CINA NORMATIVA - ArchideaProgetti

4. Exporter`s local sales permit for declared product; 5. Quarantine Certificate from by exporter`s government agency (BSE infected countries and terr...

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CINA NORMATIVA

A livello bilaterale, l`Unione europea e la Cina negoziano un nuovo accordo di partenariato e di cooperazione lanciati ufficialmente, nel mese di gennaio 2007, lo stato delle negoziazioni è stato esaminato nel corso del 10mo summit UE/Cina che si è svolto il 28 novembre 2007. Oltre agli aspetti commerciali, l`accordo fornirà un quadro globale dei 22 settori riguardo i quali l`Unione europea e la Cina intrattengno già delle istanze di dialogo. Tra quelli è possibile citare l`energia, l`ambiente , i trasporti, le dogane ecc. Se la Cina che è membro dell`OMC, si è impegnata a liberalizzare l`accesso al suo mercato, sussistono, allo stesso tempo delle barriere sotto forma di esigenze sanitarie e di controllo della conformità dei prodotti. E` importante ricordare che Hong Kong e Macao sono due regioni amministrative speciali della Cina. Una legge sul commercio estero entrata in vigore il 1° luglio 2004, permette alle imprese comperse quelle a capitale estero di condurre attività di import-export con a una semplice procedura di registrazione presso il Ministero del commercio cinese (Mofcom). E` comunquwe importante distinguere tra diritto di importare e diritto di distribuire che suppone un`autorizzazione e delle condizioni specifiche. Infine l`embargo sulle armi nei confronti della Cina è ancora in vigore. Documenti di spedizione Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU), usualmente richiesta per tutte le spedizioni (eccetto all`interno dell`Unione europea), le spedizioni destinate alla Cina devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati. A partire dal 1° gennaio 2007, sono state apportate delle modifiche operative alla compilazione del DAU.

a) Fattura commerciale Redatta in inglese, in due o tre esemplari, deve contenere i normali riferimenti.

b) Certificato di origine Le spedizioni destinate alla Cina devono essere accompagnate da un Certificato di origine redatto sul formulario comunitario. Le regole relative all`emissione e impiego dei certificati di origine sono preciisate nell`allegato XI

c) Certificato fitosanitario Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali. E` rilasciato dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza. Si fa presente che per l`esportazione di tutti i prodotti della terra necessitano della negoziazione di protocolli. Al momento,solo le piante da vigna possono essere esportate dagli stabilimenti abilitati.

d) Certificato sanitario per le carni Necessario per le carni. I certificati sanitari sono rilasciati dal Servizio veterinario delle ASL di appartenenza. Molti Paesi tra cui la Cina hanno deciso di sospendere le loro importazioni di animali o di carne animale i provenienza dell`Unione europea a causa del rischio di contaminazione dall`ESB (malattia della mucca pazza. La Cina continua a proibire l`entrata nel paese di animali e ovini vivi. Da poco tempo è permesso importare pollame vivo. E` importante ricordarsi che Makao e Hong Kong sono due regioni della Cina a regime speciale. E` comunque consigliabile informarsi presso il proprio importatore.

e) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici Redatto sulla base delle informazioni fornite dall`esportatore, attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana e in libera vendita sul territorio nazionale. Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l`attestato di libera vendita. A partire dal 31 agosto 2007 il certificato EBS non sarà più obbligatorio per tutte le spedizioni di cosmetici. L`attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza (Allegato XV – fac-simile attestato). (2) I documenti richiesti per l`export di cosmetici in Cina sono: - Safety and Health Quality Tests Autorità competenti: China Center for Diseases Control (CDC) Institute for Environmental Health and Related Product Safety

