Ghardaïa nasce nel 1805 per mano dei Mozabiti. Fu costruita su una collina e circondata da mura. Le sue case e le sue moschee, disposte a terrazza dall’alto verso il basso della collina, formano dei rettangoli bianchi ed ocra. A mano a mano che si sale, le strade diventano più strette e tortuose, trasformandosi talvolta in scale. Il palmeto si dispiega più in basso. Altre cinque oasi sono state costruite intorno a Ghardaia: Berriane, Gherar, Metlili, Sebseb e Zelfana. Esse condividono architettura e stile di vita.

Timimoun e il Gourara A sud del Grande Erg Occidentale, il Gourara è una regione di oasi circondate da dune di altezza variabile secondo l’epoca di formazione; le più gialle sono le più antiche.

Timimoun Timimoun è l’oasi più rappresentativa della regione del Gourara, una regione ricca di colori e contrasti, famosa per la bellezza dei suoi giardini. L'acqua scorre in abbondanza attraverso i canali di uno dei sistemi d’irrigazione più elaborati che l'uomo abbia mai inventato: le foggarà. Questa abbondanza d’acqua, insieme ad un lavoro costante di manutenzione, consente la coltivazione di orti, vigne, fichi, mandorli ... Un vero e proprio paradiso che una popolazione di origini diverse (Haratin, Zeneti, Chaamba, Chorfas ...) s 'industria a conservare.

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IL TURISMO DELLE OASI Il colore ocra che decora le case, gli edifici pubblici e persino i monumenti ai morti contrasta con il colore oro della sabbia e il blu del cielo.

Adrar Come a Timimoun, qui le foggerà sono regine e i frutteti si estendono a tal punto che Adrar è diventata una capitale agricola dell’Algeria odierna. La regione si è sviluppata grazie alla coltivazione del grano, dell’orzo, del tabacco, dei datteri, delle fragole, e soprattutto del pomodoro, di cui si celebra la raccolta durante il moussem di primavera, alla fine di marzo. Adrar è la capitale del Gourara dal XVIII secolo, quando divenne un vero e proprio centro di snodo per il commercio nord-sud. Oggi ci sono ancora le coltivazioni ortofrutticole, ma sono soprattutto il gas e il petrolio a far vivere questa città di 100.000 abitanti.

Bechar Costruita sulle pendici del monte Bechar, a circa 800 metri d’altitudine, la città di Bechar e il suo centro minerario si trovano all'incrocio di diverse ed importanti strade sahariane, fra il Tafilafet, il Touat e il Gourara. L’attenzione del visitatore sarà catturata dalla città antica, dallo ksar e dal palmeto di 20 000 alberi, da cui si gode una splendida vista del monte Bechar al tramonto.

La regione degli Aures L’oasi di Biskra La città di Biskra stupirà il viaggiatore a prima vista. Invece delle dune e dei paesaggi rocciosi che ci si aspetta, il visitatore scoprirà vaste distese verdeggianti. Immenso palmeto, vaste superfici irrigate, dighe: la città, sin dalla sua fondazione nel XI secolo, ha fatto di tutto per rendere fertile questo pezzo di deserto. Con la città moderna e la medina preservata, Biskra è oggi una città prospera, con i suoi frutteti e le sue 150.000 palme da dattero che producono il famoso dattero Deglet Nour. Lo scrittore francese André Gide vi trascorse alcuni mesi, durante i quali iniziò il suo libro "Nourritures terrestres".

Da vedere : - Il mercato per gli artigiani - Il ponte di El Kantara - Il forte turco - I villaggi rossi e neri. 10

IL TURISMO DELLE OASI Tolga, capitale mondiale del dattero Deglet Nour Situata a 40 km ad ovest di Biskra, l’oasi di Tolga, irrigata da pozzi artesiani, produce il famoso dattero Deglet Nour, un delizioso dattero dorato esportato in tutto il mondo dopo essere stato confezionato in loco. La festa del dattero è celebrata alla fine di dicembre. Le compagnie aeree Aigle Azur Air e Air Algérie offrono voli di linea diretti a destinazione di Biskra da Parigi e Marsiglia.

Il Grande Erg Orientale El Oued El Oued, il cui nome significa "fiume", è la capitale del Souf, una regione sorprendente nel nord del Grande Erg Orientale. Vero e proprio mare di sabbia, il Souf deve la sua particolarità al suo aspetto a nido d'ape. Gli abitanti del Souf sarebbero arrivati dallo Yemen cinque secoli fa. Nel corso del tempo, sono riusciti a sviluppare la coltura della palma da dattero. Sono riusciti a rilevare la presenza d’acqua sotto le dune e si sono messi a scavare, in genere fino a più di 20 metri di profondità, per trovarla. Sul fondo dei crateri, che possono raggiungere diverse centinaia di metri di diametro, hanno piantato delle palme da dattero che sono coltivate con le radici nell’acqua. L'irrigazione non è più indispensabile, ma bisogna continuamente togliere la sabbia che scivola lungo le pendici. All’epoca circa venti villaggi si svilupparono intorno ai palmeti; oggi essi costituiscono la periferia di El Oued, che si è notevolmente estesa.

