Dalla pianta al fitoterapico Prof. Marco Biagi, Prof.ssa Daniela Giachetti
FITOTERAPIA Direttiva 204/24/CE 31 Marzo 2004
principi ATTIVI
FITOCOMPLESSI
FITOCOMPLESSO MISCELA CHIMICAMENTE COMPLESSA RICAVATA DA UNA DROGA VEGETALE CHE CONTIENE MOLTEPLICI COMPOSTI CHIMICI CHE GRAZIE ALL’INTERAZIONE dei COMPOSTI PRESENTI
PUO’ INDURRE
EFFETTI SINERGICI RISPETTO ai SINGOLI PRINCIPI ATTIVI
DROGA VEGETALE Pianta o una parte di essa (parte ipogea, parte epigea, radici, rizomi, corteccia, foglie, frutti, infiorescenze), conservata allo stato secco, ed impiegata per uso terapeutico come tale o per l’estrazione dei principi attivi in essa contenuta. Resine, gommoresine ed essudati sono definite DROGHE NON ORGANIZZATE
PIANTA MEDICINALE Una pianta medicinale è un organismo vegetale che contiene in uno dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o che sono i precursori di semisintesi per la produzione di principi attivi ad uso farmaceutico.
LE PIANTE: ORGANISMI AUTOTROFI PIANTE VERDI SONO gli UNICI ESSERI VIVENTI in GRADO di ORGANICARE SOSTANZE INORGANICHE FONTE di ENERGIA il SOLE: LUCE VISIBILE
LE PIANTE PIANTA formidabile LABORATORIO CHIMICO che PRODUCE (biosintetizza) un NUMERO INCREDIBILE di MOLECOLE
BIOLOGICAMENTE ATTIVE
METABOLITI PRIMARI PER VIVERE
METABOLITI SECONDARI PER SOPRAVVIVERE NELL’ AMBIENTE
DIFESA: - PREDATORI - BATTERI - FUNGHI - VIRUS
SPAZIO VITALE ADATTAMENTO: - INQUINAMENTO - CONDIZIONI CLIMATICHE
ADESCAMENTO IMPOLLINATORI
METABOLITA SECONDARIO PRODOTTI CHIMICI NON NUTRIZIONALI
che SVOLGONO
RUOLO PREMINENTE
COESISTENZA
COEVOLUZIONE
METABOLITA SECONDARIO OGNI METABOLITA SECONDARIO ha RUOLO
nel CICLO VITALE della PIANTA TUTTI sono STRETTAMENTE COLLEGATI CONCORRONO
METABOLISMO della PIANTA
PERCHE’ LE PIANTE AGISCONO nell’ UOMO? ORGANISMI UNICELLULARI hanno in COMUNE ALCUNE SOSTANZE con I LORO DISCENDENTI
VEGETALI e ANIMALI Comune DISCENDENZA EVOLUZIONISTICA tra
ANIMALI e PIANTE
Roth e Leroith, The Science 1987
SOSTANZE presenti nelle PIANTE e ANIMALI INFERIORI trovano RECETTORI APPROPRIATI ANCHE NELL’UOMO
REGNO VEGETALE HA COSTITUITO
COSTITUISCE
COSTITUIRA’
UNA FONTE INESAURIBILE DI
PRINCIPI MEDICAMENTOSI
MESSAGGI MOLECOLARI SONO CAMBIATI POCO CON L’EVOLUZIONE INTERLEUCHINA 1
STELLE DI MARE
ACETILCOLINA
Organismi unicellulari
PEPTIDI:
Pelle di ANFIBI
Tachichinine Dermorfine Angiotensine
ALIMENTI
ISTAMINA, TIRAMINA 5-IDROSSITRIPTAMINA
VINI e FORMAGGI
GABA
VALERIANA OFFICINALIS L.