#7, Panjiayuan Nanli, Chaoyang District, Beijing 100021, P.R. China Tel: 86-10/6779-1264; Fax: 86-10/6772-3787 www.hygiene.cn.net Shanghai Center for Diseases Control (CDC) Environmental Health Section #1380 Zhongshan Road West, Shanghai 200336, P.R. China Tel: 86-21/6275-8710 x 21; Fax: 86-21/6209-6059 www.scdc.sh.cn Guangdong Center for Diseases Control (CDC) Public Health Research Institute 176 Xingang Road West, Guangzhou 510300, P.R. China Tel: 86-20/8419-7952; Fax: 86-20/8446-9324 www.cdcp.org.cn - Certificate for Imported Cosmetics Questo certificato è rilasciato dal Ministry of Health (MOH). La Legge cinese specifica che il tempo massimo per esaminare e valutare i cosmetici importati è di otto mesi. Il MOH ha istituito un Comitato che si riunisce quattro volte l’anno (marzo, giugno, settembre e dicembre), i documenti richiesti per ottenere questo certificato sono i seguenti: 1. Samples of declared product; 2. Formula of declared product; 3. Flow chart of production process for declared product; 4. Quality standard of declared product; 5. Authorization letter from exporter (when using agent for registration); 6. Exporter`s local sales permit for declared product; 7. Quarantine Certificate from exporter`s government agency (BSE infected countries and territories only); 8. User`s guide and usage warning for declared products. Autorità competente: Ministry of Health of P.R. China Department of Health Supervision #1 Nanlu Road, Xizhimenwai, Beijing 100044 P.R. China Tel: 86-10/6879-2403; Fax: 86-10/6879-2408 www.moh.gov.cn - Certificate for Labeling of Import and Export Cosmetics Questo certificato è rilasciato dalla State General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine (AQSIQ). Il procedimento dura 90 giorni lavorativi e costa circa 200 $. La richiesta deve essere presentata direttamente al SQSIQ oppure nei relativi uffici territoriali. 1. Formula of declared product; 2. Name of the active ingredients of the declared product, pertinent certifications and methods of inspection; 3. Quality standard of declared product;

4. Exporter`s local sales permit for declared product; 5. Quarantine Certificate from by exporter`s government agency (BSE infected countries and territories only); 6. User`s guide and usage warning of declared product; 7. Certificate of legal business license for importers, distributors, and appointed representatives in China. Autorità competente: State General Administration of Quality Supervision , Inspection and Quarantine #9 Madian Road East, Haidian District; Beijing 100000, P.R. China Tel/Fax: 86-10/8579-1064 www.aqsiq.gov.cn

Trasporto a) Documenti di trasporto.

b) Lista dei colli.

c) Assicurazione trasporto Non richiesta.

d) Trattamento degli imballaggi in legno Dal mese di gennaio 2006 gli imballaggi in legno destinati alla Cina devono essere trattati e marchiati secondo la normativa NIMP n°15. (5).

Informazione Nell`ambito del Xmo piano quinquennale (2006/20010) le autorità cinesi hanno dato priorità allo sviluppo dei porti la cui attività di espansione è in corso. Sono così previsti la creazione di hubs, l`ingrandimento dei porti ma anche il miglioramento delle infrastrutture interne quali strade e ferrovie.

Controllo delle merci L`obbligo di certificazione istaurato nel 2003, concerne 150 categorie di prodotti tra i quali il materiale elettrico, elettrodomestici, il materiale hi-fi, gli apparecchi per illuminazione, gli apparecchi telefonici, i copertoni, le apparecchiature mediche, ecc. A partire da tale data determinati prodotti, per poter essere importati e

commercializzati sul mercato cinese, devono ottenere la certificazione e il marchio CCC. La stessa è rilasciata da nove enti presenti nel Paese. I prodotti soggetti alla certificazione sono quelli inclusi nel primo catalogo CCC.(4)

Costo dei visti Visto d`Affari sul passaporto Diritti consolari Euro 30 con rilascio dopo 7 gg. Urgenza dopo 3 gg. Euro 53 Urgenza dopo 1 gg. Euro 63 Documenti necessari: - passaporto con validità di almeno 6 mesi, con due pagine bianche disponibili per il visto - lettera di invito della ditta o del partner cinese, anche via fax; più dichiarazione della società mandante - modulo disponibile presso il Consolato - 1 fotografia. E’ possibile ottenere il visto tramite agenzie.

Spedizione temporanea E` possibile esportare temporaneamente verso la Cina secondo la procedura del carnet ATA ma unicamente per le merci destinate ad essere presentate nelle esposizioni o avvenimenti simili così come nelle operazioni di transito. Negli altri casi, l`impresa è soggetta alle procedure del diritto comune con l`intervento di un agente.

Altri documenti Procedure di registrazione Da notare la soppressione della procedura di registrazione delle etichette riguardanti i prodotti alimentari,le bevande alcoliche ed i cosmetici.

SPECIFICA NOTE

(1)

Codificazione iso-alfa per i paesi e per le monete: - una codificazione iso-alfa su due caratteri per i paesi e territori; - una codificazione iso-alfa su tre caratteri per le monete. La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a

decorrere dal 1 giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12) Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.

(2)

Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita. Il certificato di libera vendita va richiesto al Ministero della Sanità (la richiesta va fatta alla sede centrale di Roma, c.a 30 giorni prima della spedizione delle merci e per conoscenza all'assessorato della sanità locale - sito web: www.sanita.it). L'attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza (Allegato XV – fac-simile attestato).