Touggourt Sul bordo settentrionale del Grande Erg Orientale, Touggourt è la città più importante lungo l’oued R'hir, un fiume fossile. Capitale della dinastia degli Ouled Djellab, la città è famosa per i suoi datteri e il suo ksar con vicoli coperti da tronchi di palma. Fu il punto di partenza della cosiddetta Crociera Nera, un rally che condusse dei veicoli Citroen fino a Timbuktu nel 1923. Le Tombe dei Re e i cippi di pietra posti al riparo sotto la kouba (cappella tipica del Nord Africa) sono le attrazioni della città.

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IL TURISMO DELLE OASI Gli Altopiani Bou-saada Bou-Saada è stato fondata nel XVI secolo da due santi provenienti dal Sahara occidentale. Vicina ad Algeri, quest’oasi è una tappa obbligata per un primo impatto con il deserto. Oggi "l'oasi della felicità" è cresciuta. Vi si ritrovano però tutti gli elementi del suo antico fascino: la medina, la piazza principale, i numerosi artigiani, il mercato, le moschee ... Il pittore orientalista Etienne Dinet, ispirato in ugual modo dal fascino della città e dalla bellezza delle donne degli Ouled Nails (danzatrici molto in voga durante il diciannovesimo secolo) scelse di stabilirsi a Bou Saada fino alla fine dei suoi giorni.

Da vedere : - Lo ksar ancestrale e l'oasi, entrambi situati lungo l’oued che alimenta la città - Le piccole cascate a monte del fiume

Laghouat Fondata dagli Hilaliani, una tribù berbera zeneta, l'oasi di Laghouat, a 400 km da Algeri, è oggi una grande città moderna. Dopo aver conosciuto l'influenza successiva dei berberi, degli arabi, dei turchi e dei francesi, nel 1962 fu costruita una nuova città. Le prime testimonianze della città risalgono al XI secolo, ma essa si sviluppò soprattutto nel XVI secolo, quando Si Hadj Aissa divenne il suo santo patrono e mise la gente dei villaggi circostanti al riparo all'interno di una zona fortificata. Questo periodo è descritto nei poemi di Ben Keriou, cantore del Melhoun, un genere di poesia rurale ancora oggi molto popolare. Molto più tardi, lo scrittore e pittore Eugene Fromentin dette alla città il soprannome ancora usato di "Città dei Giardini"

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LE VESTIGIA ROMANE Timgad, Djemila, Tipaza, Madaura, Tiddis, Calama, Taghaste, Theveste, Hippona ... sono alcune città dell’antichità che figurano fra le più belle vestigia archeologiche romane del bacino del Mediterraneo. Per tre secoli, l’antica Numidia fu il cuore di Roma. Ovunque posi lo sguardo, il visitatore è sorpreso dalla bellezza e dalla ricchezza dei siti e dal loro stato di conservazione.

Le vestigia patrimonio dell’umanità Djémila, la bella L'antica colonia di Cuicul è edificata su un terreno irregolare a media altitudine che gli conferisce un fascino unico. Da qui il nome meritato di Djemila (che significa "la bella") dato a questa grande città ben conservata. Costruita a 900 metri d’altitudine su una dorsale montuosa, circondata da colline (nella regione di Setif), Djemila è stata fondata nel 96 d. C. Sotto gli Antonini (96-192), la città fu abbellita con un forum, un campidoglio, diversi templi, un senato, un mercato e un teatro. Sotto i Severi (192-235) dei nuovi quartieri si organizzarono a sud del foro, attorno ad una vasta piazza; furono tracciate strade nuove e la città diventò a poco a poco un luogo piacevole in cui vivere, con ricche dimore. Le case lussuose dei notabili furono ampliate e raggiunsero dimensioni ragguardevoli, con terme private e grandi sale di ricevimento (basiliche private). La casa Europa o quella di Castorius rivelano l’arte di vivere dei notabili locali ed hanno conservato decorazioni musive di grandi dimensioni. Nel 431, l'occupazione di Cuicul da parte dei Vandali ne segnò il declino. Quando la città fu riconquistata dai Bizantini, ritrovò una parvenza di stabilità e d’attività, ma poi cadde nell’oblio alla fine del XI secolo. Del suo passato splendore, restano importanti rovine che hanno portato il sito ad essere classificato Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1982. La visita di Djemila non sarebbe completa senza una sosta al museo che ospita i reperti archeologici scoperti durante gli scavi. Il museo raccoglie una collezione di mosaici unica per numero e varietà. Tra 13

LE VESTIGIA ROMANE i mosaici più sorprendenti, alcune rappresentazioni di oggetti mitologici, come quello di Bacco / Dionisio (28m2), ispirato all’omonima leggenda. Le tre sale del museo hanno le pareti decorate con i mosaici che ornavano i palazzi di Cuicul: il bagno di Venere, l'asino vincitore, il rapimento di Europa da parte Giove trasformato in un toro ...