ORGANISMI UNICELLULARI HANNO IN COMUNE ALCUNE SOSTANZE CON I LORO DISCENDENTI
VEGETALI e ANIMALI
PIANTE forniscono la MAGGIOR PARTE di MOLECOLE BIOLOGICAMENTE ATTIVE NOTE FONTI NATURALI 85% SINTESI CHIMICA
15%
RUOLO ATTUALE DELLE SOSTANZE NATURALI I prodotti naturali hanno ispirato per millenni i Chimici e i Fisici la loro diversità strutturale e complessità ha spinto i chimici a riprodurli nei loro laboratori, avendo spesso in mente di utilizzarli per scopi curativi, e la maggior parte dei FARMACI che oggi usiamo sono dei prodotti naturali o loro derivati. Gli anni più recenti hanno visto considerevoli progressi nel capire i meccanismi della biosintesi dei prodotti naturali, queste conoscenze sommate al miglioramento degli approcci per il loro isolamento e per la loro caratterizzazione, possono aver aperta la porta che si affaccia ad ua nuova ERA della RICERCA nel campo dei prodotti NATURALI sia nell’ACCADEMIA che nell’INDUSTRIA. J. Cardy, C. Walsh, Nature, 2004
FARMACO monomolecolare
FITO MEDICAMENTO fitocomplesso
dalla PIANTA al PIANTA
essiccamento
DROGA
FARMACO solvente
ESTRATTO STUDIO PROPRIETA’ BIOLOGICHE
ESTRATTO
PRINCIPIO ATTIVO ISOLATO quando la molecola è più attiva del fitocomplesso impiego medicinale molecola o di un suo derivato di semisintesi
FARMACI MONOMOLECOLARI DIRETTAMENTE
DERIVATI DALLE PIANTE
Camptotheca acuminata
ANTITUMORALI
STIMOLANTI SNC
Catharantus roseus Camellia sinensis Cola acuminata
ANTIGOTTOSI
INDIRETTAMENTE
Taxus brevifolia Podophyllum peltatum Coffea arabica Theobroma cacao
Colchicum autumnale Salix alba
ANTINFIAMMATORI non STEROIDEI ANTICOAGULANTI
Melilotus officinalis
FARMACI MONOMOLECOLARI DIRETTAMENTE
DERIVATI DALLE PIANTE
Erytroxylon coca
ANESTETICI LOCALI
Papaver somniferum
ANALGESICI NARCOTICI ANTIMALARICI
Cinchona officinalis
Artemisia annua
Areca catechu Pilocarpus sp.
MIOTICI, ANTIGLAUCOMA
ANTIMUSCARINICI
INDIRETTAMENTE
Atropa belladonna Datura stramonium Hyosciamus niger Scopolia carniolica
BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI
Chondodendron sp.
FITOCOMPLESSO quando il fitocomplesso è più attivo quando i costituenti sinergizzano tra loro quando il fitocomplesso ha maggiore biodisponibilità del principio attivo isolato Quando è desiderabile un meccanismo d'azione più aspecifico
FITOCOMPLESSO GINKGO BILOBA L.
GINKGOFLAVONI
potenziano INIBIZIONE del PAF dei GINKGOLIDI ATTIVITA’ di 100-240 mg di GINKGOLIDI PURI OTTENIBILE CON 120 mg di ESTRATTO corrispondente a 6 -7 mg!!! di GINKGOLIDI
FITOCOMPLESSO VALERIANA, AGLIO, LUPPOLO, IPERICO
contengono COMPOSTI INSTABILI COME COMPOSTI PURIFICATI
MA STABILI nell’ESTRATTO
FITOCOMPLESSO MATRICARIA CHAMOMILLA L.
