Ritmi base per la danza orientale - Ritmi orientali

Ritmi base per la danza orientale I ritmi e la ballerina Cosa importantissima ber una ballerina è il riconoscere i ritmi fra i vari strumenti utilizza...

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Ritmi base per la danza orientale I ritmi e la ballerina Cosa importantissima ber una ballerina è il riconoscere i ritmi fra i vari strumenti utilizzati nella musica orientale, dopodiché sapere quale tipo di movimento o momento è dedicato (si lega meglio ) a quel ritmo Per realizzare tutto questo occorrerà molta pratica. Bisognerà allenare l'orecchio ed il corpo per poter afferrare il ritmo ed entrarvi in sintonia con il corpo

La Darabouka La Darabouka è uno strumento a percussione utilizzato nella musica popolare, classica e moderna araba. Il nome deriva dalla radice araba derb, che significa "battere" ed ha numerose varianti nei diversi paesi (darbuka, darabuka, Darbouka e ancora tarambuke e forme simili nei Balcani, toumbeleki in Grecia, darabana in Romania, dumbelek in Turchia, tabla in Palestina ed egitto, darbuka in Israele, tarija in Marocco tombak in Persia e Zirbaghali in Afghanistan) ma è importante conoscere la denominazione inglese, cioè doumbek, termine onomatopeico che deriva dalle sonorità principali dello strumento: un suono basso, il dum, e uno più acuto, il tek (o tak). La darbuka è uno strumento a percussione di forma cilindrica a calice realizzato in terracotta, legno o in metallo. In cui la membrana che emette il suono è fatta in pelle di pesce o di capra, La pelle viene tenuta in tensione aderente sui bordi ed tramite dei piccoli fili intrecciati, negli strumenti metallici più moderni in genere la membrana viene realizzata in plastica (più resistente all'umidità ed alle variazioni di temperatura) e viene tenuta tramite una cornice metallica fissata e regolabile da dei bulloni o chiavi. La darabouka è uno strumento musicale utilizzato tradizionalmente in Nord Africa e in Asia centrale. Si ritrova anche nella musica popolare dei paesi dell'Europa orientale che hanno subito l'influenza dell'Impero Ottomano. Nella musica andalusa e la musica tzigana. Considerando tutti i posti toccati dall'espansione dell'impero Ottomano possiamo valutare anche l'espansione della conoscenza della Darbouka strumento usato sia per allietare le normali serate di festa della popolazione sia come strumento di incitazione alla battaglia che era unito al Kaval e al Mizmar. E' lo strumento ritmico principale o/e principalmente usato nella musica orientale. Altri strumenti utilizzati in questo tipo di musica sono: Laud, Qanun, Duff, Req, Nay, Rabab, Zurna, Zagat, Doholla Tar [*ap1] ... (ovviamente nei diversi paesi possono avere nomi differenti).

I vari ritmi orientali esistenti: -Maqsoum-Ciftitelli-Saidi-Malfouf-Fellahi-Ayoub-Valz-Ogrog-Mugrabi-Saudi-Saudi2-Khaleej-YerkMasmoudi-Masmoudi Kibira-Masmoudi Sogayar-Baladi-Tabl-Tabl2-Karachi-Mosalas-Hajja-Rumba MasriTawil-Wahda-Wahda Kibira-Wahda Sogaya- Conga-Bambi-Gandara-Samai- Karshliamar -

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Parte 1

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realizzato da: Massimo di Francesco www.m2video.it

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I SUONI I suoni base della darbuka sono il dom (doum dum) il sac (zak) il tac (tek tak) il roll (può essere considerato una variante del tak) i colpi possono esser dati con entrambe le mani. Il Dum viene dato con la mano destra (quella 'opposta per i mancini) la pelle viene colpita con le dita (la parte delle ultime falangi) a mano unita con una rigidità che permette il rimbalzo dalla pelle. Il Sac viene dato con la mano destra (quella 'opposta per i mancini) la pelle viene colpita con la punta dita a mano più morbida, il colpo permane sulla pelle ad emettere un suono sordo. Alcuni considerano il SAC una variazione del TAC. Il Tac viene dato con la mano destra o sinistra non viene colpita in pieno la pelle, ma viene colpita la cornice, emettendo un suono acuto, viene colpita con un solo dito, od una coppia di dita (in genere l'anulare o anulare e medio) il dito rimbalza immediatamente facendo emettere il suono acuto. Vi sono molte varianti del tac, strappate rullate, molte con l'ausilio dell'altra mano. ES l'es è uno spazio vuoto, silenzio che può essere riempito o lasciato vuoto.