Timgad Il sito di Timgad - che si trova nel massiccio degli Aures, a nord-est del paese - è stato creato su un terreno vergine da Traiano nel 100 a. C. Il suo nome deriva da "Thamugadi" e, secondo alcuni etnologi, potrebbe significare popoloso e ricco in berbero. Si può anche ipotizzare che Timgad, singolare di Tamgut, sia una parola berbera che significa "vetta". Situato 21 km da Lambese, lungo la strada in direzione di Tebessa, in uno stretto altopiano che si estende fra gli Aures e il monte Bou Arif, Timgad è un ottimo sito che controlla le vie d'accesso alla regione degli Aures. La città si trova su un pendio inclinato che culmina a 1080 metri. Con il suo piano ortogonale basato sul cardo e il decumano, le due strade perpendicolari che attraversano la città da un capo all’altro, questa città è un’eccellente testimonianza dell’urbanistica romana al suo apice. I grandi monumenti pubblici si trovano nella zona sud: il foro e gli edifici annessi, dei templi, un teatro da 3.500 spettatori, un mercato e le terme. Altri edifici sono stati aggiunti al di fuori del perimetro cittadino verso la metà del II secolo, periodo in cui Timgad conobbe la sua "età dell'oro". Come per molte città romane di quel tempo, l'invasione dei Vandali nel 430 segnò il suo declino.

A l’Est de l’Atlas Tellien L'antica Tiddis Ad una trentina di chilometri da Costantina, la città di origine numida Tiddis è un insieme di rovine, ma il grandioso scenario delle gole di Khenec e il buono stato di conservazione degli edifici lo rendono un luogo di grande interesse. 14

LE VESTIGIA ROMANE Rossa come la terra e la roccia della collina su cui è stata costruita, questa città agreste, situata su un altopiano, possedeva una porta monumentale, delle terme, delle concerie, un santuario di Mitra ; fu gradualmente abbandonata a causa della mancanza d’acqua. Si può ammirare un mausoleo circolare che un nativo di Tiddis poi divenuto prefetto di Roma, dedicò alla propria sua famiglia.

Guelma o Calama A circa 300 metri sulle pendici di una collina, Calama si trova sulla strada che va da Costantina ad Annaba. Antica città della Numidia, divenne romana e prese il nome di Calama nel primo secolo a.C, dopo la vittoria di Cesare contro Giuba I°. Oggi la città vive dell’allevamento del bestiame, della coltivazione dei cereali e di fabbriche che producono porcellana sfruttando i giacimenti di caolino del monte Debagh.

Souk Ahras Souk Ahras è l’antica Tagaste, città della Numidia diventata colonia romana alla fine del primo secolo d. C. e frequentata dal giovane S. Agostino. Al crocevia delle strade che collegano l’est algerino alla Tunisia, Souk Ahras è oggi una città moderna che ha conservato numerose vestigia del suo glorioso passato.

Madaura e i suoi giardini di viole Ad una trentina di chilometri a sud di Souk Ahras, la città di Madaura ha dato i natali al filosofo Apuleio. Si trovavano qui anche le scuole che resero famosa Tagaste e in cui studiò Sant'Agostino. Le rovine romane, il mausoleo, il teatro, le terme, la basilica cristiana, la fortezza bizantina e i resti di frantoi costituiscono il patrimonio storico della città. Il sito è famoso per la sua bellezza, specialmente all’inizio della primavera, quando è ricoperto di viole che hanno dato alla città il soprannome di "Madaura la malva".

Tébessa Situata nella regione mineraria più importante del paese, Tebessa ha un ricco patrimonio archeologico. La città è circondata da mura e da 13 torri erette nel 535 da un generale bizantino. In un tempio risalente al III secolo è esposta una collezione di reperti ritrovati nella regione. L'anfiteatro costruito nel IV secolo è molto ben conservato, così come la basilica cristiana.

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LE VESTIGIA ROMANE Tipaza A Tipaza, nella grotta di Rassel, sono state rinvenute tracce di presenza umana risalenti ad almeno 12.000 anni a.C. Ma Tipaza divenne una vera e propria città nel primo secolo d.C., quando i romani scelsero questo luogo vicino a Caeserea (Cherchell) per sviluppare una città che beneficiasse dell’influenza della capitale di Juba II, re di Numidia. Tipaza diventò un’importante colonia romana nel II secolo, subì influenze artistiche greco-romane e si estese ad ovest occupando il sito di un'antica necropoli. La città era protetta da una cinta muraria di 2 km. Nel 430, i Vandali guidati da Genserico distrussero Tipaza, che, nonostante gli sforzi di ricostruzione dei Bizantini, non riacquistò mai più il suo antico splendore. La vicinanza ad Algeri rende possibile la visita di Tipaza, di Cherchell e del mausoleo reale di Mauritania in un solo giorno.

I mosaici romani in Algeria Il mosaico è una parte integrante dei siti romani in Algeria. Decora sontuosamente le pareti e i pavimenti di edifici, terme e abitazioni romane. Spesso poco conosciuti, i mosaici algerini risalenti al periodo che va dal II al V secolo d. C., si sono conservati numerosi e si contraddistinguono per ricchezza ornamentale e forza creativa. Ogni città ha i suoi mosaici ed esprime uno stile e una "scuola". Quella di Timgad è caratterizzata dalla policromia dei motivi floreali e fa dei suoi artigiani dei veri maestri dei colori. La scuola di Lambese era invece incentrata sull’illusione pittorica, le nature serene e gradevoli alla vista, come il mosaico della ninfa Cirene. Tra i mosaici più belli d'Algeria, citiamo quello del Trionfo di Nettuno e Anfitrite, trovato a Constantina e ora esposto al Louvre di Parigi, quello di Ulisse e delle Sirene esposto al museo di Cherchell, quello del Triclinium, trovato vicino ad Orano ed in cui è rappresentato fra l’altro un Dioniso a cavallo di un bambino pantera. Ma il più sontuoso di tutti è senza dubbio il mosaico del Museo Archeologico di Annaba, che raffigura il famoso leone dell'Atlante ora estinto. Ordinato dall'aristocrazia dell’epoca, il disegno del mosaico era affidato al pictor imaginarius (esecutore) che inventava il soggetto: mitologico (Venere, Teti e Peleo..), storico o ludico (battaglie, scene di caccia, pesca o giochi romani) oppure animalesco (bestiario, pavone, pesce, leone, leopardo o babbuino..). Le opere recano spesso delle iscrizioni (firme, invocazioni, dediche o epitaffi) utili per la datazione.

