CIRCOLARE N. 007 DATA 25.01.2002 LE FATTURE EMESSE IN EURO

CIRCOLARE n. 007 - pagina 3 di 4 Gamma snc Via Garibaldi n. 75 35100 Padova P.IVA 00157530280 Spett.le Cartoleria Bianchetti Corso Roma n. 15 31100 Tr...

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CIRCOLARE N. 007

Oggetto:

LE FATTURE EMESSE IN EURO

Riferimenti:

Circolare Ministero delle Finanze 23.12.1998, n. 291/E Circolare Agenzia delle Entrate 21.12.2001, n. 106/E

DATA 25.01.2002

Dall’1.1.2002 le fatture devono essere emesse esclusivamente in euro. Gli operatori devono quindi porre particolare attenzione alle modalità di indicazione degli importi su tali documenti, tenuto conto anche delle precisazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate. Con la definitiva entrata in vigore della moneta unica, come specificato anche dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 106/E, “tutti gli adempimenti contabili devono essere effettuati in euro, a cominciare dall’emissione delle fatture e dalla certificazione dei corrispettivi”. Di conseguenza, le fatture emesse dall’1.1.2002, anche se relative a operazioni effettuate nel 2001, devono riportare gli importi espressi nella nuova valuta. Così, ad esempio, va espressa in euro: - la parcella emessa dall’1.1.2002 dal lavoratore autonomo, anche se il relativo avviso di parcella era stato emesso nel 2001 con gli importi espressi in lire; -

la fattura emessa dall’1.1.2002 relativa a beni consegnati nel 2001 anche qualora il relativo documento di trasporto presenti gli importi espressi in lire;

-

la nota di accredito emessa dall’1.1.2002 relativa ad un’operazione fatturata in lire nel 2001.

L’utilizzo della nuova valuta non modifica comunque il contenuto della fattura, la quale deve ovviamente contenere tutti gli elementi indicati nell’art. 21, DPR n. 633/72 ossia: Data e numero progressivo Residenza o domicilio del cedente/prestatore e del cessionario/committente, numero di partita IVA dell’emittente, ditta, denominazione o ragione sociale (ovvero nome e cognome se il cessionario/prestatore è una persona fisica) Natura, qualità e quantità dei beni e servizi oggetto dell’operazione Corrispettivo e altri dati necessari per individuare la base imponibile Valore normale degli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono Aliquota e ammontare dell’imposta Rispetto alla fatturazione in lire, gli elementi di novità che caratterizzano, dall’1.1.2002 l’emissione di tali documenti sono: 1. l’indicazione degli importi, espressi in euro, con due cifre decimali dopo la virgola, anche se queste sono degli “zeri”. A tal fine l’eventuale arrotondamento deve essere effettuato con la consueta modalità: - per difetto se la terza cifra dopo la virgola è compresa tra 0 e 4; - per eccesso se la terza cifra dopo la virgola è compresa tra 5 e 9. Tutti gli importi finali, ossia quelli che costituiscono autonomi importi da pagare o N.B. contabilizzare, devono essere riportati al centesimo di euro. Si tratta degli ammontari relativi all’imponibile e all’IVA distinti per aliquota, alle ritenute d’acconto, al contributo previdenziale del 2% e alla rivalsa del 4% previsti per i professionisti, ecc.. Eventuali altri importi, in quanto “calcoli intermedi”, possono invece essere indicati anche con un numero di decimali superiore a 2. È il caso, ad esempio, del prezzo unitario dei prodotti, che moltiplicato per la quantità, dà luogo alla base imponibile. L’utilizzo di un numero di decimali superiore al minimo previsto interessa generalmente

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i prodotti il cui prezzo unitario risulta essere particolarmente ridotto. 2. le modalità di arrotondamento dell’IVA, che devono rispettare la regola sopra citata, tenendo conto della terza cifra dopo la virgola. N.B.

Ai fini dell’arrotondamento dell’IVA non è più applicabile quanto disposto dall’art. 21, comma 2, n. 5), che prevede, per tale imposta, “l’arrotondamento alla lira delle frazioni inferiori”.