Iniziamo con i ritmi basilari per una danzatrice

Famiglia del (Wahda wa noss) MAQSOUM della “famiglia del maqsoum “ fanno parte il saidi, il baladi ed il maqsoum. Vengono considerati della stessa famiglia perché sono tutti ritmi molto simili ed hanno la struttura di tempo a 4/4: ovvero, la partitura base è divisa in quattro battute ed in queste 4 battute si conclude la struttura del ritmo che verrà ripetuto per tutta la “frase” , per più “frasi” o per tutta la musica, applicando delle varianti. Non è una regola, ma in genere vengono utilizzate le strutture a moduli di 4 (o multipli di 4) per creare una frase. Il ritmo base è composto da una sua struttura con aggiunta dei “tocchi di abbellimento” o di riempimento (chiamati anche “cornici” o “ricami”) e variazioni dello stesso ritmo.

Il SAIDI E' un ritmo a 4/4 la cui struttura base e costituita da: 1

2

dom

sac

--–

3

dom

4

dom

--–

sac

----

difficilmente lo sentirete suonato per la sola struttura base, lo sentirete suonato completato da tac roll od variazioni. fra i colpi vi sono degli spazi vuoti che vengono generalmente riempiti dai tac o variazioni del tac dom

tac --–

sac

dom

tac --–

dom

tac ---- || dom

sac

oppure riempiendo proprio tutti gli spazi tac

dom

tac tac

sac

--–

tac

tac tac

dom

dom

sac

tac tac --– dom

dom

tac tac --–

tac tac sac ----

tac tac

--–

sac

----

Generalmente viene suonato con un tempo relativamente lento (90 110 bpm)

Il BALADI Il Baladi O Masmudi Saghir (piccolo masmudi) Anch' esso è un ritmo a 4/4. Differisce dal saidi per la posizione fra un sac ed un dom, è facilmente riconoscibile per i due dom iniziali. la sua struttura base e costituita da: 1 2 3 4

dom

dom

--–

sac

dom

--–

sac

----

stesso discorso per riempire gli spazi vuoti

dom

dom

tac --–

sac

tac --–

dom

sac

tac ----

|| dom

dom

tac tac --– sac

dom

tac tac --–

sac

tac tac ----

Generalmente viene suonato un po' più veloce del saidi (100 120 bpm) ed assieme al saidi costituiscono la base del raqs sharqi entrambi vengono usati anche per la danza con il bastone

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Il MAQSOUM Il ritmo Maqsum è uno dei ritmi più importanti della musica araba è un ritmo a 4/4 la cui struttura base e costituita da: 1 2 3 4

dom

sac

--–

sac

dom

--–

sac

----

gli spazi vuoti che vengono generalmente riempiti dai tac o variazioni del tac

dom

sac

tac --–

sac

tac --– sac

dom

Generalmente viene suonato velocemente dom

tac ----

||

(110 160 bpm)

dom

tac tac --–

sac

sac

dom

tac tac --–

tac tac sac ----

Lal differenza dal saidi ed il baladi è sempre per la posizione dei sac e dei

Un altro ritmo importantissimo da trattare ora

Il Malfouf Il ritmo Malfouf anch' esso è uno dei ritmi più importanti della musica araba. Di primaria importanza anche perché è utilizzato per l'entrata in scena della ballerina. E' un ritmo a 2/4 ovvero, la partitura base è divisa in due battute ed in queste 2 battute si conclude la struttura del ritmo che verrà ripetuto per tutta la “frase”, per più “frasi” o per tutta la musica, applicando delle varianti. la cui struttura base e costituita da: 1