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IL TURISMO URBANO, D’AFFARI E INCENTIVE Il turismo urbano sta vivendo una forte crescita in Algeria. Il numero di turisti per motivi di lavoro è in costante aumento. Nel 2010, le visite d’affari hanno rappresentato più del 41% delle visite totali da parte dei turisti stranieri (esclusi gli algerini residenti all'estero). Si tratta di un settore promettente per il turismo algerino. Grandi città come Algeri, Orano ed Annaba, ma anche Ghardaïa, Tlemcen, Biskra e Tamanrasset, si aprono all’inventiva e all’organizzazione di eventi. Al contempo, l'Algeria vuole soddisfare la crescente domanda interna e presentarsi come valida alternativa turistica. Essa è dunque impegnata in grandi progetti di costruzione di complessi turistici adatti alla clientela nazionale ed estera.

Alger, la capitale Una moneta ritrovata nel quartiere della Marina nel 1940 testimonia della fondazione di una città nel VII secolo a. C. sul sito di Algeri, probabilmente la leggendaria Ikosim, una città fenicia, che sarebbe stata fondata da 20 compagni di Ercole. Rimasta per lungo tempo un piccolo porto, la città cominciò a svilupparsi integrando l'impero romano nel 146 d.C. Nel 952 d.C., il berbero Bologuine Ibn Ziri espande e rafforza la piccola città che chiama "El-Djezaïr", nome che sarà trasformato in Alguer dai catalani. Nei secoli successivi, Algeri sarà a mano a mano dominata dai vincitori delle lotte per il controllo del Nord Africa e del Mediterraneo. Alla fine del XV secolo, la città vede arrivare un gran numero di Mori espulsi dall'Andalusia e diventa anche un rifugio di corsari. La tribù araba dei Taaliba vi crea un protettorato in risposta ai tentativi d’insediamento dei cattolici spagnoli che nel 1510 costruiscono la fortezza di El Penon di Algeri. Sei anni più tardi, Algeri si dichiara ottomana e dopo tredici anni di battaglie i turchi dominano la città e distruggono il Penon. Nel giugno del 1830, dopo i tentativi falliti di spagnoli, inglesi e olandesi, i francesi sbarcano ad ovest di Algeri e insediano un'amministrazione coloniale che durerà per 132 anni. Algeri, ora centro commerciale e cuore dell'economia algerina, ha circa 1,5 milioni di abitanti. La Casbah di Algeri (Città Vecchia), patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, accoglie ancora 50.000 abitanti. Città di cultura, ha numerosi musei e gallerie d'arte. I suoi parchi e giardini invitano al relax all'ombra di palme lussureggianti o ai bordi di piccoli laghetti. Diverse grandi catene alberghiere come Hilton, Sofitel, Mercure e Sheraton si sono insediate in centro e nelle immediate vicinanze della città.

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IL TURISMO URBANO, D’AFFARI E INCENTIVE ..Da vedere: -Il lungomare -Piazza dei Martiri, un punto di partenza per la Casbah -La Casbah, la sua cittadella e la Casa del Millennio -La Grande Moschea -La Basilica di Nostra Signora d'Africa

Oran La città di Orano (Ouahran, che significa "due leoni") è stata ufficialmente fondata nel X secolo da dei marinai musulmani provenienti dell'Andalusia. Molto ben situata fra il Marocco e la Spagna, Orano divenne rapidamente una città fiorente al centro di collegamenti marittimi tra i due continenti. Alla fine del XV secolo e all'inizio del XVI, la Spagna si sollevò contro i musulmani e prese la città che diventa una zona militare, con mura fortificate, rocche e castelli per proteggersi dalle incursioni ottomane. Situata tra il Murdjadjo, un massiccio roccioso di oltre 400 metri, e il mare, la città di Orano conta quasi 2 milioni di abitanti. Città industriale, è anche un grande centro commerciale il cui porto registra un importante traffico con l’Europa. Da vedere : -La fortezza e la chiesa di Santa Cruz -Il lungomare

Constantine Costantina - che nel 2000 ha festeggiato i suoi 2500 anni di storia - e i suoi sobborghi contano quasi un milione di abitanti. Città moderna e centro commerciale, ha conservato molte delle sue attività artigianali come il ricamo su velluto, la lavorazione dell’ottone e della lamiera, la scultura su legno e la ceramica. Stupisce per la sua configurazione, costruita su due costoni rocciosi collegati da ponti sospesi. Costruita su un altopiano roccioso solcato da gole profonde e strette scavate dai fiumi, tra cui il Rhumel, Costantina gode di una posizione straordinaria che ne ha fatto il teatro di numerose battaglie. Verso il IV secolo a.C., i Numidi chiamavano la città Sarim Batim e in seguito Kirtha.. Nel secondo secolo d.C., la città, ribattezzata "Cirta", fu annessa all'Impero Romano. Si sollevò contro Roma nel 311 d. C., ma fu severamente punita 18

da Massenzio che la distrusse. L'imperatore Costantino la ricostruì nel 313 e le dette il suo nome. Fra ilV e il VII secolo d C, Costantina passò successivamente nelle mani dei Vandali, dei Bizantini e degli Arabi. Dal XVI al XVIII secolo furono i turchi ad occupare la città e trasformarla in vera e propria capitale. Nel 1830, Costantina si oppose all'arrivo dei francesi, che uscirono vincitori dalla battaglia che si svolse nelle odierne piazze del 1 ° novembre e dei Martiri.