MATRICINA a pH ACIDO NELLO STOMACO si trasforma ACIDO CAMAZULEN CARBOSSILICO dotato ATTIVITA’ ANTINFIAMMATORIA COX 2
FLAVONOIDI POTENZIANO ATTIVITA’ ANTINFIAMMATORIA
BISABOLOLO AZIONE GASTRO PROTETTIVA
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI Linee Guida OMS: Guidelines on Good Agricultural and Collection Practices
FATTORI INTRINSECI - fattori pedologici - clima - latitudine e altitudine - età di sviluppo
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI Linee Guida OMS: Guidelines on Good Agricultural and Collection Practices
FATTORI ESTRINSECI - età di raccolta - tempo balsamico - coltivazione - procedure di raccolta - essiccamento - conservazione - lavorazione
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
Slide del Prof. Claudio Ferrante, Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti e Pescata
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
Slide del Prof. Claudio Ferrante, Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti e Pescata
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
Slide del Prof. Claudio Ferrante, Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti e Pescata
CONTROLLI DI QUALITÀ SULLE MATERIE PRIME VEGETALI SECONDO DESTINAZIONE MERCEOLOGICA: - Farmaco:
FUI XII edizione, Eur. Ph. 8th ed., EMeA, OMS: Metodi per il controllo della qualità delle sostanze ricavate dalle piante medicinali, OMS: GACP.
- Parafarmaco, cosmetici e altre categorie:
EFSA, Ministero della Salute, Autorità nazionali e Europee: Disciplinari specifici
CONTROLLI DI QUALITÀ SULLE MATERIE PRIME VEGETALI AD USO FARMACEUTICO - Controllo dei contaminanti chimici e biologici - Controllo botanico (identificazione botanica, specifica della parte utilizzata, origine geografica)
- Controllo dei residui di fertilizzanti - Metalli pesanti - Carica microbica - Sostanze radiattive - METODI GENERALI DI FARMACOGNOSIA
METODI GENERALI DI FARMACOGNOSIA
METODI GENERALI DI FARMACOGNOSIA
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
Lavorazione di una droga
• Procedure a cui vengono sottoposte le droghe vegetali
• Si distinguono metodi di preparazione di tipo:
meccanico ed estrattivo
Lavorazione di una droga Lavorazione meccanica -Frantumazione (materiale coriaceo come radici, cortecce ...) macine, frantumatoi
-Triturazione (foglie, fiori, rizomi …) a coltelli, a tamburo
- Polverizzazione (su droga con polverizzatori) - Spremitura (su pianta fresca con torchi)
CONTROLLI DI QUALITÀ SUL PRODOTTO LAVORATO
SECONDO DESTINAZIONE MERCEOLOGICA
FATTORI CHE INFLUENZANO LA QUALITÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
ESTRAZIONE DELLE DROGHE VEGETALI • Macerazione • Percolazione • Infusione • Decozione • Digestione • Distillazione • Enfleurage • Estrazione con fluidi supercritici • Estrazione con ultrasuoni • Estrazione con estrattori sotto pressione
ESTRAZIONE DELLE DROGHE VEGETALI
Slide del Prof. Giuseppe Franchi, Università degli Studi di Siena
CONTROLLI DI QUALITÀ SUL PRODOTTO FINITO
SECONDO DESTINAZIONE MERCEOLOGICA
INTEGRATORI ALIMENTARI Dir. 2002/46/CE
FONTE CONCENTRATA di sostanze nutritive e altre sostanze aventi effetto nutritivo e fisiologico CAPSULE COMMERCIALIZZATO
COMPRESSE PASTIGLIE
CLAIM SALUTISTICI (per adesso ancora ammessi)
INTEGRATORI ALIMENTARI Dir. 2002/46/CE
PRINCIPALI CONTROLLI DI QUALITÀ DEGLI INGREDIENTI VEGETALI CHE ENTRANO A FAR PARTE DEGLI INTEGRATORI: - Controllo botanico e presenza nella Lista Positiva delle specie ammesse dal Ministero della Salute -Metalli pesanti - Carica microbica - Sostanze radiattive - Pesticidi - Indicazione e rispetto dei valori nutrizionali
COSMETICI Dir. 1223/2009/CE
Qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.