2

dom

sac

1

sac

2

dom

sac

sac

gli spazi vuoti che vengono generalmente riempiti dai tac o variazioni del tac anche per questo come per tutti i ritmi arabi, si utilizzano generalmente moduli di 4 (o multipli) per creare le frasi tac

dom

tac

sac

tac

sac

tac

||dom

tac

sac

tac

sac

Generalmente viene suonato molto velocemente “obbligati” [1]

tac tac

||dom

(120 170 bpm)

tac tac

sac

tac tac

sac

||

Come molti dei ritmi a 2/4 si presta bene per l'inserimento degli

Un esempio di ritmi base, trattati, utilizzati nella musica

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Obbligati - vengono definiti tali, variazioni singoli moduli di o in un ritmo: botta e/o risposta; inserimenti del percussionista, del solista o del supporto al solista; elementi per permettere la variazione del ritmo o del passo del ritmo; elementi per movimentare il ritmo; elementi per scandire le frasi all'interno del ritmo.

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NOTE ed Approfondimenti

[*ap1]

DUFF

Bendir o DUFF Si tratta del tamburo a cornice per eccellenza, diffuso in tutto il Maghreb, con varianti locali in termine di forma e dimensioni. Normalmente è costituito da una cornice di legno, sulla quale viene tesa una pelle, solitamente di capra. Diametro tra i 30 e i 50 cm. E' simile al req ma senza piattini. La cornice circolare di legno a volte è decorata con madreperla e osso; La pelle ricopre un solo lato dello strumento. In Oriente è conosciuto con il nome di ADUFE e viene utilizzato nella musica popolare e religiosa; nel Magreb si chiama Bandir. Nell'antichità, gli arabi lo suonavano per incitare gli uomini che andavano a combattere. Prima dell'uso bisogna tendere la pelle tramite calore per facilitare la vibrazione della stessa, Si presta molto bene ad essere suonato camminando, per cui risulta perfetto per animare le feste di paese. Sotto la pelle, all'interno dello strumento, possono venir poste delle corde di budello o di nylon per dare allo strumento il suo caratteristico suono vibrato. Alcuni bendir possono anche essere completati con anelli metallici, sempre all'interno dello strumento.

REQ

E' costituito da piattini di metallo ai lati ed è ricoperto di pelle di pesce o capra e la parte esterna del cerchio è tutta decorata con intarsi di madreperla e osso o con disegni geometrici.

Una variante del DUFF e REQ conosciuta come "TAR" e in Egitto anche con il nome di “MAZHAR” è simile al Duff a e al Req È costituita da un telaio rotondo, coppie di dischi di metallo sono fissati nella cornice di produrre il jingle, suono metallico che aumenta o diminuisce a secondo del tocco della mano. I suoni di questo strumento percussione di impostare il ritmo di molta musica araba, in particolare le prestazioni di pezzi classici. E' uno strumento importante che può anche accompagnare da solo la danza ritmica della ballerina.

NAY

Strumento musicale molto semplice creato dagli Egizi nell'epoca faraonica con il gambo della canna. La canna è una pianta selvatica che cresce ai margini degli innumerevoli canali che affluiscono al Nilo; somiglia alla canna da zucchero. Il Nay (Flauto) è il più antico degli strumenti musicali, e l'essere umano, quanto lo ideò, prese materiale direttamente dal mondo che lo circondava. La lunghezza oscilla tra i 37 e gli 80 cm. Minor lunghezza corrisponde a un suono più acuto. Ha 6 fori davanti e uno sul retro. Fin dall'antichità, gli arabi hanno utilizzato il flauto per accompagnare recite e poesie e, in molte occasioni, è stato il flauto il motivo centrale dei loro poemi..