Da vedere: -La città vecchia con i suoi souk e la scuola coranica (Medersa) -Il Museo di Cirta e la sua collezione di arte orientalista -Le gole del Rhumel e i ponti sospesi

Annaba Annaba è la quarta città d’Algeria per numero d’abitanti e per l'importanza del suo porto e della sua zona industriale. Resta tuttavia una piacevole città di mare con un’atmosfera meridionale. Nell’XI secolo a. C, i Fenici ne fecero uno scalo commerciale. Numida nel primo secolo a. C., la città e il suo porto prosperarono e diventarono un centro della cristianità. Nel V secolo d.C., la città fu invasa dai Vandali che la occuparono per quasi un secolo prima di essere cacciati dai Bizantini. In seguito gli arabi costruirono una città su una collina a 2 chilometri dal centro antico che diventò Annaba. Nel 1533 Kheir Ed-Din Barbarossa conquistò la città, che rivisse come porta verso l’oriente e via d’accesso a Costantina. Durante la seconda guerra mondiale, Annaba, occupata dai francesi nel 1832, subì pesanti bombardamenti e lo sbarco delle truppe alleate nel 1942. Da vedere : - La piazza e il corso della rivoluzione - La moschea di Sidi Bou Merouane, una delle più notevoli in Algeria - La Basilica di Sant’Agostino

Tipaza Situata sulla costa a 70 km ad ovest di Algeri, ai piedi del Monte Chenoua, Tipaza ha il fascino conferito dalla vicinanza di mare e montagne. Città ricca di storia, conserva vestigia risalenti ai Fenici, ai Romani e agli Ottomani. Il valore storico di Tipaza ha fatto sì che il sito fosse classificato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO. 19

IL TURISMO URBANO, D’AFFARI E INCENTIVE La costruzione del complesso turistico "Matares" con le sue tipiche villette a picco sul mare ha rafforzato la capacità ricettiva della stazione Da vedere : -Il Museo e le rovine romane (centro) -Il Mausoleo reale di Mauritania -L’antico centro equestre di Tipaza per una passeggiata a cavallo -Il Monte Chenoua, tappa fondamentale di diversi itinerari a piedi -La costa del Chenoua e le sue piccole spiagge pittoresche -Il capo Chenoua per la magnifica vista sulla baia e le sue grotte.

Tlemcen Situata a 140 km a sud ovest di Orano, in una pianura coperta di olivi, vigneti, frutteti e alberi di pino, Tlemcen sorge a 800 metri d’altitudine. Città di cultura, offre bei palazzi come la Cittadella del Méchouar e la Grande Moschea con il minareto d’ispirazione andalusa.

El Kala A km 87 ad est di Annaba, città un tempo conosciuta come "Calle", ha una lunga esperienza di raccolta del corallo al largo delle sue coste. La piccola cittadina è stata il primo insediamento francese in Nord Africa. Nel 1524, i mercanti di Marsiglia ottennero lo sfruttamento esclusivo del corallo della baia e crearono uno scalo commerciale per far concorrenza agli scali genovesi e veneziani. I visitatori apprezzeranno la passeggiata lungo il porto e i vivaci spazi riservati ai tavolini all’aperto. Ogni anno in agosto si celebra ancora il corallo, che non è quasi più raccolto per ragioni ambientali. I gioiellieri offrono oggetti con decorazioni di corallo dai colori vivaci. Si trovano anche oggetti in legno di erica arborea.

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IL TURISMO URBANO, D’AFFARI E INCENTIVE Termalismo Talassoterapia e benessere, termalismo e fitness, l'Algeria dispone di un notevole potenziale in questo settore in piena espansione: 202 sorgenti termali con virtù altamente terapeutiche sono distribuite nelle regioni collinari. Il ricorso all’azione curativa delle acque termo-minerali è una tradizione più che millenaria in Algeria. Tre piccole lapidi ad Hammam Meskhoutine risalgono al periodo punico. I Romani costruirono intorno otto città nei pressi di sorgenti con terme e bagni pubblici e privati. Alla caduta dell'impero, le terme furono abbandonate e distrutte. Siccome davano importanza all’igiene corporale, gli arabi ripresero le sorgenti termali senza tuttavia farne un quadro di vita come i romani. "Hammam" (bagno caldo) è il nome dato all’insieme delle sorgenti utilizzate. I turchi hanno anch’essi accordato un’attenzione particolare agli hammam costruendo numerosi bagni cittadini. Ad Algeri si contavano oltre cinquanta hammam. Tra il 1850 e il 1930, dei medici francesi svilupparono degli ospedali termali presso le sorgenti per curare feriti e convalescenti. Si conta oggi una trentina di centri termali, fra i quali:

Hammam-Boughrara : Ubicazione: situato ad una decina di chilometri da Maghnia, nella regione di Tlemcen. Altitudine: 280 metri Natura e proprietà delle acque: il centro dispone di acque solforose e contenenti bicarbonato a 45 ° C. Indicazioni terapeutiche: reumatologia, dermatologia e ginecologia (sterilità, il caso di eccesso di acidità)

Hammam Righa : Ubicazione: fra Tadjit e Tipaza Altitudine : 520 metri Natura e proprietà delle acque: acque saline, solforose, calciche, da 39° C a 67 ° C. Indicazioni terapeutiche: artrite, affezioni reumatiche, disturbi nervosi, lesioni e traumi.