(3)

Il carnet ATA è reperibile presso le Camere di Commercio di competenza. Le condizioni di impiego dei carnet ATA sono specificati nel sito: http://www.webataonline.com

Ricordiamo che i codici doganali non permettono di identificare con sicurezza i prodotti soggetti a certificazione, poiché a volte i codici cinesi non corrispondono a quelli italiani. Le 19 categorie merceologiche del primo catalogo

(4)

1) cavi elettrici 2) interruttori, apparecchiature di protezione e di connessione 3) apparecchi elettrici a bassa tensione 4) motori elettrici frazionali 5) utensili elettrici 6) macchine saldatrici 7) elettrodomestici e similari 8) apparecchi audio / video 9) prodotti IT 10) apparecchiature per illuminazione 11) terminali per telecomunicazione 12) automobili e accessori per la sicurezza 13) pneumatici 14) vetri di sicurezza 15) macchine agricole

16) 17) 18) 19)

prodotti in lattice apparecchiature elettro-medicali equipaggiamenti antincendio sensori per sistemi di allarme.

Nel caso in cui sia il prodotto che il suo componente appartengano al primo catalogo: se il prodotto è già assemblato, il componente può non essere certificato (ma è comunque consigliabile la sua certificazione) se il prodotto non è assemblato, il componente deve essere certificato. Se il prodotto non rientra nel primo catalogo, mentre il suo componente ne fa parte, il prodotto già assemblato non deve essere certificato. ENTI CERTIFICATORI L'Organismo ufficiale di accreditamento è il CNCA (www.cnca.gov.cn), cui compete anche l'interpretazione ufficiale delle norme. Gli enti accreditati a rilasciare la certificazione sono nove; tutti hanno sede in Cina. Nessuno di essi è competente per tutti i gruppi merceologici. Esistono inoltre 137 agenzie autorizzate che svolgono un ruolo di collegamento tra il richiedente e gli enti certificatori. Enti certificatori accreditati China Quality Certification Centre (CQC) China Certification Centre for Electromagnetic Compatibility (CEMC) China Public Security Prevention and Certification Centre China Agricultural Machinery Quality Certification Centre (CAM) China Safety Glass Certification Center China Tyres Products Accreditation Committee Certification Centre China Latex Products Quality Accreditation Centre Zhuzhou China Certification Center for Fire Products (CCCF) China Certification Centre

for Automotive Products COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE La CCC è una procedura ISO che prevede: presentazione e accettazione della domanda di certificazione e della documentazione necessaria prove di tipo ispezione fabbrica preliminare prove random rilascio del certificato ispezione fabbrica di routine. Le vecchie certificazioni possono essere convertite nella CCC. È anche possibile richiedere la certificazione CCC con il certificato e la relazione di prove CB. ESENZIONI In determinati casi i prodotti, pur appartenendo al primo catalogo, possono non essere certificati. E' prevista l'esenzione automatica per i prodotti importati per esposizioni, fiere, presentazioni, ecc. non destinati alla commercializzazione. Procedure particolari di esenzione sono inoltre previste per: i prodotti destinati a prove o esperimenti la componentistica importata per assemblaggio/lavorazione conto terzi, quando il prodotto finale è destinato interamente all'esportazione i prodotti destinati alla riparazione/manutenzione oppure i ricambi di prodotti fuori produzione. COSTI Gli enti certificatori devono attenersi al tariffario unico nazionale. I costi possono variare in relazione alla lingua, alla collocazione geografica, ecc. dell'azienda richiedente. In linea di massima, i costi sono i seguenti: presentazione ed accettazione della richiesta: 600 RMB prove di tipo (in base al prodotto): 1500-3000 RMB verifica fabbrica preliminare: 3500 RMB per persona al giorno (durata media 1-5 gg.) approvazione e rilascio del certificato: 800 RMB registro di mantenimento annuo: 400 RMB acquisto del marchio CCC (standard): 0,07 – 0,56 RMB cadauno utilizzo del marchio: 1000 RMB all'anno. Attualmente per ottenere la certificazione trascorrono circa sei mesi. A regime

bisognerà probabilmente attendere tre mesi. Informazioni: Camera di Commercio Italo Cinese e-mail: [email protected] http://www.china-italy.com CNCA http://www.cnca.gov.cn/download/english.html

(5)

I paesi che fanno parte della convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV) possono applicare , al momento dell`importazione, le richieste fitosanitarie previste dalla norma (CIPV) n°15. Al momento attuale, quattro paesi hanno dichiarato di avere l`intenzionedi applicare questa normativa: gli Stati Uniti, la Corea del Sud, il Canada e il Messico. Conviene quindi verificare presso i servizi regionali per la protezione dei vegetali, la lista dei paesi che la applicano effettivamente.

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