RABAB

Viene utilizzato nella musica popolare in Egitto, e in Iraq nella musica classica. Lo troviamo più evoluto nella musica Andalusa del Magreb, nella scuola marocchina, nel "garnati" dell'Algeria e nel "maluf" in Tunisia. Strumento dotato di due corde di crine di cavallo. Si suona con l'aiuto di un arco. E' composto da un manico largo di legno che termina con due tasselli laterali. La cassa di risonanza è piccola, ricavata dall'armatura del cocco e ricoperta di pelle animale. La sua influenza arrivò nella Spagna cristiana.

ZURNA

CE' una specie di oboe tradizionale che possiede 7 fori nella parte frontale e uno nella parte posteriore. Strumento comune nei paesi arabo-islamici, si utilizza su tutta la musica folcloristica dell'Egitto (Zokra), e in Iraq (Mizmar). Lo troviamo anche nella musica popolare del Magreb con il nome di Mizùd..

SAGAT

cimbali, detti anche più genericamente crotali, si chiamano sagat in arabo e zill in turco; sono piccoli strumenti a percussione molto usati in medio oriente. Data la semplicità della loro forma, sono strumenti molto antichi: le prime testimonianze della loro esistenza risalgono all'800 a.C. - Si tratta di due piattini metallici, solitamente di ottone, bronzo o rame, qualche volta d'argento, Al centro presentano una cupola, al colmo della quale c'è un piccolo buco nel quale è fissato un elastico, con il quale i cimbali vengono fissati al pollice e al medio di ciascuna mano, fra l'unghia e l'ultima articolazione interfalangea. Si usano percuotendo il pollice contro il medio e riaprendo velocemente le dita per permettere al suono di diffondersi. Sul dorso sono spesso decorati con incisioni. Producono un suono squillante, più o meno grave a seconda dello spessore, del materiale e della dimensione che hanno.

DOHOLLA

La Doholla è un tamburo a calice, diffuso ella musica popolare rurale egiziana. E' praticamente una tabla egiziana o darbouka più grande del normale. Tradizionalmente la doholla è fatta di argilla cotta e rivestita di pelle di pesce o di montone, ma oggi è di metallo con membrana di nylon, come tutte le percussioni. La qualità di suono della pelle naturale è in questo strumento nettamente superiore, perché il timbro rimane più grave e meno metallico. La sua misura non è standard: ne esistono infatti di dimensioni diverse, con la superficie della pelle da due a tre volte maggiore di quella di una normale darbouka. Si suona proprio come una darbouka, meccanicamente, ma il suono è più greve.

QUANUN

Discendente della antica arpa egiziana, ha un ruolo importante nella musica araba già dal X secolo. ---Anche questo è uno strumento a corde; nella musica tradizionale è al secondo posto per importanza dopo il Laud. Forma trapezoidale, senza piedi, possiede 72 corde accordate per gruppi di tre, dai toni gravi agli acuti. Le modulazioni e i cambi di tono sono dovute a piccole alette di bronzo in numero di tre o quattro per ogni gruppo di accordi, che, si stringono quando si vuole aumentare il suono di una nota. Si suona con la mano destra mentre la sinistra rimane sempre pronta ad aiutare l'altra. Il materiale utilizzato per costruirlo è fondamentalmente l'ottone e il legno. Lo strumento viene poggiato orizzontalmente sulle ginocchia o sul tavolo del musicista che lo suona pizzicando le corde con le dita o con plettri applicati agli indici.

LAUD (AL UD)

Letteralmente significa "bastone flessibile". E' il principale degli strumenti musicali e simbolo della musica araba moderna e tradizionale; discende da un altro strumento chiamato "barbat". E' lo strumento preferito dai compositori e accompagna normalmente i cantanti solisti. Tra l’VIII ed il X secolo aveva solo quattro corde che rappresentavano i quattro elementi fondamentali della natura: fuoco, acqua, terra e aria. Nel XV secolo il numero delle corde aumentò a sei. Conosciuto anche dagli antichi Egizi, Assiri, Cinesi e Persiani, Si considera l'unico strumento capace di seguire tutte le melodie. Le sue corde rappresentano i 4 elementi fondamentali della natura: fuoco, acqua, terra e aria.

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