ALTRE CATEGORIE DOVE SONO PRESENTI I PRODOTTI VEGETALI - DISPOSITIVI MEDICI: Dir. 93/42/CE
- NOVEL FOOD: Dir. 258/97/CE
FARMACO VEGETALE Dir. 2001/83/CE WELL ESTABLISHED USE Dir. 2004/24/CE (emendamento della 2001/83/CE) TRADITIONAL USE GALENICO
EMeA European Medicines Agency
HMPC COMITATO per i “MEDICINALI VEGETALI” Herbal Medicine Products Committee
FARMACO VEGETALE Dir. 2001/83/CE WELL ESTABLISHED USE FITOTERAPICO CON LIVELLO SCIENTIFICAMENTE ACCETTABILE
di PROVATA SICUREZZA
EFFICACIA
IMMESSO in COMMERCIO (AIC) seguendo lo stesso iter di tutti i farmaci compessi o monomolecolari
FARMACO VEGETALE Dir. 2001/83/CE WELL ESTABLISHED USE
DISPENSAZIONE: - CON OBBLIGO DI RICETTA: PERMIXON, SABA, TADENAN, PROSTAPLANT, PIGENIL, NERVAXON…
- SENZA OBBLIGO DI RICETTA: TEGENS, CENTELLASE, FLEBOSTASIN, LIOTON SOLUZIONE SCHOUM…
TRAUMA,
ESSAVEN,
CIRCADIN,
FARMACO VEGETALE Dir. 2001/83/CE WELL ESTABLISHED USE
VIE DI SOMMINISTRAZIONE: - ORALE - PARENTERALE - TOPICA - INALATORIA
FARMACO VEGETALE Dir. 2004/24/CE TRADITIONAL USE
Utilizzato in Terapia da 30 ANNI nel mondo e da 15 anni nell’Unione Europea
FARMACO VEGETALE Dir. 2004/24/CE TRADITIONAL USE FITOTERAPICO CON LIVELLO DI EFFICACIA NON PROVATO DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA
Utilizzo basato su TRADIZIONE D’USO SICUREZZA
GARANTITA
QUALITA’
DIMOSTRATA
EFFICACIA
USO TRADIZIONALE
FARMACO VEGETALE Dir. 2004/24/CE TRADITIONAL USE
DISPENSAZIONE: - SENZA OBBLIGO DI RICETTA: KALOBA, VITANGO
VIE DI SOMMINISTRAZIONE: - ORALE -TOPICA - INALATORIA ETICHETTATURA
USO TRADIZIONALE NON SUPPORTATO da STUDI CLINICI
GALENICO PREPARAZIONI MAGISTRALI PREPARAZIONI OFFICINALI
PREPARAZIONI MAGISTRALI Legge n. 94 dell’08/04/98
I MEDICI POSSONO PRESCRIVERE PREPARAZIONI MAGISTRALI
ESCLUSIVAMENTE a BASE DI PRINCIPI ATTIVI
DESCRITTI NELLE FARMACOPEE DEI PAESI DELL’UE
CONTENUTI IN MEDICINALI INDUSTRIALI il CUI COMMERCIO È AUTORIZZATO IN ITALIA o ALTRO PAESE E.U.
PREPARAZIONI MAGISTRALI Legge n. 94 dell’08/04/98
I MEDICI POSSONO PRESCRIVERE PREPARAZIONI MAGISTRALI
PER USO ORALE CONTENENTI PRINCIPI ATTIVI
SE PRESENTI in PRODOTTI NON FARMACEUTICI per OS in COMMERCIO nella U.E. ANCHE PRINCIPI ATTIVI CONTENUTI in SPECIALITÀ MEDICINALI la CUI AIC è STATA REVOCATA o NON CONFERMATA per MOTIVI non ATTINENTI ai RISCHI di IMPIEGO del PRINCIPIO ATTIVO (revoca su rinuncia)
PREPARAZIONI MAGISTRALI Legge n. 94 dell’08/04/98
I MEDICI POSSONO PRESCRIVERE PREPARAZIONI MAGISTRALI
PER USO ESTERNO CONTENENTI PRINCIPI ATTIVI
SE CONTENUTI in COSMETICI in COMMERCIO nella U.E.