Hammam Guergour : AAltitudine : 880 metri Natura e proprietà delle acque: solforose, radioattive a 43 ° C (una delle fonti più radioattivo del mondo) Indicazioni terapeutiche: reumatismi, dermatosi e malattie della circolazione sanguigna.

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LE ALTRE ATTRAZIONI TURISTICHE DELL’ALGERIA Hammam-Bouhadjar : Ubicazione: ad una ventina di chilometri da Ain Temouchent e 90 km da Orano Altitudine: 153 metri Natura e proprietà delle acque: acque ricche di zolfo e saline, sorgenti alcaline di tipo contenente bicorbonato, sodiche, ferruginose a 24° C, 63° C e 72° C. Indicazioni terapeutiche: bagni di vapore, fangoterapia, reumatologia, dermatologia, ginecologia, cura delle vie respiratorie e dei reumatismi.

Hammam-Mélouane : Ubicazione: a 37 chilometri da Algeri Altitudine: 103 metri Natura e proprietà delle acque: ferruginose e clorurate, sodiche, pochissimo calcaree, da 29° C a 41° C Indicazioni terapeutiche: affezioni reumatiche, traumi, allergie e dermatosi.

Hammam-Meskhoutine : Ubicazione: 15 chilometri ad est di Guelma Altitudine: 546 metri Natura e proprietà delle acque: sorgenti ferruginose, contenenti bicarbonato, calciche da 74 a 98° C Indicazioni terapeutiche: efficaci soprattutto per la cura delle affezioni reumatiche e delle artriti.

Hammam-Salihine : Ubicazione: a Biskra Altitudine: 519 metri Natura e proprietà delle acque: acque clorurate, sodiche, solforose a 46° C Indicazioni terapeutiche: reumatismi, disturbi delle vie respiratorie, ORL

Siti di spicco del Patrimonio Mondiale in Algeria La Casbah di Algeri In uno dei più bei siti marittimi del Mediterraneo, che sovrasta gli isolotti dove nel IV secolo a. C. fu fondato uno scalo cartaginese, la Casbah è un sito unico di "Medina" o città islamica.

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LE ALTRE ATTRAZIONI TURISTICHE DELL’ALGERIA

Tipaza Sulle rive del Mediterraneo, Tipaza, antico scalo punico, fu occupata da Roma che ne fece una base strategica per la conquista dei regni di Mauritania. Il sito comprende un insieme unico di vestigia fenice, romane, paleocristiane e bizantine che si affiancano a monumenti autoctoni come il grande Mausoleo reale di Mauritania.

Timgad Sul versante settentrionale degli Aures, Timgad fu costruita ex nihilo nell'anno 100 d. C. dall'imperatore Traiano, come colonia militare.

Djemila Djemila o Cuicul, con il suo foro, i suoi templi, le sue basiliche, i suoi archi di trionfo e le sue dimore, a 900 metri d’altitudine, è un esempio di urbanistica romana adattato ad un sito di montagna..

La Kalaa dei Beni Hammad In un sito montuoso di straordinaria bellezza, le rovine della capitale dei primi emiri hammaditi, fondata nel 1007 e smantellata nel 1152, ci restituisce l'immagine di una città musulmana fortificata. La sua moschea, con una sala di preghiera di 13 navate a otto campate, è una delle più grandi d’Algeria.

La Vallée dello M’Zab Il paesaggio della valle dello M’Zab, modellato nel X secolo dagli Ibaditi attorno a cinque ksour o villaggi fortificati, sembra rimasto intatto. Semplice, funzionale e perfettamente adattata all'ambiente, l'architettura è stata progettata per la vita in comunità nel rispetto delle strutture familiari.

Le Tassili N’Ajjer Questo strano paesaggio lunare di grande interesse geologico è uno dei vasti insiemi d’arte rupestre preistorica del mondo. Più di 15.000 disegni e incisioni permettono di seguire, dai 6 000-8000 anni avanti Cristo fino ai primi secoli della nostra era, i cambiamenti climatici, le migrazioni della fauna selvatica e l'evoluzione della vita umana ai margini del Sahara.

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FOLCLORE E TRADIZIONI LOCALI Feste locali. fêtes

locales

Il Tafsit o "I colori della primavera" a Tamanrasset Festa che dura tre giorni per celebrare la primavera prima dell'arrivo del gran caldo estivo e dei venti di sabbia, Tafsir è diventata negli anni "una gigantesca kermesse" dove i turisti si ritrovano in pellegrinaggio. Nella tradizione popolare Tafsit - che significa primavera- è l'occasione per organizzare numerosi concorsi come quelli del miglior cammello o del miglior artigiano, e per assistere a serate musicali animate da troupe locali. Durante questa festa tutti gli abitanti del Tassili N'Ajjer s’incontrano a Djanet per ricordare e rinnovare un patto di pace siglato 3000 anni fa, dopo una guerra fratricida fra gli Oraren e i Traorfit, due tribù della regione. Diventata una festa mitica, con una simbologia particolare, Tafsir è celebrata nel giorno d’El Achura, alla fine di aprile.