Di seguito si riportano alcuni esempi di fatture con gli importi espressi in euro. LA PARCELLA DEL LAVORATORE AUTONOMO Esempio

Il Dottore commercialista Mario Bini nel mese di dicembre 2001 ha fornito consulenza fiscale alla ditta Omega srl. A fronte del pagamento della prestazione, avvenuto nel mese di gennaio 2002, il professionista emette parcella. Mario Bini Dottore commercialista Piazza Garibaldi n. 2 - 33100 UDINE P.IVA 02032680304

Spett.le Omega srl Via A. Diaz n. 58 33100 UDINE P.IVA 02048520307

Parcella n. 07 del 22.1.2002 Prestazioni professionali Contributo integrativo Legge 21/86 (2% di € 1.527,00)

€ €

1.527,00 30,54

Imponibile IVA IVA (20% di € 1.557,54)

€ €

1.557,54 311,51

Totale parcella



1.869,05

A dedurre ritenuta d’acconto IRPEF (20% di € 1.527,00) €

305,40

Netto a pagare



1.563,65

L’IVA è così determinata: € 1.557,54 x 20% = € 311,508 arrotondata a € 311,51 LA FATTURA PER LA CESSIONE DI BENI Esempio

La ditta “Gamma snc” fornisce, nel corso del mese di gennaio 2002, alla cartoleria “Bianchetti” i propri prodotti, emettendo documento di trasporto. A fine mese rilascia al cliente la relativa fattura. Poiché, all’atto della conversione in euro degli importi indicati nel proprio listino prezzi la ditta ha ritenuto opportuno utilizzare 4 decimali, la fattura sarà compilata come segue.

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Gamma snc Via Garibaldi n. 75 35100 Padova P.IVA 00157530280 Spett.le Cartoleria Bianchetti Corso Roma n. 15 31100 Treviso P.IVA 00358020260

Fattura n. 020 del 31.01.2002 Q.tà

Descrizione

Prezzo unitario

Rif.:

n. 845 n. 430 n. 680

DDT n. 10 del 4.1.2002 DDT n. 48 del 22.1.2002 Matite tipo “XYZ” Penne tipo “ABC” Temperamatite “W”

Importo

0,1539 0,2066 0,3099

130,05 88,84 210,73

Imponibile

IVA 20%

Totale fattura

€ 429,62

€ 85,92

€ 515,54

Come si può notare, i prezzi unitari dei beni ceduti sono indicati in fattura con 4 decimali, mentre l’importo finale di ciascun bene, ottenuto moltiplicando la quantità per il prezzo unitario, è arrotondato utilizzando 2 cifre decimali dopo la virgola, come di seguito: € 0,1539 x 845 = € 130,045 arrotondato a € 130,05 € 0,2066 x 430 = € 88,838 arrotondato a € 88,84 € 0,3099 x 680 = € 210,732 arrotondato a € 210,73 L’IVA è stata così determinata: € 429,62 x 20% = € 85,924 arrotondata a € 85,92. LA FATTURA PER LA PRESTAZIONE DI SERVIZI Esempio

La ditta “La Foto sas” provvede allo sviluppo, per conto dello “Studio Tecnico Alfa”, di alcune fotografie. In data 28.1.2002 emette la relativa fattura.

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La Foto sas Via Roma n. 27 20100 Milano P.IVA 00378580150 Spett.le Studio Tecnico Alfa Corso Vittoria n. 83 20100 Milano P.IVA 00374580155

Fattura n. 023 del 28.01.2002 Q.tà

n. 24 n. 6

Descrizione

Prezzo unitario

Fotografie formato 12 x 18 Fotografie formato 24 x 30

Importo

0,41317 0,56810

9,92 3,41

Imponibile

IVA 20%

Totale fattura

€ 13,33

€ 2,67

€ 16,00

Come si può notare, i prezzi unitari sono indicati in fattura con 5 decimali, mentre l’importo finale, ottenuto moltiplicando la quantità per il prezzo unitario, è arrotondato utilizzando 2 cifre decimali dopo la virgola come di seguito: € 0,41317 x 24 = € 9,9160 arrotondato a € 9,92 € 0,56810 x 6 = € 3,4086 arrotondato a € 3,41 L’IVA è stata così determinata: € 13,33 x 20% = € 2,666 arrotondato a € 2,67. Ipotizzando, per semplicità, che i prezzi unitari fossero arrotondati utilizzando soltanto due decimali, si determinerebbe la seguente situazione: € 0,41 x 24 = € 9,84 € 0,57 x 6 = € 3,42 Imponibile IVA IVA Totale fattura

€ 9,84 + € 3,42 = € 13,26 x 20% =

€ 13,26 € 2,65 € 15,91

Come si può notare, il totale fattura differisce di € 0,09 rispetto a quello ottenuto utilizzando un maggior numero di decimali. Tale differenza, che nel caso specifico è ridotta, potrebbe tuttavia risultare significativa nell’ipotesi in cui il numero di prestazioni rese fosse elevato. RICEVUTE FISCALI E DDT L’indicazione degli importi in euro su ricevute fiscali e documenti di trasporto deve essere effettuata secondo le regole sopra esaminate per l’emissione delle fatture. Dott. Bonvicini