PREPARAZIONI MAGISTRALI I FARMACISTI POSSONO PREPARARE PREPARAZIONI OFFICINALI
PER USO INTERNO O ESTERNO SE PRESENTI
in F.U.I. XII ed. in Eur. Ph. 8th ed. in una delle farmacopee degli Stati Membri della C.E.
PREPARAZIONI MAGISTRALI I FARMACISTI POSSONO PREPARARE PREPARAZIONI OFFICINALI
PER USO INTERNO O ESTERNO FINO AD UN MASSIMO DI 3 KG
IN BASE ALLE INDICAZIONI DELLE FONTI DI LEGITTIMAZIONE
DESTINATE ad ESSERE FORNITI DIRETTAMENTE
ai PAZIENTI della FARMACIA
DISPENSAZIONE: - CON OBBLIGO DI RICETTA - SENZA OBBLIGO DI RICETTA
FORME FARMACEUTICHE PREPARATE DALLE PIANTE MEDICINALI
Dalla PIANTA al FARMACO
ESTRAZIONE DELLE DROGHE VEGETALI
Slide del Prof. Giuseppe Franchi, Università degli Studi di Siena
F.U.I. XII edizione FUI
MINISTERO DELLA SALUTE
QUALITA’ DELLE SOSTANZE PER USO FARMACEUTICO GARANZIA
SICUREZZA
EFFICACIA
Controllo della qualità dei: Medicamenti Materie prime Il testo della FUI XII ed. deve essere obbligatoriamente tenuto in farmacia ed è la fonte di legittimazione per il FARMACISTA per la preparazione e il controllo di qualità dei farmaci
F.U.I. XII ed
F.U.I. XII ed
F.U.I. XII ed
F.U.I. XII ed
F.U.I. XI ed
F.U.I. XII ed
PERCOLAZIONE
F.U.I. XII ed
F.U.I. XII ed
F.U.I. XII ed
Eur. Ph.
th 8
ed.
Progressivo trasferimento delle monografie dalle farmacopee nazionali alla Eur. Ph.
Il FARMACISTA non ha l’obbligo di detenere la farmacopea europea.
Farmacopea Europea 8a edizione
Farmacopea Europea 8a edizione
Farmacopea Europea 8a edizione
Farmacopea Europea 8a edizione
FARMACO VEGETALE Dir. 2004/24/CE TRADITIONAL USE FITOTERAPICO CON LIVELLO DI EFFICACIA NON PROVATO DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA
Utilizzo basato su TRADIZIONE D’USO SICUREZZA
GARANTITA
QUALITA’
DIMOSTRATA
EFFICACIA
USO TRADIZIONALE
Monografie EMeA
Monografie EMeA
Monografie EMeA
Monografie EMeA
Monografie EMeA
MEDICINALE VEGETALE
UN MEDICINALE VEGETALE DEVE GARANTIRE
QUALITÀ
SICUREZZA
EFFICACIA
DALLA PIANTA ALL’ESTRATTO Utilizzare un estratto non è come utilizzare una droga: Ginkgo biloba: Viene utilizzato un estratto idroacetonico sottoposto a diversi step di lavorazione per garantire l’allontanamento di acidi ginkgolici che sono allergeni.