Lo S'Boue a Timimoun In concomitanza con la festa del Mawlid (celebrazione della nascita del profeta Maometto), la festa dello S'Boue, che dura sette giorni e sette notti ed è scandita dal suono del karkabù, è diventata nel corso degli anni una delle principali attrazioni turistiche, con circuiti attraverso i vecchi ksour e i palmeti del Gourara.

Maoussim, la festa del dattero a Taghit (Bechar) Il Maoussim di Taghit è celebrato alla fine di ottobre, in occasione della raccolta dei datteri, principale risorsa della regione della Saoura. Questa festa, che risale a più di 19 secoli fa, dura tre giorni durante i quali è possibile ascoltare i suoni del bendir e del gumbri e dei canti.

Festival di Timgad Organizzato a prossimità del sito archeologico di Timgad (nord-est del paese) durante la prima settimana di luglio, il festival si propone di far riscoprire il popolo degli Aures la cui cultura è ricca e millenaria.

La festa della ceramica (regione di Mâatkas) La festa della ceramica si svolge ogni anno nel mese di giugno nella regione di Mâatkas, nei pressi di Boghni, a sud di Tizi Ouzou. L'artigianato della ceramica in questa regione è opera soprattutto delle donne, e le donne della tribù degli Ath Khlil sono famose per la qualità dei lavori realizzati con utensili domestici ed argilla rossa.

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FOLCLORE E TRADIZIONI LOCALI La festa del gioiello d’argento (regione di Ath Yenni) Gli Ath yennis celebrano ogni anno, nel mese di luglio, il gioiello d'argento. Il gioiello della regione è famoso per la finezza della lavorazione. La realizzazione, tradizionalmente opera degli uomini, negli ultimi anni è appannaggio anche delle donne. Il know-how e i segreti della lavorazione artigianale sono trasmessi di padre in figlio e gelosamente custoditi dagli Ath Yennis. La leggenda racconta che un tempo gli artigiani i gioiellieri rifiutavano di sposare le loro figlie al di fuori della regione, per paura di veder scomparire il loro segreto. Il gioiello è incastonato d’argento e corallo, ornamento principale che può essere arricchito con smalti colorati: giallo per il sole, verde per la natura e il blu per il cielo. Colori ispirati alla natura, onnipresente nella regione di Ath Yenni, che culmina a oltre 900 metri nei monti del Djurdjura.

Calendrier des festivals Marzo Maggio Giugno

•Festival culturale maghrebino di musica andalusa a Tipaza •Festival culturale internazionale di Musica Jazz a Costantina •Festival culturale internazionale di "Abalessa-Tin Hinan" per le Arti dell’Ahaggar ad Algeri

Luglio Agosto

•Festival culturale internazionale di Timgad (Batna) •Festival culturale arabo-africano di danze folcloristiche a Tizi Ouzou •Festival culturale internazionale di musica andalusa "Malouf " a Costantina •Festival culturale internazionale di Duemila (Setif)

Ottobre

•Festival culturale internazionale dei Fumetti ad Algeri •Festival culturale internazionale di "El Inchad" a Costantina •Festival culturale internazionale del libro, chiamato "Salone Internazionale del Libro di Algeri - Sila" ad Algeri.

Novembre

•Festival culturale di musica "sufi" ad Algeri

Dicembre

•Festival Culturale del Cinema di Algeri •Festival culturale internazionale di musica Andalusa e di musiche antiche ad Algeri

Eventi turistici SITEV (maggio)- du 18 au 21 mai 2011

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FOLCLORE E TRADIZIONI LOCALI

INFORMAZIONI PRATICHE

Capitale : Algeri. Città principali: Orano, Tlemcen, Annaba, Costantina. Superficie : Algeria, grande come l'Europa continentale e cinque volte più grande della Francia, è per superficie (2.381.741 km2), il paese più vasto del Mediterraneo e il secondo in Africa. Il Sahara, nella parte meridionale, occupa oltre l'80% del paese. Popolazione: 36.300.000 abitanti a gennaio 2011 (fonte: Ufficio Nazionale di Statistica) di cui il 65% ha meno di 30 anni. Lingue: L'arabo è la lingua nazionale e ufficiale, il francese è parlato in tutto il paese. Gli Algerini parlano anche lingue regionali come ilCabilo, lo Chaoui, il Toureg, ecc. Clima : La costa (1200 kilomètres) e le regioni di media altitudine godono di un clima mediterraneo, mentre nel sud prevale un clima arido. I mesi più caldi dell'anno sono luglio e agosto. Nelle città costiere del nord, le temperature variano fra gli 8° C e 15° C in inverno e fra i 28° C e i 30° C in estate. In inverno, non è raro vedere i le montagne dell'Atlante del Tell coperte di neve. Al centro del paese, nella fascia degli altopiani, la temperatura scende a 5° C o sotto lo zero in inverno. In estate, varia tra i 30° C e 38° C. Nel sud, il Sahara presenta temperature miti in inverno (15-28° C). In estate, le temperature possono raggiungere i 40-45° C, a volte di più nell'estremo sud. Periodo ideale per viaggiare: tutto l'anno a nord, da ottobre a maggio nel sud.