Propoli: Le preparazioni moderne prevedono di decerare e depollinare la propoli ed estrarla con acqua ed etanolo per evitare problemi di sensibilizzazione e massimizzare la concentrazione di flavonoidi
Estratti Piper methysticum rizoma KAWA-KAWA ESTRATTI TRADIZIONALI PREPARATI per MACERAZIONE in ACQUA e LATTE di COCCO
AZIONE EPATOPROTETTRICE
ESTRATTI MEDICINALI PREPARATI CON ETANOLO (> 60%) o ACETONE (> 60%)
30 CASI di EPATOTOSSICITA’ RITIRO dal MERCATO
ESTRATTI TRADIZIONALI CONTENGONO GLUTATIONE CHE NON VIENE ESTRATTO dai SOLVENTI ORGANICI
Estratti Anche estratti della stessa droga possono avere caratteristiche diverse l’uno dall’altro e dipendono da diversi parametri: Passiflora incarnata: solo l’estratto metanolico delle foglie possiede attività ansiolitica.
Marker chimico Un marker è un componente o una classe di molecole di una droga o di un prodotto da essa derivato che concorre a definirne: - le proprietà biologiche - l’identità - la specificità - l’origine - la genuinità - la qualità
indipendentemente dalla sua abbondanza
TITOLAZIONE degli ESTRATTI I prodotti vegetali vengono analizzati e TITOLATI mediante la quantificazione dei MARKER
MIRTILLO ARAPOGOFITO CARDO MARIANO RODIOLA
ANTOCIANOSIDI ARPAGOSIDE
FLAVOLIGNANI CALCOLATI COME SILIBINA ROSAVINA + SALIDROSIDE
in ALCUNI CASI NON VENGONO UTILIZZATI i PRINCIPI ATTIVI (difficoltà di determinazione) IPERICO
IPERICINE TOTALI (IPERICINA e PSEUDOIPERICINA)
Variabili per la preparazione di un estratto nature of plant material
nature of solvent
part of plant material
concentration of solvent
origin of plant material degree of processing
amount of solvent
water content
Extract
filling height
method of extraction
velocity of flow
time of extraction
statical pressure
extraction temperature
extraction pressure
batch size
Slide del Dott. Paolo Morazzoni, INDENA
Standardizzazione La standardizzazione di prodotti di origine vegetale serve a garantire:
■
la riproducibilità farmacologica
dell’attività
biologica
e
■ la costanza di composizione e la sicurezza La standardizzazione riguarda l’intero processo di produzione di un estratto, dalla scelta della materia prima alla titolazione chimica.
Schema di produzione di Mirtoselect® Bacche congelate di V. myrtillus
Pannello di estrazione
Titolo medio: 0,3 – 0,5%
Estrazione con acqua-alcol
Estratto grezzo concentrazione Rimozione del residuo insoluibile
Sugar-rich water
Adsorbimento su resina Lavaggio con acqua
Lavaggio con etanolo
Estratto purificato
titolo > 36%, Resa ca. 1%
Concentrazione ed essicamento Packaging
Mirtoselect®
Slide del Prof. Giovanni Appendino, Università degli Studi del Piemonte Orientale
Principi attivi principali in un estratto di foglie di Ginkgo biloba standardizzato Principi attivi in Ginkgoselect®
Constituenti terpenici principali O
O O
HO H
O
E H
R1
B
H H
O
R3
O O
O
Ginkgolides Ginkgolide
R1 R2 R3
A B C J M
OH H H OH OH H OH OH OH OH H OH H OH OH
O
Bilobalide
Ginkgoflavonglucosidi cumaroil esteri 5’’’’
Alchilfenoli
4’
1
8
HO
OH
6’
10 4
OH
C17H33
OH
O 1’’
O R1
1) Astragalin 2) Rutin 3) Isorutin 4) Kaempferol-3-O-Gl-Rh 5) Kaempferol-7-O-Gl 6) Isoquercitrin 7) Isorhamnetin-3-O-Rh-Rh-Gl 8) Quercetrin-3-O-Rh-Rh-Gl
3’’
4’’
CH3
O
5’’’
2’’’ 1’’’
OH
O
OH R 4’’’
OH
OH
HO
O
OH
3’’’
HO
5’’ 6’’
R H OH OCH3
R2
H Gl OH Gl-Rh OH Rh-Gl H Gl-Rh H Gl OH Gl OCH3 Rh-Rh-Gl OH Rh-Rh-Gl
O
9) Kaempferol-3-O--(6’’’coumaroylglucosyl--1,4-rhamnoside) 10) Quercetin-3-O--(6’’’coumaroylglucosyl--1,4-rhamnoside) 11) Isorhamnetin-3-O--(6’’’coumaroylglucosyl--1,4-rhamnoside)
COOH C17H33
O
OR2
6’’’
OH 2’’
H
9’’’’
C
2’’’’
O
Prodelfinidine
8’’’’
5’
HO
3 6
HO
7’’’’
OH
2
7
OH
OH
CH
1’
O
9
R1
H
1’’’’
3’’’’
3’ 2’
6’’’’
4’’’’
R
O
Me
A F R2
DO
2.5- 4.5% 2.5- 4.5% 22-26% 1-10% < 5 ppm
O
O HH
OH
tBu
OH
O
H
• Ginkgolidi: • Bilobalide: • Flavonol glucosidi: • Proantocianidine: • Alchilphenoli:
O
HO
C
Ginkgoflavonglucosidi
OH OH
R R= prodelphinidin
Slide del Prof. Giovanni Appendino, Università degli Studi del Piemonte Orientale
I controlli chimici Analisi HPTLC
Riconoscimento di campioni di Arctostaphylos uva-ursi
I controlli chimici Analisi HPLC
Riconoscimento di campioni di Vaccinium myrtillus Profilo cromtografico degli antocianosidi
I controlli chimici Gascromatografia 1.25
4a
TIC
5a
Gas cromatografia enantioselettiva
6a 6b
2b
Olio essenziale di bergamotto
1.00
4b 0.75
Profilo ES-GC-SCAN-MS di un olio essenziale di bergamotto 1: α-pinene, 2: β-pinene, 3: sabinene, 4: limonene, 5: linalolo, 6: linalil acetato, 7: a terpineol; a: (R) enantiomer b: (S) enantiomer.
5b 0.50
0.25 1a
1b
3b
2a
7b 7a
3a 10.0
12.5
15.0
17.5
20.0
22.5
25.0
27.5
30.0
32.5
35.0
37.5
40.0
Colonna: heptakis-2,3-di-O-ethyl-6-O-t-butyldimethylsilyl-β-CD 30% in PS086 (25m x 0.25mm i.d. x 0.25mm df.)
ES-GC-SIM-MS (80, 93, 121 m/z) di linalolo (99.4/0.6) e linalil acetato (99.7/0.3) in un o.e. di bergamotto
6a 1.50 1.25
E.R. (R)/(S) 84/16
1.00
9.0 8.0 7.0 6.0 5.0
E.R. (R)/(S) 38/61
4.0
0.75
ES-GC-SIM-MS (59, 93, 136 m/z) di α-terpineolo (30.6/69.482.5/17.5) in un o.e. di bergamotto
3.0 0.50 0.25
E.R. (R)/(S) 74/26
5a
6b
5b
2.0
7a
7b
1.0 0.0
0.00 24.0 24.5 25.0 25.5 26.0 26.5 27.0 27.5 28.0
30.25 30.50 30.75 31.00 31.25 31.50 31.75 32.00 32.25
Slide del Prof. Carlo Bicchi, Università degli Studi di Torino
I controlli chimici 13C-NMR
di differenti lotti di Ginkoselect®
Valutazione della fitoequivalenza
Batch 26272/M1
Combinazione dei risultati di analisi convenzionali (Spettrofotometrici, GC ed HPLC) di prodotti noti (markers o principi attivi) Batch 26361/M2 13 1 Analisi spettroscopica del profilo ( C-NMR, H-NMR e NIR) che permette la valutazione globale dell’estratto
Slide del Prof. Carlo Bicchi, Università degli Studi di Torino