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INFORMAZIONI PRATICHE

Fuso orario : GMT + 1 Economia : L'Algeria è uno dei paesi più ricchi dell'Africa. E’ infatti la terza potenza economia del continente, con un PIL di 171,6 miliardi di dollari e un PIL pro capite di 4762 dollari (fonte: FMI). L'Algeria ha saputo diversificare la propria economia riformando il sistema agrario e modernizzando la sua industria pesante, ma è la sua produzione di petrolio a generare quasi il 98% delle entrate esterne. È un importante esportatore di gas naturale e petrolio e dispone di grandi riserve di ferro, oro, uranio, litio e zinco. La crescita economica del Paese continua la sua progressione (+5% esclusi gli idrocraburi nel 2010) e l'inflazione è sotto controllo. Nel 2010, l'industria rappresentava il 60% del PIL, i servizi il 31% e l'agricoltura l’8,4%. Il tasso di disoccupazione è del 10,2%. Con la progressiva liberalizzazione dell’economia, l'Algeria attira sempre più investitori stranieri, soprattutto nel settore del turismo. Come arrivare: Diverse compagnie aeree hanno voli giornalieri per l'Algeria, che conta 13 aeroporti internazionali: Air Algeria (compagnia di bandiera), Aigle Azur, Air France-KLM, British Airways, Iberia, Lufthansa, Alitalia, Air Siria, Qatar Airways, Spanair, libico Arab Airlines, Tunisair, l'Egitto Air, Hahn Air, TAP, Royal Air Maroc, JetairFly, Turkish Airlines, Saudi Arabian Airlines, Air Méditerranée, ecc. Formalità: Sono obbligatori un passaporto con validità di 6 mesi dopo la data di ritorno e un visto. La domanda di visto si fa presso il consolato algerino territorialmente competente. Per la Francia il costo del visto è di 85 euro (soggiorni inferiori a 90 giorni). Tempi di attesa: 14 giorni al massimo. Salute: Nessuna vaccinazione obbligatoria. Trasporti: La rete ferroviaria conta circa 4000 km di linee concentrate nel nord. Una linea collega ogni giorno Orano ad Algeri (6 ore di viaggio). La rete di autobus collega le principali città del nord. Le partenze da Algeri si fanno alla stazione di Caroubiers, ad est della città.

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INFORMAZIONI PRATICHE

Molte agenzie di noleggio auto, locali e internazionali, si trovano negli aeroporti e nei centri città. I taxi e i taxi collettivi sono un pratico mezzo di trasporto e permettono i collegamenti con le principali città. Si trovano generalmente nelle stazioni degli autobus oppure, nelle piccole città di provincia, presso le stazioni per taxi o sulla piazza centrale. Valuta e tassi di cambio: Il dinaro algerino (DA, abbreviazione corrente o (DZD, abbreviazione bancaria). 1 euro vale circa 100 dinari (tasso ufficiale al 1° marzo 2011). Le carte di credito (American Express, Mastercard e Visa / CB) sono accettate nei principali alberghi. I travellers cheque e gli eurocheque possono essere incassati in alcune banche. Voltaggio : 220 volt ovunque. Telefono e Internet: Il prefisso telefonico dell’Algeria è il 213. Tre operatori telefonici assicurano una buona copertura del paese. I cellulari francesi funzionano normalmente in Algeria. Gli Internet point sono ovunque, per controllare o inviare la posta elettronica, navigare in rete o inviare fax. Tariffe circa un 1 euro l'ora. Riposo settimanale: il weekend è venerdì e sabato. Tuttavia, alcune istituzioni, le banche, le assicurazioni e le poste e telecomunicazioni sono aperte di sabato. Cosa comprare in Algeria: - Artigianato: tappeti (specialmente quelli di Ghardaia), abbigliamento (djellaba, cheche, burnous, costumi tradizionali) - La ceramica di alta qualità, - Oggetti decorativi (quadri fatti con la sabbia, oggetti di vimini, ceramica), - Gioielli ... - I datteri Deglet Nour -Les dattes Deglet nour

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CONTATTI

MINISTERO DEL TURISMO E DELL’ARTIGIANATO 116,rue Didouche Mourad – 16 000 ALGER – ALGERIE . Tél. : + 213 21 71 45 45 ou + 213 21 71 34 34 UFFICIO NAZIONALE DEL TURISMO D’ALGERIA (ONT) NTA è lo strumento di attuazione della strategia per promuovere il turismo in Algeria. 2, rue SMAIL KERRAR – 16 000 ALGER – ALGERIE. Tél. : + 213 21 43 80 60 / 64 – Fax : + 213 21 43 80 59 Site : www.ont.dz - Email : [email protected] UFFICIO NAZIONALE DEL TURISMO (ONAT) 126 A bis rue Didouche Mourad, Alger Tél. : + 213 21 74 44 48 - Fax : + 213 21 74 32 14 Site : www.onat-dz.com Email : [email protected] AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO DEL TURISMO (ANDT) Sidi Fredj, Staouali, BP 78, ALGER Tél. : + 213 21 37 60 43 Fax : + 213 21 37 60 41

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CONTACTS NOTES ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................. 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